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L'acquisizione dell’Hotel Savoy di Roma: Un'occasione mancata per gli investitori italiani?

01/03/2025 - 01/03/2027

L’acquisizione dell’Hotel Savoy di Roma da parte della catena israeliana Isrotel per 68 milioni di euro rappresenta un'operazione di grande rilievo nel mercato immobiliare e alberghiero della Capitale.
Situato in Via Veneto, uno dei luoghi simbolo della Dolce Vita e del turismo di lusso a Roma, l’hotel vanta 130 camere e un rooftop bar, offrendo un enorme potenziale per chi desidera investire nel segmento dell’hospitality di alto livello.


L’operazione ha visto il coinvolgimento di Deloitte Legal e dello Studio Signori, che hanno assistito Isrotel nelle complesse fasi della trattativa e degli aspetti legali e fiscali.

Un’occasione persa per il mercato italiano?

Se da un lato questa acquisizione rappresenta un’operazione di successo per Isrotel e un'ulteriore conferma dell'attrattività di Roma per gli investitori internazionali, dall'altro solleva un interrogativo fondamentale: perché nessun gruppo italiano ha colto questa opportunità?

L’Hotel Savoy si trova in una delle aree più iconiche della Capitale, con un grande potenziale di rilancio. Tuttavia, il fatto che un asset così prestigioso sia stato ceduto a un investitore straniero senza che alcun operatore italiano abbia fatto un’offerta competitiva, lascia aperti molti quesiti:

Mancanza di capitali o di visione? I gruppi alberghieri italiani non dispongono delle risorse finanziarie per competere con i grandi player internazionali o mancano di una strategia di sviluppo a lungo termine?

Difficoltà di accesso al credito? Il sistema bancario italiano non supporta adeguatamente gli investimenti nel settore alberghiero, rendendo più difficile per le aziende nazionali partecipare a operazioni di questa portata?

Burocrazia e complessità normativa? Le lunghe tempistiche burocratiche e le incertezze regolamentari scoraggiano gli investitori italiani, mentre quelli stranieri, con una maggiore esperienza in operazioni internazionali, riescono a superare questi ostacoli con più facilità?

Poca attrattività del settore per gli investitori istituzionali? Fondi e investitori istituzionali italiani non vedono il settore alberghiero come un’opportunità strategica, preferendo asset con maggiore liquidità e rendimenti più immediati?

L’acquisizione dell’Hotel Savoy da parte di Isrotel conferma ancora una volta l’interesse degli investitori stranieri per Roma e per il suo mercato alberghiero. Tuttavia, la totale assenza di concorrenti italiani in questa operazione pone una seria riflessione sulla capacità del settore alberghiero italiano di difendere e valorizzare il proprio patrimonio.

Se l’Italia vuole davvero giocare un ruolo da protagonista nell’hospitality internazionale, è necessario stimolare gli investimenti nazionali, migliorare l’accesso al credito e semplificare la burocrazia, evitando che altre operazioni di alto profilo si traducano in occasioni perse per gli operatori locali.

Roma e il suo settore alberghiero meritano una strategia più ambiziosa, capace di attrarre capitali non solo dall’estero, ma anche dall’interno del Paese.

Se questo non avviene la colpa, perché di colpa dobbiamo avere il coraggio di parlare, non può essere solo dell'imprenditoria ma della politica e del sistema Paese tutto.

 

Roberto Necci

info@robertonecci.it 

 

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