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News AdnKronos

Ue, Meloni oggi a Tirana per vertice Cpe: la 'partita' europea di Rama

05/15/2025 10:17 PM

(Adnkronos) - Quarantasette tra Capi di Stato e di governo, insieme ai vertici delle principali istituzioni europee, pronti a confrontarsi attorno al tema "Un'Europa nuova in un mondo nuovo: unità, cooperazione, azione comune". Oggi Tirana e l'Albania saranno il ...

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(Adnkronos) - Quarantasette tra Capi di Stato e di governo, insieme ai vertici delle principali istituzioni europee, pronti a confrontarsi attorno al tema "Un'Europa nuova in un mondo nuovo: unità, cooperazione, azione comune". Oggi Tirana e l'Albania saranno il cuore pulsante della politica continentale, ospitando la sesta edizione del Vertice della Comunità politica europea (Cpe): evento che, per la prima volta, approda nei Balcani occidentali. La cornice sarà quella di Piazza Skanderbeg, la più grande dei Balcani con i suoi 40mila metri quadrati, intitolata all'eroe nazionale albanese Giorgio Castriota. 

Tra le presenze più attese, quella della presidente del Consiglio italiana Giorgia Meloni, protagonista di un solido legame con il primo ministro albanese Edi Rama, recentemente riconfermato per un quarto mandato. Sui social la premier si è congratulata con Rama per la vittoria elettorale, ribadendo "la profonda amicizia e la collaborazione strategica" che lega i due Paesi anche nella ricerca di "soluzioni innovative" per affrontare le sfide globali. Tra queste, il protocollo d'intesa che ha portato alla costruzione dei centri per i migranti sul suolo albanese. Proprio alla Camera è in discussione il dl Albania, che aggiorna e amplia l'intesa siglata un anno e mezzo fa da Meloni e Rama, estendendo la possibilità di trasferire nei centri albanesi non solo i richiedenti asilo intercettati in mare, ma anche cittadini stranieri già presenti sul territorio italiano e soggetti a provvedimenti di trattenimento. 

Il protocollo sui migranti ha suggellato l'ottimo rapporto, anche personale, tra il socialista Rama e la "sorella Giorgia" (come il premier albanese ama definire Meloni). Il Paese balcanico incassa intanto il convinto sostegno dell'Italia e di Meloni al suo percorso di adesione all'Unione europea, obiettivo che, secondo Rama, potrebbe concretizzarsi nel 2030. Intanto, il prossimo step è chiudere i negoziati di adesione alla Ue, con una deadline fissata dal primo ministro di Tirana al 2027. 

 

La giornata del vertice si aprirà con una sessione plenaria dedicata alla sicurezza europea e a una visione comune per il futuro del continente. A seguire, tre tavole rotonde affronteranno temi chiave: difesa democratica e sostegno all'Ucraina, competitività economica e sicurezza strategica, e infine migrazione, mobilità e il ruolo delle giovani generazioni in una società sempre più influenzata dall'innovazione tecnologica. Il vertice di Tirana sarà co-presieduto dal premier Rama e dal presidente del Consiglio europeo Antonio Costa. Possibile la presenza del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. 

Ma l'attenzione diplomatica non è concentrata solo su Tirana. I riflettori internazionali sono puntati in queste ore anche su Istanbul, sede di un vertice cruciale per un possibile cessate il fuoco in Ucraina. Grandi assenti il presidente russo Vladimir Putin e il presidente americano Donald Trump, che ha scelto di non partecipare al summit. In rappresentanza dell'Italia, il ministro degli Esteri Antonio T ajani è volato in Turchia, ad Antalya, per prendere parte alla riunione informale dei ministri degli Esteri della Nato. Il titolare della Farnesina ha ufficializzato che l'Italia ha raggiunto il 2% del Pil per la spesa in difesa e sicurezza. 

In questo quadro di equilibri complessi, i 'distinguo' interni al centrodestra e alla maggioranza di governo appaiono momentaneamente sopiti. Le recenti dichiarazioni di Tajani sul vertice dei "volenterosi" a Kiev - al quale l'Italia ha preso parte solo in video collegamento - sono state lette dalle opposizioni come una presa di distanza dalla linea di politica estera della premier. Tuttavia, ambienti vicini a Forza Italia precisano che le parole del titolare della Farnesina, che ha invitato ad avere "il coraggio di giocare un ruolo da protagonisti per la pace", non erano rivolte né al governo né a Giorgia Meloni, con la quale esiste una "unità di intenti". Anche Matteo Salvini, leader della Lega, ha scelto toni distensivi: "Mi trovo benissimo al governo, a fianco di Meloni e Tajani". (dall'inviato Antonio Atte) 


Meteo pazzo, maltempo e caldo africano: le previsioni

05/15/2025 10:14 PM

(Adnkronos) - Meteo pazzo la prossima settimana. L'Italia sarà come divisa in due tra violenti temporali (e pure grandinate) e l'improvvisa avanzata del caldo anticiclone africano. Un clima estremo insomma. La settimana si aprirà lunedì 19 maggio con il rischio ...

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(Adnkronos) - Meteo pazzo la prossima settimana. L'Italia sarà come divisa in due tra violenti temporali (e pure grandinate) e l'improvvisa avanzata del caldo anticiclone africano. Un clima estremo insomma. La settimana si aprirà lunedì 19 maggio con il rischio di qualche rovescio solamente sulle zone alpine e prealpine (in locale sfondamento sulle vicine pianure del Triveneto): altrove invece avremo maggiori spazi soleggiati con valori termici ben oltre i 24-25°C nelle principali città. 

Nei giorni successivi è previsto l'arrivo di un vero e proprio fronte temporalesco, l'ennesimo di questa tribolata primavera sottolinea iLMeteo.it. Nel corso di martedì 20 e mercoledì 21 maggio ci aspettiamo una serie di sventagliate temporalesche. A causa della tanta energia in gioco (umidità e calore nei bassi strati dell'atmosfera) e dei forti contrasti tra masse d'aria completamente diverse, si verranno a creare le condizioni ideali per lo sviluppo di imponenti celle temporalesche in grado di scatenare, localmente, forti colpi di vento e grandinate. 

Stando agli ultimi dati a nostra disposizione le regioni più a rischio saranno ancora una volta quelle centro settentrionali: attenzione, in particolare, a Piemonte, Lombardia, Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Toscana e Lazio.  

In molte aree del Centro, al Sud e sulle due Isole maggiori a dominare la scena sarà invece l'anticiclone africano: su questi settori è lecito aspettarsi una maggiore stabilità atmosferica e soprattutto un deciso aumento delle temperature con punte massime oltre i 28-30°C. 

Insomma, l'Italia sarà come divisa in due sul fronte meteorologico tra forti temporali e il caldo anticiclone africano. Queste dinamiche ci accompagneranno probabilmente fino alla fine del mese di Maggio. 


Eurovision 2025, ecco chi passa in finale dopo il secondo round

05/15/2025 10:12 PM

(Adnkronos) - Terminata la seconda semifinale dell'Eurovision Song Contest 2025 alla St. Jakobshalle di Basilea, ecco svelati gli altri 10 Paesi che hanno conquistano il televoto qualificandosi per la finalissima di sabato 18 maggio. 

Si tratta della Lituania con Katarsis (...

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(Adnkronos) - Terminata la seconda semifinale dell'Eurovision Song Contest 2025 alla St. Jakobshalle di Basilea, ecco svelati gli altri 10 Paesi che hanno conquistano il televoto qualificandosi per la finalissima di sabato 18 maggio. 

Si tratta della Lituania con Katarsis (Tavo Akys), di Israele con Yuval Raphael (New Day Will Rise), dell'Armenia con Parg (Survivor), la Danimarca con Sissal (Hallucination), l'Austria con JJ (Wasted Love), il Lussemburgo con Laura Thorn (La Poupée Monte Le Son), la Finlandia con Erika Vikman (Ich komme), la Lettonia con Tautumeitas (Bur Man Laimi), Malta con Miriana Conte (Serving) e la Grecia con Klavdia (Asteromáta). 

Gli artisti vanno ad aggiungersi così ai vincitori della prima semifinale, e cioè Norvegia, Albania, Svezia, Islanda, Paesi Bassi, Polonia, San Marino, Estonia, Portogallo e Ucraina. In gara con accesso diretto alla finale anche i 'big', tra cui l'Italia con Lucio Corsi e la sua 'Volevo essere un duro'. 

 


Ucraina-Russia, oggi i colloqui tra delegazioni: incontri senza Zelensky e Putin

05/15/2025 10:06 PM

(Adnkronos) - Dopo essere slittati di 24 ore rispetto ai programmi, iniziano oggi venerdì 16 marzo i colloqui di pace tra Ucraina e Russia a Istanbul. I due Paesi sono rappresentati da due delegazioni, cui è stato affidato il compito di trattare ...

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(Adnkronos) - Dopo essere slittati di 24 ore rispetto ai programmi, iniziano oggi venerdì 16 marzo i colloqui di pace tra Ucraina e Russia a Istanbul. I due Paesi sono rappresentati da due delegazioni, cui è stato affidato il compito di trattare per arrivare almeno a una possibile tregua. Fuori dai negoziati, momentaneamente, i rispettivi leader: dopo il forfait di Vladimir Putin, ieri anche Volodymyr Zelensky ha infatti annunciato che non presenzierà agli incontri.  

Una decisione comunicata dopo il faccia a faccia ad Ankara con il presidente Erdogan, dove il leader ucraino non ha nascosto il suo disappunto. Quello di Putin e Mosca, ha puntato il dito, "è un segno di mancanza di rispetto, verso il mondo e verso tutti i partner", ha detto, accusando ancora una volta la Russia "di non avere alcuna intenzione di porre fine alla guerra", ma anche di aver inviato a Istanbul una delegazione "di livello piuttosto basso" e che quella del Cremlino sembra essere "più una messinscena teatrale che una cosa seria". 

La delegazione ucraina a Istanbul è guidata dal ministro ucraino della Difesa, Rustem Umerov e ha ricevuto il mandato per discutere di un possibile cessate il fuoco. L'incarico, ha spiegato il leader di Kiev, è per parlare di "misure verso la fine della guerra, in particolare un cessate il fuoco". Se non verrà raggiunto un accordo su una tregua con Mosca, ha però avvertito Zelensky, gli ucraini chiederanno un pacchetto di sanzioni nei confronti dei russi, anche da parte americana. "Ho deciso di inviare la nostra delegazione a Istanbul per rispetto per il presidente Trump e per il presidente Erdogan", ha poi detto il leader ucraino. 

Da parte russa, Putin ha scelto il suo team negoziale guidato dall'assistente del Cremlino Vladimir Medinsky e che comprende il viceministro degli Esteri Mikhail Galuzin, il capo della Direzione principale dell'intelligence dello Stato Maggiore delle Forze armate russe, Igor Kostyukov, e il viceministro della Difesa Alexander Fomin. 

Ma come saranno strutturati i colloqui? Terminato ieri sera l'incontro tra il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan e il capo delegazione russo Medinsky, una fonte vicina al ministro turco ha rivelato all'Afp che "ci saranno altri colloqui in diversi formati", tra cui anche "trilaterali tra Russia, Ucraina e Turchia" e tra "Stati Uniti, Ucraina e Turchia". "Non è certo che si terrà un incontro in formato quadripartito (Stati Uniti, Russia, Ucraina, Turchia)", ha precisato la fonte. 

Sul fronte Usa intanto serpeggia il pessimismo. Se al momento non è prevista neanche la partecipazione di Donald Trump - il presidente Usa ha dichiarato che potrebbe recarsi in Turchia solo se i primi negoziati dovessero progredire, salvo poi aggiungere che sarebbe tornato a Washington dopo il tour in Medio Oriente -, è il segretario di Stato statunitense Marco Rubio a non nascondere un certo scetticismo sull'esito dei colloqui. Parlando ai giornalisti al termine della riunione informale Nato ad Antalya, Rubio ha ammesso: "Sarò franco, non penso che abbiamo grandi aspettative su ciò che accadrà". 

"Ritengo che non ci sarà una svolta finché il Presidente Trump e il Presidente Putin non interagiranno direttamente su questo argomento", ha poi sottolineato Rubio. "Spero di sbagliarmi. Spero di sbagliarmi al 100% - ha però aggiunto -. Spero che le notizie dicano che hanno concordato un cessate il fuoco. Ma non è quello che mi aspetto", le parolde del segretario di Stato. 

Vladimir Putin non ha mai avuto intenzione di accettare l'offerta di Volodymyr Zelensky di vedersi per un faccia a faccia a Istanbul, perché non considera il presidente ucraino un suo pari e lo potrebbe incontrare solo nel caso di una sua pubblica resa, quanto sostiene intanto il Moscow Times ricostruendo, attraverso fonti del governo russo e vicine al Cremlino, il dietro le quinte della decisione di Putin di mandare ai primi contatti diretti tra Mosca e Kiev solo una delegazione non di alto livello. 

E il fatto che il Cremlino abbia mantenuto la massima segretezza sui piani di Putin, annunciando solo mercoledì notte la delegazione, indica però come il presidente russo non poteva rifiutare immediatamente l'offerta di fronte agli appelli di Trump e la sua esplicita, ripetuta, disponibilità a volare in Turchia per partecipare all'eventuale vertice. "La nostra dichiarazione sulla ripresa dei colloqui a Istanbul non ha mai fatto menzione della partecipazione del presidente", afferma una fonte qualificata del Cremlino, ricordando come sia stata Mosca a proporre la ripresa dei colloqui lo scorso fine settimana, aggirando così la richiesta di un cessate il fuoco da lunedì scorso annunciata dai leader europei andati a Kiev lo scorso sabato, con la benedizione di Trump in collegamento telefonico. 

"Nelle ultime settimane ci sono state intense comunicazioni con Washington e negli ultimi giorni hanno raggiunto un picco, i miei colleghi stanno cercando di trovare un compromesso che non offenda Trump - ha continuato la fonte -. Se Trump avesse invitato personalmente Putin allora questo avrebbe cambiato ogni cosa, ma Zelensky non è un pari di Putin e lui non vuole parlargli in un faccia a faccia. Dopo l'ultimatum di Zelensky - la conclusione - accettare di incontrarlo sarebbe stato cedere e perdere la faccia". 


Eurovision, fischi alla cantante israeliana Yuval Rapahel: sventola bandiera palestinese

05/15/2025 09:31 PM

(Adnkronos) - Qualche fischio, ma anche qualche bandiera palestinese sventolata, dalla platea dell'Eurovision Song Contest contro la cantante israeliana Yuval Raphael. Già minacciata di morte a Basilea alla vigilia della kermesse, la cantante si è esibita stasera nella seconda semifinale. ...

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(Adnkronos) - Qualche fischio, ma anche qualche bandiera palestinese sventolata, dalla platea dell'Eurovision Song Contest contro la cantante israeliana Yuval Raphael. Già minacciata di morte a Basilea alla vigilia della kermesse, la cantante si è esibita stasera nella seconda semifinale. Alcuni fischi prima e durante la performance della cantante, che ha intonato sul palco 'New day will rise', ma anche tanti applausi per l'artista che ha poi ringraziato l'Europa aggiudicandosi anche la finale. 

L'artista è sopravvissuta agli attentati di Hamas del 7 ottobre 2023 durante il festival musicale Supernova. Ha raccontato in più occasioni di essersi nascosta tra i cadaveri di decine di ragazzi uccisi, fingendosi morta. Durante l'evento di apertura dell'Eurovision a Basilea, Yuval Raphael è stata contestata e minacciata di morte. Kan Broadcasting, emittente pubblica israeliana e membro dell'Eurovision, ha poi sporto denuncia alla polizia svizzera dopo che un giovane che indossava una kefiah e sventolava una bandiera palestinese ha mimato il gesto del taglio alla gola all'artista e ai membri della delegazione israeliana dell'Eurovision. 

Yuval Raphael è nata nel 2000 a Ra'anana, a meno di 20 chilometri da Tel Aviv, ma da bambina ha vissuto anche nel Paese che quest'anno ospita l'Eurovision Song Contest, la Svizzera. Si è trasferita insieme ai suoi genitori a Ginevra e lì sono rimasti per tre anni, durante i quali Raphael ha trascorso molto tempo sciando e giocando a tennis.Sin da bambina sognava di diventare una cantante e amava ascoltare band di classic rock come i Led Zeppelin e gli Scorpions, ma anche icone pop come Beyoncé e Céline Dion. 

La sua carriera è iniziata solo recentemente. Nel 2024 ha preso parte al talent show televisivo 'HaKokhav HaBa', conquistando i telespettatori e arrivando a vincere la finale. Ha raccontato che considera la musica terapeutica da sempre e che l'ha aiutata anche dopo il trauma dell'attentato del 7 ottobre. 

 


Internazionali, Binaghi: "Record biglietteria e dal 18 maggio possibile acquistare ticket del 2026 in prelazione'

05/15/2025 08:51 PM

(Adnkronos) - "L’entusiasmo generato dallo straordinario cammino di Jasmine Paolini, Lorenzi Musetti e Jannik Sinner negli I nternazionali Bnl d’Italia ha permesso di registrare un dato record della biglietteria. Ad oggi sono stati già venduti 380mila tagliandi, ...

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(Adnkronos) - "L’entusiasmo generato dallo straordinario cammino di Jasmine Paolini, Lorenzi Musetti e Jannik Sinner negli I nternazionali Bnl d’Italia ha permesso di registrare un dato record della biglietteria. Ad oggi sono stati già venduti 380mila tagliandi, per un incasso record di 35 milioni di euro. Inoltre, domenica pomeriggio, nel momento in cui il vincitore del tabellone maschile metterà a segno il match point, gli appassionati potranno già prenotare il loro posto al Foro Italico per l’edizione 2026". Così il presidente della Fitp Angelo Binaghi. "Da domenica 18 a domenica 25 maggio sarà possibile l’acquisto in prelazione riservato ai tesserati Fitp (Atleti, Soci e Gold) e dalle ore 12:00 di lunedì 26 maggio inizierà la vendita libera per gli appassionati e partirà la prelazione per l’acquisto degli abbonamenti". 

"La copertura del campo centrale è un qualcosa che andava fatto. Ho sempre sostenuto che fosse un’opera necessaria e importante, oramai il livello del torneo di Roma è talmente alto che non si può più procrastinare una scelta del genere”, ha aggiunto il presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel durante il talk ‘Punti di vista’, nell’area Lounge Executive Area all’ombra del Campo Centrale, al Foro Italico, moderato dal direttore dell'Adnkronos Davide Desario.  

Binaghi ha parlato anche dell'incontro con il Papa Leone XIV. "Molto bravo Sinner nell’incontro con il Papa: non è più un ragazzo timido come qualche anno fa”, ha proseguito Binaghi durante il talk ‘Punti di vista’, alla presenza dei ministri dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti, il ministro della Salute Orazio Schillaci e il presidente di Sport e Salute Marco Mezzaroma. “Anche i genitori li ho visti diversi, sono molto più consapevoli di quel che hanno fatto e del ruolo in cui oggi sono calati. Sono stati anche molto veloci nel fare questo cambiamento”, ha sottolineato Binaghi. "Abbiamo invitato il Papa qui al Foro Italico perché come noi siamo andati da lui, abbiamo chiesto se potesse ricambiare. C’è un detto che dice che se qualcuno non va alla montagna... ma non si può dire", ha scherzato il presidente della Fitp. 


Ruud si arrende a Sinner: "È vicino alla perfezione, in campo l'ho ammirato"

05/15/2025 08:42 PM

(Adnkronos) - Casper Ruud si inchina a Jannik Sinner. Dopo essere stato eliminato, ai quarti degli Internazionali d'Italia 2025, dal tennista azzurro, il norvegese lo ha elogiato in conferenza stampa per una prestazione che, come mostra il punteggio (6-0, 6-1), è ...

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(Adnkronos) - Casper Ruud si inchina a Jannik Sinner. Dopo essere stato eliminato, ai quarti degli Internazionali d'Italia 2025, dal tennista azzurro, il norvegese lo ha elogiato in conferenza stampa per una prestazione che, come mostra il punteggio (6-0, 6-1), è stata quasi perfetta: "È la cosa più vicina alla perfezione che abbia visto da giocatore, devo riconoscerlo a Jannik"ha detto il numero sette del mondo, "avevo la sensazione che tirasse ogni colpo a 100 all’ora, sia col dritto che col rovescio". 

"Anche quando sentivo alcuni miei colpi piuttosto pesanti e incisivi tornavano ancora più forte", ha continuato Ruud, "il colpo che mi ha deluso di più è stato il servizio, se avessi servito meglio magari avrei potuto ottenere qualche punto gratis in più. Da fondo ho vinto forse uno o due punti lunghi, anzi ripensandoci forse non ne ho vinto neanche uno. Ha sempre avuto la meglio su di me anche quando costruivo il punto come volevo io, era semplicemente ovunque. Quando affronti un giocatore che gioca così bene hai la sensazione di giocare contro due dritti, nel suo caso contro due rovesci perché gioca così bene col rovescio. Ho avuto la sensazione di giocare contro un muro che colpiva ogni palla a più di 100 all’ora".  

"Non so se Jannik sia sottovalutato sulla terra, forse da qualcuno. Io non lo sottovaluto su alcuna superficie, ha fatto semifinale a Parigi lo scorso anno ed è in semifinale qui quest’anno, che è il suo miglior risultato. Ha fatto semifinale a Montecarlo lo scorso anno, qui può puntare a raggiungere obiettivi ancora più importanti. So che può giocare bene anche qui sulla terra, lo scorso anno ha portato Alcaraz al quinto set a Parigi quindi non è un segreto che possa giocare bene anche su questa superficie", ha detto Ruud, "sicuramente non ha ottenuto gli stessi successi su questa superficie rispetto magari al cemento, ma vedendolo giocare non c’è motivo per cui non possa ottenerli".  

"Non sono così deluso, è stato quasi più divertente perché guardi l’avversario e lo ammiri. È vero che ho perso 6-0, 6-1, ma è stato un piacere assistere a un tennis giocato così ad alto livello", ha ammesso il norvegese, "so che i tifosi speravano in un match più equilibrato, io ero pronto per giocare ma lui si è fatto trovare ancor più pronto. Ha risposto a ogni mio buon colpo con soluzioni ancor migliori e più incisive, questa è la storia della partita". 

 


De Angelis: "America’s Cup a Napoli è un successo per il Paese, speriamo stimolo per altri team"

05/15/2025 08:32 PM

(Adnkronos) - “L’Americas Cup a Napoli è principalmente un grande successo per il paese, per l’Italia. C’è stato un bel lavoro di squadra, coronato da questo successo, da questa assegnazione, che va a beneficio del paese e ovviamente ...

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(Adnkronos) - “L’Americas Cup a Napoli è principalmente un grande successo per il paese, per l’Italia. C’è stato un bel lavoro di squadra, coronato da questo successo, da questa assegnazione, che va a beneficio del paese e ovviamente della città e del territorio. E’ un bellissimo successo per tutti”. Sono le parole dell’ex skipper di Luna Rossa, Francesco De Angelis, all’Adnkronos, sull’assegnazione a Napoli della 38esima edizione dell’America’s Cup nel 2027.  

“Che campo di regata sarà? Queste considerazioni per me sono premature perché non si conosce il periodo, non si sa la durata. La cosa importante è aver portato in Italia, nella città di Napoli, questo evento. E' una grandissima opportunità perché porrà all'attenzione internazionale sportiva, della vela e non, questo territorio e sarà una vetrina eccezionale. Speriamo che sia anche uno stimolo magari per far si che qualche altro team possa iniziare questa avventura. Questo sarebbe un altro bel successo perché adesso ogni team in più è benvenuto”, ha aggiunto De Angelis.  

“Ci saranno tanti tifosi in più per la vela? Questo posto, questa città, questa passione supportano anche questo aspetto. L’evento in sé, come sappiamo, è prestigioso, per cui sono tutte cose che spingono nella stessa direzione. Poi ho sentito anche che ci sarà il risanamento di una zona bellissima della città e sono tutte belle cose”, ha concluso lo skipper. 


Sinner: "Un onore incontrare il Papa. Finale con Musetti? Prima o poi succederà"

05/15/2025 08:06 PM

(Adnkronos) - Jannik Sinner parla del Papa e di Lorenzo Musetti. Dopo aver battuto oggi, giovedì 15 maggio, Casper Ruud nei quarti di finale degli Internazionali d'Italia 2025, volando così in semifinale del Masters 1000 di Roma, il tennista azzurro è tornato sulle ...

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(Adnkronos) - Jannik Sinner parla del Papa e di Lorenzo Musetti. Dopo aver battuto oggi, giovedì 15 maggio, Casper Ruud nei quarti di finale degli Internazionali d'Italia 2025, volando così in semifinale del Masters 1000 di Roma, il tennista azzurro è tornato sulle emozioni della sua visita in Vaticano, dove ha incontrato Leone XIV, regalandogli anche una racchetta. 

"È stato fantastico. Non avevo mai provato un'esperienza simile, sono stato veramente onorato. In quel momento non sapevo nemmeno cosa dire, è stato un momento veramente emozionante, molto emotivo, anche per i miei genitori", ha raccontato Sinner, "è stato molto bello, qualcosa che non dimenticherò mai, questo è sicuro. È difficile raccontarlo a parole. Ho incontrato persone importanti nella mia vita, ma questo è stato qualcosa di più. Sono stato veramente onorato e l'ho apprezzato molto". 

Sinner ha anche parlato della possibilità di una finale tutta azzurra contro Lorenzo Musetti, atteso dalla semifinale con Carlos Alcaraz: "Sarebbe la cosa più bella per Roma, ma siamo ancora lontani da questo scenario. Abbiamo due sfide molto difficili davanti a noi. Sicuramente sarebbe molto bello poterci affrontare in finale qui", ha ammesso Jannik, "però se continuiamo a giocare così prima o poi succederà. Se non sarà questa volta, sarà in un'altra occasione, magari in una partita ancora più importante".  

Poi ha voluto fare i complimenti a Musetti: "Sono contento per Lorenzo. Ha passato un periodo non facile a inizio anno, ma adesso si è tirato fuori. Ha fatto finale a Montecarlo, ha giocato un buon tennis a Madrid. È un giocatore molto costante ora, e se uno è molto costante vuol dire che siamo lì con il livello. E questo è bello". 


Superenalotto, numeri combinazione vincente 15 maggio

05/15/2025 07:49 PM

(Adnkronos) - Nessun '6' né '5+1' al concorso del Superenalotto di oggi, 15 maggio 2025. Centrati invece due '5' che vincono 82.534,08 euro ciascuno. Le schedine vincenti sono state giocate a Roma e a Montevarchi (Arezzo). Il jackpot per ...

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(Adnkronos) - Nessun '6' né '5+1' al concorso del Superenalotto di oggi, 15 maggio 2025. Centrati invece due '5' che vincono 82.534,08 euro ciascuno. Le schedine vincenti sono state giocate a Roma e a Montevarchi (Arezzo). Il jackpot per il prossimo concorso sale a 33 milioni di euro. 

 

Al SuperEnalotto si vince con punteggi da 2 a 6, passando anche per il 5+. L'entità dei premi è legata anche al jackpot complessivo. In linea di massima: 

- con 2 numeri indovinati, si vincono orientativamente 5 euro; 

- con 3 numeri indovinati, si vincono orientativamente 25 euro; 

- con 4 numeri indovinati, si vincono orientativamente 300 euro; 

- con 5 numeri indovinati, si vincono orientativamente 32mila euro; 

- con 5 numeri indovinati + 1 si vincono orientativamente 620mila euro. 

 

E' possibile verificare eventuali vincite attraverso l'App del SuperEnalotto. Per controllare eventuali schedine giocate in passato e non verificate, è disponibile on line un archivio con i numeri e i premi delle ultime 30 estrazioni. 

 

La schedina minima nel concorso del SuperEnalotto prevede 1 colonna (1 combinazione di 6 numeri). La giocata massima invece comprende 27.132 colonne ed è attuabile con i sistemi a caratura, in cui sono disponibili singole quote per 5 euro, con la partecipazione di un numero elevato di giocatori che hanno diritto a una quota dell'eventuale vincita. In ciascuna schedina, ogni combinazione costa 1 euro. L'opzione per aggiungere il numero Superstar costa 0,50 centesimi. 

La giocata minima della schedina è 1 colonna che con Superstar costa quindi 1,5 euro. Se si giocano più colonne basta moltiplicare il numero delle colonne per 1,5 per sapere quanto costa complessivamente la giocata. 

 

Questa la combinazione vincente del concorso del Superenalotto di oggi, 15 maggio 2025: 10, 28, 35, 37, 73, 75. Numero Jolly: 42. Numero SuperStar: 27. 


Sinner, un braccio di ferro arancione e il tifo per... Ruud: cori e cartelloni al Foro

05/15/2025 07:07 PM

(Adnkronos) - Jannik Sinner ha dominato in due set oggi, giovedì 15 maggio, Casper Ruud volando in semifinale agli Internazionali d'Italia 2025. Nel trionfo del tennista azzurro, al rientro al Masters 1000 di Roma dopo i tre mesi di squalifica per il ...

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(Adnkronos) - Jannik Sinner ha dominato in due set oggi, giovedì 15 maggio, Casper Ruud volando in semifinale agli Internazionali d'Italia 2025. Nel trionfo del tennista azzurro, al rientro al Masters 1000 di Roma dopo i tre mesi di squalifica per il caso Clostebol, anche in Centrale, ancora una volta, ha fatto la sua parte con un tifo incessante. Fin dalla mattina al Foro Italico sono spuntate magliette e cappelli color 'carota', con lo stadio che si è colorato d'arancione e ha sventolato diverse bandiere italiane. 

Sugli spalti sono apparsi, come nei precedenti match dell'azzurro, diversi cartelloni. "I don’t mean to be RUUD but i hope SINNER wins", ovvero ha scritto una tifosa, che indossava ovviamente un cappello arancione, con un gioco di parole tra il "rude" inglese, che vuol dire "maleducato" e il cognome del tennista norvegese, augurandosi la vittoria di Jannik. Un bambino invece aveva in mano un cartellone che raffigurava braccio di ferro colorato d'arancione, mentre un gruppo di tifosi portava al collo delle carote. Un altro ragazzo invece esprimeva un desiderio, chiedendo al numero uno del mondo di regalargli i suoi polsini. 

Tanti i cori del Centrale dedicati all'azzurro. Dai classici "let's go Jannik" e "vai Sinner", alla loro traduzione romana: "Daje Jannik!". Da un "provaci Casper", urlato al norvegese all'ennesimo break subito nel primo set, vinto da Sinner con un netto 6-0, al più romano "poro Ruud", la traduzione capitolina di "povero Ruud". L'ilarità dello stadio è scoppiata quando, a pochi punti dalla fine del match, un signore ha urlato: "Ho pagato du' piotte per vedere un'ora di partita", alludendo all'elevato costo dei biglietti per il serale degli Internazionali, nel suo caso, arrivati a costare 200 euro. 


Trovata morta in casa a Correggio, interrogato il convivente

05/15/2025 07:03 PM

(Adnkronos) - È di origine romena la donna di 47 anni trovata morta in una casa di Correggio, comune della bassa reggiana, dopo una segnalazione del suo ex compagno, un uomo residente in provincia di Modena.  

È stato lui ad ...

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(Adnkronos) - È di origine romena la donna di 47 anni trovata morta in una casa di Correggio, comune della bassa reggiana, dopo una segnalazione del suo ex compagno, un uomo residente in provincia di Modena.  

È stato lui ad avvisare i carabinieri nella giornata di ieri: i militari hanno poi fatto irruzione nell’abitazione, dove hanno rinvenuto il cadavere. Secondo quanto si apprende dopo le prime ricostruzioni, il corpo non presenterebbe segni evidenti di violenza.  

Tutta ancora da chiarire, dunque, la dinamica che ha portato alla morte della 47enne: al momento, l’unica persona interrogata dalle forze dell’ordine risulta essere l’attuale convivente, un uomo di origine reggiana, che sarebbe ancora in stato di fermo preventivo presso la caserma dei carabinieri. 


Internazionali, la denuncia di Nishioka: "Offese da spettatori, non una novità"

05/15/2025 06:39 PM

(Adnkronos) - "Mi hanno detto 'forza sushi'. A Roma succede". Il giapponese Yoshihito Nishioka, numero 74 del tennis mondiale, racconta la sua esperienza agli Internazionali d'Italia 2025. Il nipponico, su X, interviene commentando il video che documenta l'alterco tra il ceco ...

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(Adnkronos) - "Mi hanno detto 'forza sushi'. A Roma succede". Il giapponese Yoshihito Nishioka, numero 74 del tennis mondiale, racconta la sua esperienza agli Internazionali d'Italia 2025. Il nipponico, su X, interviene commentando il video che documenta l'alterco tra il ceco Jakub Mensik e alcuni spettatori sugli spalti. Diversi giocatori sono stati costretti ad interagire con spettatori indisciplinati, probabilmente scommettitori che non hanno esitato a disturbare o addirittura insultare gli altri. L'organizzazione del torneo ha preso posizione con un comunicato, prospettando anche provvedimenti per chi dovesse violare le regole. 

Nishioka, commentando la vicenda di Mensik, fa riferimento all'esperienza personale. "Ho visto quel genere di situazioni a Roma", dice il giapponese, che quest'anno è stato eliminato al primo turno dal serbo Dusan Lajovic. "Qualche anno fa ho giocato contro Sonego e i tifosi italiani mi urlavano 'forza sushi'", dice ripensando al match del 2023. "Quest'anno qualcuno mi ha apostrofato 'forza cina' in campo e fuori", dice denunciando offese razziste. "So che sono poche persone, ma succede spesso a Roma". 


Sinner da favola, domina Ruud e vola in semifinale agli Internazionali

05/15/2025 06:28 PM

(Adnkronos) - Jannik Sinner vola in semifinale agli Internazionali d'Italia 2025. Il tennista azzurro ha battuto oggi, giovedì 15 maggio, il norvegese Casper Ruud in due set con il punteggio di 6-0, 6-1 nei quarti di finale del Masters 1000 di Roma. ...

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(Adnkronos) - Jannik Sinner vola in semifinale agli Internazionali d'Italia 2025. Il tennista azzurro ha battuto oggi, giovedì 15 maggio, il norvegese Casper Ruud in due set con il punteggio di 6-0, 6-1 nei quarti di finale del Masters 1000 di Roma. Ora Sinner, nel penultimo atto del torneo, sfiderà lo statunitense Tommy Paul, che in giornata ha superato il polacco Hubert Hurkacz. 

 

Qualcuno, nei nuvoloni che di colpo hanno oscurato il cielo del Foro Italico, ci aveva visto un cattivo presagio. Perché dal primo vero 'test' dal ritorno in campo di Jannik Sinner nemmeno il pubblico del Centrale, che in questi giorni ha salutato il figliol prodigo con un calore che forse ha sorpreso anche lui, sapeva cosa aspettarsi. Lo aveva visto stanco con Navone, tornare dominante, a tratti, con De Jong, letale, ma faticando, con Cerundolo. Mai del tutto convincente, insomma, eppure sempre Sinner. 

Quel giocatore che sa tirarsi fuori da qualunque situazione, puntando solo su sé stesso e sulla sua racchetta. E che alla fine vince. Anche contro l'amico che più di tutti lo ha difeso in quell'incubo durato mesi, Jannik entra in campo con i soliti occhi di ghiaccio, alza il braccio per salutare e poi guarda dall'altra parte della rete. Casper Ruud, forse, è il peggior avversario da trovare ora. 'Terraiolo' provetto, fresco vincitore del suo primo titolo in un Masters 1000 a Madrid, numero sette del mondo. Sinner lo ha sempre battuto, ma non lo aveva mai incontrato sulla terra. 

Gli scambi sono subito lunghi, l'azzurro, ancora una volta in completo nero, scivola da una parte all'altra senza allontanarsi mai da fondo campo. Il suo gioco è così, martellante e continuo, non concede soste e non ne ammette. Poi, di colpo, sforna una palla corta da sogno, che fa saltare in piedi il Centrale e gli regala la prima occasione per il break immediato. Sinner risponde in diagonale, Ruud va fuori giri e Jannik è avanti. Casper, in tre game, firma un solo punto. È un inizio choc che forse nemmeno lui, che ha già assaggiato cosa vuol dire affrontare il numero uno, si aspettava. Il secondo break con cui Sinner certifica il suo dominio impressiona per la facilità con cui arriva. A zero, ancora. 

Dove finiscono i meriti di Jannik e iniziano i demeriti di Ruud? La risposta non è semplice perché il tennis non è uno sport banale, e le cose possono cambiare molto velocemente. Sinner lo sa, e non si ferma. "Dai Casper, provaci!" urla qualcuno in tribuna, perché nonostante una 'fede' mai in discussione, il Centrale ha pagato per vedere una partita, non un monologo. Ruud però non sembra aver compreso il messaggio, e cede ancora al servizio. Il moto d'orgoglio con cui il norvegese porta il game che decide il set ai vantaggi è troppo poco e troppo tardi. Jannik si prende il primo parziale 6-0 e qualcuno, sottovoce, sussura "che noia". 

Sinner comincia il secondo set da dove aveva lasciato. Si sistema il cappello, e reinserisce la modalità 'Terminator'. I pantaloncini rosa di Ruud, scelta d'outfit piuttosto discutibile, si muovono da una parte all'altra del campo, ma senza una meta precisa. Il norvegese, già ribattezzato, con il caustico umorismo romano, "poro Casper", è in balia dell'avversario, senza possibilità, più che capacità, di trovare soluzioni. Una volta prova a staccare Sinner dalla linea di fondo, lo trascina a rete con una corta, Jannik lo infila con un dritto diagonale. Il break piazzato in apertura sembra tanto una sentenza. L'azzurro cerca sempre, soprattutto con il dritto, le righe, anche a costo di prendersi qualche rischio. 

Quando Ruud piazza un bel rovescio che prende in contropiede Sinner, conquistando il primo (e unico) game della sua partita, il Centrale si scioglie in un applauso. È l'immagine migliore, o quantomeno la più significativa, per descrivere quello che si vede in campo, con il pubblico 'carota' che prova a scuotere un giocatore in confusione, addirittura tifandolo a tratti. Ma Sinner non sembra accorgersi di quello che lo circonda. Continua a infilare prime, a colpire di dritto, a difendere ogni angolo di campo. Solo la corta sembra avere ancora un po' di ruggine, poi ne mette due di fila e scappa via. Quando Jannik chiude la lenta agonia di Ruud, vincendo il secondo set 6-1, è passata appena un'ora e quattro minuti. E sul Centrale è uscito il sole. (di Simone Cesarei) 

 


Eurovision Song Contest, chi è Yuval Raphael: la concorrente israeliana contestata

05/15/2025 06:01 PM

(Adnkronos) - Yuval Raphael porta una canzone che parla di speranza all'Eurovision Song Contest 2025, 'New Day Will Rise'. A 24 anni, l'artista - sopravvissuta al massacro del 7 ottobre - rappresenta Israele alla competizione musicale che quest'anno si tiene a Basilea, ...

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(Adnkronos) - Yuval Raphael porta una canzone che parla di speranza all'Eurovision Song Contest 2025, 'New Day Will Rise'. A 24 anni, l'artista - sopravvissuta al massacro del 7 ottobre - rappresenta Israele alla competizione musicale che quest'anno si tiene a Basilea, in Svizzera, e ancor prima della sua prima esibizione (prevista per oggi, 15 maggio, giorno della seconda semifinale) è stata contestata e minacciata di morte. 

Yuval Raphael è nata nel 2000 a Ra'anana, a meno di 20 chilometri da Tel Aviv, ma da bambina ha vissuto anche nel Paese che quest'anno ospita l'Eurovision Song Contest, la Svizzera. Si è trasferita insieme ai suoi genitori a Ginevra e lì sono rimasti per tre anni, durante i quali Raphael ha trascorso molto tempo sciando e giocando a tennis. 

Sin da bambina sognava di diventare una cantante e amava ascoltare band di classic rock come i Led Zeppelin e gli Scorpions, ma anche icone pop come Beyoncé e Céline Dion. 

L'artista è sopravvissuta agli attentati di Hamas del 7 ottobre 2023 durante il festival musicale Supernova. Ha raccontato in più occasioni di essersi nascosta tra i cadaveri di decine di ragazzi uccisi, fingendosi morta.  

 

La carriera di Yuval Raphael è iniziata solo recentemente. Nel 2024 ha preso parte al talent show televisivo 'HaKokhav HaBa', conquistando i telespettatori e arrivando a vincere la finale. Ha raccontato che considera la musica terapeutica da sempre e che l'ha aiutata anche dopo il trauma dell'attentato del 7 ottobre. 

Durante l'evento di apertura dell'Eurovision a Basilea, Yuval Raphael è stata contestata e minacciata di morte. Kan Broadcasting, emittente pubblica israeliana e membro dell'Eurovision, ha sporto denuncia alla polizia svizzera dopo che un giovane che indossava una kefiah e sventolava una bandiera palestinese ha mimato il gesto del taglio alla gola all'artista e ai membri della delegazione israeliana dell'Eurovision.  


Pro Pal tentano di entrare al Salone del Libro di Torino, tensioni con polizia

05/15/2025 05:58 PM

(Adnkronos) - Presidio con sit in degli attivisti pro Palestina questo pomeriggio al Salone del libro di Torino dove era in programma un incontro per la presentazione del libro di Nathan Greppi ‘La cultura dell’odio’. Mentre meno di ...

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(Adnkronos) - Presidio con sit in degli attivisti pro Palestina questo pomeriggio al Salone del libro di Torino dove era in programma un incontro per la presentazione del libro di Nathan Greppi ‘La cultura dell’odio’. Mentre meno di una decina di attivisti si sono avvicinati alla sala, hanno steso una bandiera palestinese e si sono seduti in semicerchio esponendo cartelli con la scritta ‘In silenzio per la Palestina’, alcune decine di manifestanti si sono prima radunati davanti ai cancelli d’ingresso con bandiere e striscioni gridando ‘Fuori i sionisti dal Salone del Libro’ e ‘Palestina libera’, poi, dopo una battitura della cancellata hanno aperto alcuni pannelli tentando di entrare ma sono stati respinti dalle forze dell’ordine che li ha fatti indietreggiare.  

La situazione è tornata dopo poco sotto controllo, i manifestanti hanno ribadito le accuse contro lo Stato di Israele e poi dato appuntamento a una nuova manifestazione sabato pomeriggio alla periferia nord della città. 

 


Internazionali, Paul in semifinale fa festa: "Ho vinto e recuperato la mia auto"

05/15/2025 05:53 PM

(Adnkronos) - Tommy Paul vola in semifinale agli Internazionali d'Italia 2025 a Roma. Fuori dal campo, lo statunitense centra un altro risultato: torna in possesso della sua auto, pignorata a sorpresa in Florida. La testa di serie numero 11 svela l'aneddoto ...

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(Adnkronos) - Tommy Paul vola in semifinale agli Internazionali d'Italia 2025 a Roma. Fuori dal campo, lo statunitense centra un altro risultato: torna in possesso della sua auto, pignorata a sorpresa in Florida. La testa di serie numero 11 svela l'aneddoto dopo il match vinto per 7-6 (7-4) 6-3 contro il polacco Hubert Hurkacz. 

"In campo è andato tutto abbastanza bene", ha detto Paul. "Fuori dal campo, è stata una settimana un po' stressante. Mi hanno pignorato l'auto. Ho saltato il pagamento di un paio di rate e questa settimana e me lo hanno portato via da casa in Florida, a Boca Raton... Vorrei evitare però di dire anche l'indirizzo.... Ho dovuto mettermi d'impegno per recuperare l'auto. Se mi conoscete, sapete che è la mia bambina è il mio tesoro. Sono contento di averla recuperata, diciamo che ho dovuto vincere un paio di partite per poter saldare il debito", ha spiegato. 

In realtà, Paul ha detto di aver dovuto versare 1000 dollari per regolarizzare la situazione. A Roma, Paul si è già aggiudicato circa 290mila euro in premi e può aumentare il bottino con un'eventuale vittoria in semifinale. Nella stagione in corso, il 27enne ha incassato circa 836mila dollari in premi. In totale, in carriera tra singolare e doppio, il prize money di Paul sfiora gli 11 milioni di dollari.  


Ucraina, chi è Umerov: a Istanbul il tataro di Crimea che guida la Difesa

05/15/2025 05:42 PM

(Adnkronos) - Tataro di Crimea, ministro della Difesa, Rustem Umerov è la scelta del presidente ucraino Volodymyr Zelensky per la guida della delegazione ucraina agli attesi colloqui di Istanbul. Nel 2022 Umerov partecipa ai negoziati iniziali con Mosca, dopo l'invasione russa ...

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(Adnkronos) - Tataro di Crimea, ministro della Difesa, Rustem Umerov è la scelta del presidente ucraino Volodymyr Zelensky per la guida della delegazione ucraina agli attesi colloqui di Istanbul. Nel 2022 Umerov partecipa ai negoziati iniziali con Mosca, dopo l'invasione russa su vasta scala dell'Ucraina, e ai negoziati per l'accordo sul grano. Poi nel settembre del 2023 viene nominato da Zelensky per la successione a Oleksii Reznikov, che lascia l'incarico dopo 22 mesi. 

Umerov è nato 43 anni fa a Samarcanda, nell'allora Uzbekistan sovietico, dove la sua famiglia era stata deportata da Stalin nel 1944 assieme agli altri tatari di Crimea. Quando questa minoranza musulmana turcofona venne autorizzata a rientrare in patria fra gli anni Ottanta e Novanta del secolo scorso, i genitori di Umerov, due ingegneri, tornarono in Crimea. Ancora liceale, Umerov partecipa al programma del dipartimento di Stato americano Future Leaders Exchange e frequenta per un anno una scuola negli Stati Uniti, ospite di una famiglia.  

Laureato in Economia, con un master in Finanza, nel 2013 Umerov fonda una società di investimento (Astem). Nel 2019 entra nel Parlamento ucraino. E' stato co-presidente della Piattaforma Crimea, che coordinava gli sforzi diplomatici contro l'annessione russa della penisola nel 2014, e per molto tempo consigliere del leader storico dei tatari di Crimea, Mustafa Dzhemilev. Nel 2017 ha un ruolo nella liberazione di due tatari detenuti in Russia. Dal settembre 2022 Umerov guida il Fondo per il demanio che controlla la privatizzazione dei beni pubblici.  


Bellezza, Ibsa celebra 10 anni tecnologia in medicina estetica rigenerativa

05/15/2025 05:25 PM

(Adnkronos) - Dieci anni di innovazione, ricerca e risultati concreti. Ibsa Italy celebra un traguardo importante: il 10° anniversario della Nahyco* Hybrid Technology, che ha ridefinito l'approccio alla medicina estetica. Lanciata nel 2015, questa innovativa tecnologia brevettata ha segnato l’ingresso ...

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(Adnkronos) - Dieci anni di innovazione, ricerca e risultati concreti. Ibsa Italy celebra un traguardo importante: il 10° anniversario della Nahyco* Hybrid Technology, che ha ridefinito l'approccio alla medicina estetica. Lanciata nel 2015, questa innovativa tecnologia brevettata ha segnato l’ingresso dell’azienda nel campo della medicina estetica rigenerativa, che mira a rallentare il processo di invecchiamento e a ottenere miglioramenti estetici mediante la rigenerazione tissutale, un’area in cui IBSA è stata pioniera fin dall’inizio. Grazie alla tecnologia è nato infatti un nuovo mondo tra i prodotti a base di acido ialuronico, rappresentato dai complessi ibridi cooperativi stabili (HCP), che hanno introdotto sul mercato la linea di prodotti Profhilo*. Questi complessi - spiega una nota - combinano acido ialuronico ad alto e basso peso molecolare ad elevata concentrazione, offrendo proprietà uniche che li rendono idonei alla rigenerazione dei tessuti del viso e del corpo. 

Il processo termico brevettato alla base della tecnologia prolunga la permanenza dell’acido ialuronico nei tessuti, senza la necessità di ricorrere ad agenti chimici, e ne aumenta la concentrazione mantenendo allo stesso tempo un alto profilo di sicurezza e le proprietà fisiche ottimali del prodotto. "L'innovativa tecnologia ibrida Nahyco* consente un approccio proattivo al ringiovanimento, ripristina la funzionalità della matrice extracellulare e potenzia il processo di rigenerazione tissutale, agendo sui diversi strati anatomici", ha detto Antonello Tateo, responsabile Unità operativa di Chirurgia Plastica dell’Istituto Auxologico Italiano di Milano, osservando che il sistema ha "permesso di ridefinire gli standard della medicina estetica rigenerativa, integrando per la prima volta in un unico trattamento rimodellamento, compattezza e miglioramento della qualità dei tessuti". 

Un’evoluzione tecnologica che riflette un cambio di paradigma osservato nel campo della medicina estetica: l’attenzione si è spostata da un approccio trasformativo, focalizzato sulla singola ruga o imperfezione, ad un approccio qualitativo e olistico, in cui il paziente è accompagnato in un percorso di rigenerazione a 360°. Grazie alla sua costante ricerca, negli ultimi dieci anni Ibsa ha sviluppato una gamma di soluzioni mirate, progettate per affrontare i segni dell'invecchiamento in base alle esigenze specifiche di diverse aree del corpo e tipi di tessuto. Queste soluzioni non solo contrastano la lassità cutanea di viso e corpo, ma agiscono anche su vari strati, dal derma alle strutture più profonde. 

"A dieci anni dalla loro introduzione sul mercato, la tecnologia Nahyco* e la linea Profhilo* continuano a ispirare l’innovazione in medicina estetica: i risultati ottenuti a livello del derma hanno spinto ad esplorare l’applicazione nei tessuti più profondi, portando alla più recente formulazione della linea dedicata al ripristino del tessuto adiposo, rivelando un impatto rigenerativo significativo – ha affermato Michela Zazzaron, medico estetico e membro del Comitato Scientifico di Agorà - Inoltre la comprovata tollerabilità e sicurezza nella ripetibilità dei trattamenti” basati sulla tecnologia consente di preservare l’integrità dei tessuti, accompagnando ogni paziente in un percorso su misura, rispettoso dell’unicità e delle caratteristiche di ognuno". 

Questo importante traguardo non sarebbe stato possibile senza l'innovazione che ha portato alla fondazione della divisione di medicina estetica di Ibsa nel 2005. "Il nostro percorso è iniziato con l'idea di applicare la nostra consolidata esperienza nell'uso dell'acido ialuronico, già utilizzato con successo in altre aree terapeutiche, alla medicina estetica” – ha sottolineato Andrea Giori, Head of Preclinical & Clinical Research Ibsa - Quella scintilla iniziale ha dato il via a un percorso di ricerca che ci ha permesso di sviluppare tecnologie all'avanguardia e formulazioni innovative, adottando nuovi approcci che integrano la medicina estetica con la medicina rigenerativa e promuovendo un concetto di bellezza sempre più legato al benessere globale. La tecnologia Nahyco* ci ha permesso di superare i limiti delle formulazioni tradizionali, aumentando la concentrazione di acido ialuronico senza compromettere la maneggevolezza e l’iniettabilità del prodotto finito". 

La medicina estetica ha vissuto una profonda trasformazione negli ultimi decenni, grazie all’avvento di nuove tecnologie e approcci innovativi, passando da disciplina d’élite a pratica medica diffusa e sempre più accessibile. "Un tempo la medicina estetica era appannaggio quasi esclusivo delle donne tra i 35 e i 60 anni - ha evidenziato concluso Emanuele Bartoletti, presidente Società italiana di medicina estetica (Sime) - Oggi, invece, si rivolge a un pubblico molto più ampio e diversificato, che include anche giovani a partire dai 18 anni fino a persone ultraottantenni. Questo cambiamento, però, solleva alcune criticità: sempre più spesso i troppo giovani richiedono terapie di medicina estetica di cui non hanno realmente bisogno. A 18 anni va bene rivolgersi alla medicina estetica per risolvere un problema di acne, ma non per rifarsi le labbra. È fondamentale educare sia il pubblico che i medici a valutare con attenzione le richieste, evitando di assecondare richieste inappropriate. La Me promuove infatti approcci preventivi ancor prima che correttivi, con l'obiettivo di migliorare la qualità della vita e accompagnare il paziente in un percorso armonico e personalizzato, guidandolo verso scelte realmente consapevoli". 


Garlasco, l'sms di Paola Cappa: "Mi sa che abbiamo incastrato Stasi"

05/15/2025 05:13 PM

(Adnkronos) - "Mi sa che abbiamo incastrato Stasi". È uno dei 280 messaggi che - secondo quanto riferisce il settimanale Giallo - sarebbero agli atti della nuova indagine della Procura di Pavia sull'omicidio di Chiara Poggi, uccisa a Garlasco il 13 agosto 2007 ...

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(Adnkronos) - "Mi sa che abbiamo incastrato Stasi". È uno dei 280 messaggi che - secondo quanto riferisce il settimanale Giallo - sarebbero agli atti della nuova indagine della Procura di Pavia sull'omicidio di Chiara Poggi, uccisa a Garlasco il 13 agosto 2007 e per il quale l'allora fidanzato Alberto Stasi è stato condannato in via definitiva a 16 anni di carcere. Si tratta di messaggi "inviati anni fa da Paola Cappa a un suo amico di Milano". La cugina della vittima non è mai stata indagata. 

  

Intanto la sorella di Paola, Stefania Cappa, torna a essere tra i nomi più chiacchierati della nuova indagine, ma a quasi 18 anni di distanza contro di lei non c'è un solo elemento d'accusa. Nei quattro verbali resi ai carabinieri la giovane, oggi avvocata specializzata in diritto sportivo, spiega ogni dettaglio di quel 13 agosto 2007, il suo rapporto con la vittima, l'amicizia con Alberto Stasi e la famosa foto lasciata insieme alla sorella Paola (la stampa le ribattezza le 'gemelle K') davanti alla villetta di via Pascoli a Garlasco.  

Oggi, dopo che le rivelazioni di un altro testimone sembrano indirizzarsi senza forza sulla pista familiare, le sue parole - verificate dagli inquirenti - mettono a tacere possibili calunnie e forse l'odio social. Nei verbali, a partire dal giorno del delitto, Stefania Cappa ricostruisce il rapporto quasi quotidiano, nell'ultimo mese, con la cugina ventiseienne, l'ultimo incontro il venerdì 10 agosto e la promessa presa al telefono di vedersi il pomeriggio del 13 agosto 2007. Un incontro che non ci sarà. Quel lunedì mattina "dalle ore 7 alle 9.20 ho studiato diritto penale e dalle ore 9.30 alle ore 10.15 sono stata a telefono con la mia amica: ho ripreso a studiare sino alle successive 11.30, ho pranzato e sono andata in piscina (alle 12-12.15) sino alle 15 con il mio amico". Una vita normale - mentre la sorella è immobilizzata a letto per un intervento alla gamba - interrotta dalla notizia che Chiara Poggi è morta. Tra i dettagli raccontati la vacanza in Inghilterra, dove Chiara raggiunge Alberto, e la confidenza della cugina che "Alberto guardava cose pornografiche".  

Una conoscenza, quella tra Stefania Cappa e Alberto Stasi che risale ai "tempi del liceo" ma che resta solo superficiale: "non ci sono mai state circostanze di incontri comuni neanche in occasioni formali come quella della sua laurea. In tutto ho incontrato Stasi poche volte, anche in compagnia di Chiara è accaduto di rado".  

Il 7 febbraio 2008 Stefania Cappa viene risentita dai carabinieri di Vigevano e ricorda quando il 17 agosto 2007 - quattro giorni dopo l'omicidio della cugina - è rimasta in una stanza insieme a Stasi in attesa di essere ascoltata. Un incontro immortalato con tanto di video e abbraccio tra i due. "In quel contesto gli ho chiesto se sapeva se Chiara avesse degli spasimanti che Chiara avesse respinto e lui mi ha risposto: 'assolutamente no'" riferisce la cugina della vittima.  

"Sempre mentre eravamo in attesa io gli ho anche chiesto di raccontarmi cosa fosse successo la mattina del 13 agosto. Lui mi ha fatto il racconto che poi ho letto ha reso anche nei verbali agli inquirenti. Io ricordo di avergli chiesto 'perché hai fatto una cosa così?' riferendomi al fatto che nei corsi del 118 la prima cosa che ci insegnano è l'autotutela e quindi per me era una imprudenza scavalcare il muretto ed entrare in casa, avendo trovato il cancello chiuso e non ricevendo risposta da Chiara" aggiunge. "Comunque mi sembrava strano che avendo avuto l'impeto di entrare non si fosse poi avvicinato a Chiara. Lui non mi ha risposto, dicendo che era sotto shock, poi si è messo a piangere e ha aggiunto che aveva paura che nessuno studio di commercialista l'avrebbe più preso a lavorare". 

 


Imprese, Smact, ricavi per 10 mln ed ebitda a 1,5 mln: fatturato triplicato in ultimo triennio

05/15/2025 04:48 PM

(Adnkronos) - Smact competence center ha chiuso il 2024 con ricavi per 10 milioni di euro (di cui 1,4 di contributi erogati dal Mimit), triplicando il dato dei 3 milioni di euro registrato nel 2021, anno di subentro dell’attuale governance. Dati positivi anche ...

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(Adnkronos) - Smact competence center ha chiuso il 2024 con ricavi per 10 milioni di euro (di cui 1,4 di contributi erogati dal Mimit), triplicando il dato dei 3 milioni di euro registrato nel 2021, anno di subentro dell’attuale governance. Dati positivi anche sul fronte della redditività, con un ebitda caratteristico pari a 1,5 milioni. Nel business plan da poco approvato Smact punta ad una sostenibilità di medio termine, anche oltre la fine dell’attuale ciclo di finanziamento legato al Pnrr e prevede un’ulteriore crescita dei ricavi a 15 milioni di euro, e della redditività a 1,9 milioni, al termine dell’anno in corso. Il competence center del Nordest chiude dunque un anno con risultati che ne rafforzano la capacità di mettere a sistema le eccellenze 4.0-5.0 e di creare meccanismi virtuosi di 'contaminazione' tra provider di tecnologie, end user, atenei e centri di ricerca. 

"I risultati raggiunti sono il frutto di un modello di business orientato alla concretezza e alla sostenibilità" dichiara Massimo Guglielmi, presidente di Smact competence center. "Smact è cresciuta grazie all’opportunità del Pnrr, ma la solidità raggiunta ci consente di guardare ai prossimi anni con ottimismo e di puntare a generare ancora più valore per i nostri partner. Smact sta sempre più trovando un suo ruolo come aggregatore di un ampio ecosistema di innovazione che in esso trova le opportunità di collaborare sia dal punto di vista tecnologico che nella costruzione di proposte a valore aggiunto per il mercato". 

"Il 2024 - spiega dichiara Matteo Faggin, direttore generale di Smact - ha rappresentato un anno di significativa crescita per Smact, non solo in termini di solidità finanziaria, ma soprattutto per l'impatto concreto che stiamo generando sul tessuto imprenditoriale. Il numero crescente di progetti di innovazione e di servizi di consulenza dimostra quanto sia sentita da parte delle imprese, soprattutto le pmi, l'esigenza di rivolgersi ad una realtà super-partes per avviare percorsi di transizione digitale e ambientale. Smact, insieme ai suoi partner accademici e tecnologici, è in grado di rispondere a queste necessità con competenza e proponendo soluzioni efficaci, assistendo le imprese nel proprio percorso di evoluzione tecnologica, ciascuno necessariamente unico".  

Le attività e i servizi offerti da Smact alle imprese crescono di pari passo con i risultati che ne certificano la solidità finanziaria. Le aziende partner dell’ecosistema Smact hanno superato quota 100. Nel solo 2024 sono stati avviati progetti di ricerca, sviluppo e innovazione, che hanno coinvolto università e partner tecnologici, per un valore di 4,5 milioni di euro, mentre i servizi di consulenza hanno generato 2,8 milioni di euro, servendo più di 200 imprese. A questo si affianca l’offerta formativa: nell’anno a bilancio sono stati erogati 50 corsi del valore di 800mila euro, per un totale di 1.800 ore di formazione. Il tutto grazie ad un team cresciuto nel tempo fino a toccare le 27 unità, con 14 nuovi ingressi nel 2024. 

Sul fronte del cofinanziamento di progetti di ricerca e sviluppo sperimentale con fondi Pnrr Smact ha avviato nell’ultimo triennio un totale di 98 progetti, di cui 39 nel 2024, coinvolgendo 111 aziende (55 grandi, 17 medie, 39 piccole o micro) e 10 diverse università e centri di ricerca, attivando collaborazioni con 77 gruppi di ricerca. In totale sono stati erogati 14,6 milioni di euro di cofinanziamento, di cui 12,7 negli anni 2023-24. Nel 2024, inoltre, Smact si è attivata su tre progetti europei, Guardians e Teapots, dedicato alle imprese dell’agrifood, e Friend Europe, focalizzato sull’internazionalizzazione delle imprese. 

Proprio l’ecosistema Smact, e la sua capacità di generare valore per le imprese italiane, è stato al centro dell’evento che il competence center ha organizzato martedì 13 maggio al centro culturale Altinate San Gaetano di Padova dal titolo 'Open innovation: la sfida per l’evoluzione delle imprese'. Un incontro pubblico e istituzionale pensato per mettere attorno allo stesso tavolo stakeholder nazionali, imprese, enti di ricerca e istituzioni per discutere insieme il futuro dell’innovazione. L’appuntamento è stato un momento di confronto strategico su sfide, opportunità e visioni condivise per potenziare il ruolo delle tecnologie innovative come leva di sviluppo aziendale. All’evento sono intervenuti, tra gli altri, Valentino Valentini, viceministro del Mimit, Daniela Mapelli, Rettrice dell’Università di Padova, Elena Donazzan, vicepresidente commissione per l’Industria, la ricerca e l’energia del Parlamento Europeo, Gianluigi Rozza, presidente del Consiglio di Sorveglianza di Smact, e Antonio Santocono, presidente Unioncamere del Veneto. L’incontro è stato moderato da Luca Barbieri, giornalista e co-founder di Blum.  


Formula 1, Gp Imola: dalle prove libere alla gara, orario e dove vederlo

05/15/2025 04:46 PM

(Adnkronos) - La Formula 1 torna in Italia con il Gran Premio di Imola. Da venerdì 16 maggio a domenica 18 maggio il Circus fa tappa in Emilia Romagna per il primo appuntamento europeo della stagione. Il Gran Premio del Made in ...

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(Adnkronos) - La Formula 1 torna in Italia con il Gran Premio di Imola. Da venerdì 16 maggio a domenica 18 maggio il Circus fa tappa in Emilia Romagna per il primo appuntamento europeo della stagione. Il Gran Premio del Made in Italy e dell’Emilia-Romagna si correrà sul celebre circuito Enzo e Dino Ferrari: si riparte dal dominio McLaren in questo primo scorcio di stagione. 

Oscar Piastri si è già aggiudicato 4 gare, le ultime 3 consecutive (Bahrain, Arabia Saudita e Miami). Il compagno di squadra Lando Norris ha aperto le danze con la vittoria all'esordio in Australia. In classifica comanda proprio Piastri con 131 punti, seguito da Norris a 115. Al terzo posto ecco il campione del mondo in carica, Max Verstappen, con 99 punti. Arrancano le Ferrari di Charles Leclerc (quinto con 53 punti) e Lewis Hamilton (settimo con 41 punti).  

Dalle prove libere alla gara, passando per le qualifiche, ecco il programma, gli orari e dove vedere le diverse sessioni del Gran Premio di Imola.  

Da oggi, giovedì 15 maggio, a domenica 18 maggio, la Formula 1 fa tappa in Emilia Romagna per il Gran Premio di Imola. Venerdì 16 maggio si scende in pista con la prima sessione di prove libere alle 13.30 e la seconda alle 17. Sabato alle 12.30 ci sarà invece la terza sessione di libere, prima delle qualifiche alle 15. Il Gp partirà domenica alle 15.  

Ecco il programma del weekend. 

Venerdì 16 maggio  

13.30: prove libere 1 

Ore 17: prove libere 2 

Sabato 17 maggio  

Ore 12.30: Prove Libere 3 

Ore 16: qualifiche 

Domenica 18 maggio  

Ore 15: gara 

Tutti gli appuntamenti del Gp di Imola saranno trasmessi su Sky Sport Uno, Sky Sport F1, Sky Sport 4K e in streaming su Now e Sky Go. Qualifiche e gara saranno visibili anche in chiaro, gratis e in diretta su Tv8. 


Mara Venier: "Con 'Che tempo che fa' Rai ha perso il programma più bello"

05/15/2025 04:42 PM

(Adnkronos) - Con il passaggio di 'Che tempo che fa' al Nove, la Rai ha "perso il più bel programma". Parola di Mara Venier durante un colloquio con Fabio Fazio e Luciana Littizzetto al Salone del libro di Torino.  Leggi tutto

(Adnkronos) - Con il passaggio di 'Che tempo che fa' al Nove, la Rai ha "perso il più bel programma". Parola di Mara Venier durante un colloquio con Fabio Fazio e Luciana Littizzetto al Salone del libro di Torino. 

"Mi dispiace molto perché credo che la Rai abbia perso il più bel programma. E penso che il pubblico sia d’accordo con me", sono state le sue parole, salutate da un fragoroso applauso del pubblico in platea.  

Fazio ha replicato: "Noi siamo molto felici dove siamo e godiamo di una libertà assoluta che ci dà leggerezza". Poi ha chiarito: "Ho passato 40 anni in Rai, la scuola del servizio non la dimentichi, diventa il tuo dna, che ti porti dietro, anche adesso che siamo qui". 


Panatta elogia Musetti, qualcuno ci vede un attacco a Sinner. E lui chiarisce

05/15/2025 04:32 PM

(Adnkronos) - Adriano Panatta pazzo di Lorenzo Musetti. L'ex tennista azzurro, dopo la vittoria del toscano contro Alexander Zverev nei quarti di finale degli Internazionali d'Italia, ha pubblicato oggi, giovedì 15 maggio, un tweet sul proprio profilo X ufficiale per ...

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(Adnkronos) - Adriano Panatta pazzo di Lorenzo Musetti. L'ex tennista azzurro, dopo la vittoria del toscano contro Alexander Zverev nei quarti di finale degli Internazionali d'Italia, ha pubblicato oggi, giovedì 15 maggio, un tweet sul proprio profilo X ufficiale per congratularsi, a modo suo, con l'attuale numero nove del mondo, destinato a scalare ancora il ranking Atp dopo la fine del Masters 1000 di Roma. 

"Ieri sera Musetti ha fatto vedere a tutti come si gioca a tennis veramente", ha scritto Panatta, "lo ringrazio perché avevo perso ogni speranza, invece forse non tutto è perduto. Grazie Lorenzo ma soprattutto complimenti, sei un gran bel giocatore!!". In molti però ci hanno visto una frecciata a Jannik Sinner e al suo tennis, più 'muscolare' rispetto a quello del compagno di Nazionale, e lo hanno fatto notare nei commenti. 

Panatta, allora, ha pubblicato un altro messaggio sottolineando che il suo tweet non era in alcun modo una frecciata al numero uno del mondo, atteso dai quarti di finale contro Casper Ruud: "Mi dispiace che qualcuno non abbia capito il senso del mio commento, non voleva certamente sminuire un altro tipo di gioco ne tantomeno qualche giocatore di oggi o del passato", ha scritto Panatta, "Però è anche vero che non posso pretendere troppo…". 


De Luca (Anmco): "A Rimini la cardiologia tra presente e futuro, tra Ia e tradizione"

05/15/2025 04:24 PM

(Adnkronos) - Anche quest’anno oltre 5000 cardiologi ospedalieri si sono dati appuntamento a Rimini per confrontarsi su tutti i grandi temi della prevenzione, della cura e della ricerca, e sulle novità legate all’attività clinica cardiovascolare. Tra i focus "...

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(Adnkronos) - Anche quest’anno oltre 5000 cardiologi ospedalieri si sono dati appuntamento a Rimini per confrontarsi su tutti i grandi temi della prevenzione, della cura e della ricerca, e sulle novità legate all’attività clinica cardiovascolare. Tra i focus "le patologie più comuni in cardiologia, ovvero scompenso cardiaco, infarto e coronaropatia, ma anche patologie rare e geneticamente determinate. Affronteremo temi quali prevenzione primaria, prevenzione secondaria con trattamenti e strategie innovativi, tra cui l'impiego dell'intelligenza artificiale". Lo spiega all'Adnkronos Leonardo De Luca vicepresidente di Anmco, nel corso del 56esimo Congresso nazionale di cardiologia dell'Associazione nazionale medici cardiologi ospedalieri, il più importante evento di cardiologia in Italia, iniziato oggi a Rimini. 

Al centro dei lavori congressuali "le terapie disponibili da decenni e quelle che devono ancora essere immesse sul mercato ma che sono state studiate in trial clinici randomizzati - sottolinea De Luca -. L'innovazione parte sempre dalla prevenzione e in questo 56esimo congresso, come nella tradizione di Anmco, cerchiamo di coniugare tradizione e futuro, presente e innovazione". E sul nostro Ssn "è il migliore al mondo, in termini di erogazione delle cure e di innovazione. In Europa siamo il Paese con il maggior numero di studi clinici randomizzati e di brevetti. I nostri ricercatori, anche grazie alla formazione universitaria italiana e probabilmente perché hanno lavorato in questo tipo di Ssn sono delle eccellenze nelle università di tutto il mondo". 


Terzo mandato, C. Mirabelli: 'Da Consulta un no a presidenti a vita democratici"

05/15/2025 04:15 PM

(Adnkronos) - "L'art 122 della Costituzione sancisce che la legge elettorale regionale deve rispettare i principi fondamentali della legge statale, che indica fra questi a sua volta il limite dei due mandati ai presidenti di regione a statuto ordinario. E' ...

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(Adnkronos) - "L'art 122 della Costituzione sancisce che la legge elettorale regionale deve rispettare i principi fondamentali della legge statale, che indica fra questi a sua volta il limite dei due mandati ai presidenti di regione a statuto ordinario. E' la cosidetta norma interposta, che se violata innesca la illegittimità costituzionale". Così il presidente emerito della Corte costituzionale Cesare Mirabelli commenta all'Adnkronos le motivazioni depositate oggi dalla Corte sul terzo mandato. 

La sentenza apre quindi le porte alla possibilità di impugnare eventuali leggi statutarie (delle regioni a statuto speciale) che potrebbero volere introdurre il terzo mandato? "Certamente possono essere impugnate, ma l'esito del giudizio non saprei prevederlo - risponde - Dal mio punto di vista, il limite ai mandati dovrebbe essere generalizzato, non legato ai territori, in virtù di una esigenza di omogeneità di previsioni nelle leggi elettorali, quindi andrebbe esteso anche alle regioni a statuto speciale". Tanto è vero che "anche se avrebbe potuto evitarlo, la Corte ha esteso addirittura il principio del limite anche ad altre cariche pubbliche".  

La legge statale potrebbe però essere cambiata introducendo la possibilità del terzo mandato? "Sì, perché il terzo mandato è legato alla discrezionalità politica, che tuttavia può essere sindacata dalla Corte se irragionevole. Perché è la ragionevolezza - sottolinea - il punto di equilibrio del limite ai mandati individuato dalla Corte, reputato dai giudici costituzionali un elemento rilevante e necessario per la stessa democraticità". Il presidente emerito conclude: "Io dico: attenzione ai presidenzialismi. Non facciamo un presidente a vita democratico, ce ne è già in giro più d'uno... La legge vuole il ricambio nelle istituzioni, essenziale per non alterare la rappresentanza politica e la parità di condizioni nella competizione elettorale. Dove collocare l'asticella, se ragionevolmente posta, lo decide il legislatore". (di Roberta Lanzara) 


Turchia, terremoto di magnitudo 5.2 nel centro: scossa avvertita anche ad Ankara

05/15/2025 04:15 PM

(Adnkronos) - Un terremoto di magnitudo 5.2 è stato registrato oggi nel centro della Turchia, nella provincia di Konya. L'epicentro è stato individuato nel distretto di Kulu a una profondità di 18,7 chilometri, secondo le notizie dei media locali che citano dati forniti ...

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(Adnkronos) - Un terremoto di magnitudo 5.2 è stato registrato oggi nel centro della Turchia, nella provincia di Konya. L'epicentro è stato individuato nel distretto di Kulu a una profondità di 18,7 chilometri, secondo le notizie dei media locali che citano dati forniti dall'Afad, la protezione civile turca. Molte persone hanno lasciato le abitazioni per correre in strada dopo la scossa che è stata avvertita anche nella capitale Ankara. Non ci sono per ora notizie di danni.  


Fumo, cardiologi: "Primo fattore di rischio infarto nei giovani e nelle donne"

05/15/2025 04:06 PM

(Adnkronos) - "Il fumo è il più importante fattore di rischio di infarto cardiaco nei giovani, sotto i 50 anni, e nelle donne. Le donne fumatrici hanno un rischio di infarto cardiaco 6 volte maggiore rispetto alle non fumatrici e le donne ...

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(Adnkronos) - "Il fumo è il più importante fattore di rischio di infarto cardiaco nei giovani, sotto i 50 anni, e nelle donne. Le donne fumatrici hanno un rischio di infarto cardiaco 6 volte maggiore rispetto alle non fumatrici e le donne che fumano e usano contraccettivi orali hanno un rischio di infarto cardiaco o di ictus 5 volte più alto rispetto alle donne non fumatrici che usano contraccettivi orali". Lo spiega Domenico Gabrielli, presidente Fondazione per il Tuo cuore e direttore Cardiologia dell'ospedale San Camillo di Roma, nel corso del 56esimo Congresso nazionale di cardiologia dell'Anmco (Associazione nazionale medici cardiologi ospedalieri), il più importante evento di cardiologia in Italia, iniziato oggi a Rimini.  

"Il fumo di sigaretta - ricorda l'Anmco - aumenta il rischio di aterosclerosi e di infarto cardiaco: può danneggiare le cellule che rivestono internamente i vasi arteriosi, favorendo la formazione delle placche aterosclerotiche che a livello coronarico possono diventare causa di infarto cardiaco; può favorire l'aggregazione piastrinica, inducendo la formazione di trombi; aumentando il monossido di carbonio nel sangue, riduce la disponibilità di ossigeno per il cuore e per altri tessuti vitali; la nicotina aumenta la frequenza del battito cardiaco e la pressione arteriosa. Vi sono altri fattori che, come il fumo, fanno aumentare il rischio di aterosclerosi coronarica e infarto cardiaco: l'ipertensione, il diabete, gli alti valori di colesterolo nel sangue, l'obesità e uno stile di vita sedentario. Se un fumatore ha uno o più fattori di rischio, la probabilità di malattia o di morte per aterosclerosi coronarica o infarto cardiaco si moltiplica". 

"Anche i fumatori di pipa o di sigari - precisano i cardiologi - hanno un aumentato rischio di morte per infarto cardiaco e ictus cerebrale; tuttavia l'incremento di rischio è minore rispetto ai fumatori di sigarette, probabilmente per la minore quantità di fumo inalato. Non vanno assolte neanche le sigarette elettroniche che determinano il vaping con nicotina, glicerina e glicole: non sono innocue e a lungo termine possono provocare danni anche al cuore, sebbene gli studi concordino su come queste sostanze siano meno dannose di quelle prodotte dalla combustione diretta della sigaretta. Infatti, gli effetti della nicotina emessa dalle sigarette elettroniche, secondo una rilevazione condotta da ricercatori svedesi su un gruppo di ragazzi, ha dimostrato un ispessimento della parete delle arterie (fattore di rischio per l'infarto del miocardio e per l'ictus cerebrale) e un incremento della frequenza cardiaca e della pressione arteriosa. Il tutto già nei primi 30 minuti successivi alla 'svapata'". 

"Il fumo passivo - rimarca Gabrielli - rappresenta invece il principale inquinante negli ambienti chiusi, in quanto comporta l'inalazione di agenti nocivi per l'organismo, derivanti dalla combustione lenta del tabacco contenuto in una sigaretta, in un sigaro o in una pipa, e dall'aspirazione del fumo espirato dal fumatore, diluito con l'aria dell'ambiente; tali agenti nocivi, proprio come avviene per il fumatore attivo, incidono sulla salute delle persone: l'incidenza di malattie cardiovascolari e cancro al polmone aumenta rispettivamente del 25-30% e del 20-30% per i non fumatori esposti a fumo passivo. I rischi maggiori conseguenti all'esposizione al fumo passivo - conclude - riguardano i bambini, dal momento che il loro organismo è ancora n via di sviluppo e, per tale motivo, più suscettibile agli effetti avversi derivanti dall’inalazione del fumo. L'Oms stima che circa 700 milioni di bambini, ossia almeno la metà dei bambini nel mondo, respirino aria contenente fumo di tabacco, in particolare a casa".  


Vicenza, maltrattamenti in un asilo nido privato di Schio: arrestate due delle tre proprietarie

05/15/2025 04:05 PM

(Adnkronos) - Maltrattavano i bambini. Per questo due delle tre titolari di un asilo nido privato di Schio sono state arrestate dai carabinieri di Vicenza. L’indagine è partita da alcune segnalazioni fatte agli stessi militari scledensi.  

L’...

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(Adnkronos) - Maltrattavano i bambini. Per questo due delle tre titolari di un asilo nido privato di Schio sono state arrestate dai carabinieri di Vicenza. L’indagine è partita da alcune segnalazioni fatte agli stessi militari scledensi.  

L’attività investigativa, coordinata dalla Procura di Vicenza, ha confermato che effettivamente le due socie proprietarie dell’asilo, in alcune circostanze, si sarebbero rese protagoniste di maltrattamenti ai bimbi. Ieri mattina, in presenza di ulteriori episodi, i militari dell’Arma con le dovute cautele sono andati nell’asilo e hanno arrestato in flagranza differita le due donne che ora sono ai domiciliari, in attesa dell’udienza di convalida da parte del gip. Sono in corso ulteriori accertamenti per la ricostruzione esatta dei fatti. 


Cannes, Théo Navarro-Mussy fuori dal red carpet per accuse di violenza sessuale

05/15/2025 04:01 PM

(Adnkronos) - Il Festival di Cannes è stato scosso da una decisione senza precedenti: Théo Navarro-Mussy, attore francese con un ruolo secondario nel film 'Dossier 137' di Dominik Moll, è stato escluso dalla presentazione ufficiale dell’opera a causa di ...

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(Adnkronos) - Il Festival di Cannes è stato scosso da una decisione senza precedenti: Théo Navarro-Mussy, attore francese con un ruolo secondario nel film 'Dossier 137' di Dominik Moll, è stato escluso dalla presentazione ufficiale dell’opera a causa di accuse di violenze sessuali, fisiche e psicologiche. 

La decisione, confermata oggi dal Festival e anticipata da Télérama, è stata presa direttamente dal delegato generale Thierry Frémaux, in accordo con la produzione del film. L'attore avrebbe dovuto sfilare oggi sul tappeto rosso insieme al cast, ma è stato allontanato prima ancora dell’apertura ufficiale del Festival. 

Secondo quanto riportato da Télérama, Navarro-Mussy è stato oggetto di una denuncia da parte di tre ex compagne per fatti risalenti al 2018, 2019 e 2020. Le accuse riguardano violenze subite in ambito privato. La denuncia è stata archiviata nell’aprile 2025 per "infrazione insufficientemente caratterizzata", ma le tre donne coinvolte avrebbero manifestato l’intenzione di ricorrere costituendosi parte civile, il che potrebbe riaprire il caso. L'attore, contattato dalla stampa, ha sottolineato come la giustizia lo abbia "al momento escluso da ogni responsabilità". Anche la sua avvocata, Pouzet-Gagliardi, ha dichiarato di non avere notizia di un’eventuale prosecuzione giudiziaria: "Non ci risulta che il progetto di denuncia con costituzione di parte civile sia stato formalizzato". 

Thierry Frémaux ha motivato la decisione spiegando che, nonostante l’archiviazione, la procedura non è considerata chiusa: "È perché esiste un ricorso e quindi un proseguimento dell’istruttoria che il caso non è sospensivo. Quando la giustizia si pronuncia definitivamente, allora è un’altra cosa", ha dichiarato a Télérama. 

Il Festival ha inoltre ribadito l'impegno per un ambiente sicuro e rispettoso: le produzioni invitate devono ormai garantire che "le condizioni di sicurezza, integrità e dignità delle persone siano state rispettate durante tutta la lavorazione del film". Il Festival ha infine comunicato di essere in attesa di ulteriori informazioni su un’altra personalità del cinema oggetto di segnalazioni simili. 


Internazionali, Sinner travolge Ruud e vola in semifinale contro Paul. Rivivi il match

05/15/2025 03:59 PM

(Adnkronos) - Jannik Sinner vola in semifinale agli Internazionali d'Italia. A Roma, l'azzurro ha battuto in un'ora e 4 minuti di gioco il norvegese Casper Ruud, numero 7 del ranking Atp, con un 6-0 6-1 senza storia. Il numero uno al ...

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(Adnkronos) - Jannik Sinner vola in semifinale agli Internazionali d'Italia. A Roma, l'azzurro ha battuto in un'ora e 4 minuti di gioco il norvegese Casper Ruud, numero 7 del ranking Atp, con un 6-0 6-1 senza storia. Il numero uno al mondo affronterà ora in semifinale l'americano Tommy Paul.  

 

SINNER-RUUD, RIVIVI IL MATCH  

Sinner-Ruud, così come tutti i match degli Internazionali d'Italia 2025, è stato trasmesso in diretta televisiva sui canali Sky Sport, ma anche in chiaro su Rai 2.  


Veterinaria, inizia tirocinio matricole Tor Vergata a Istituto zooprofilattico Lazio e Toscana

05/15/2025 03:55 PM

(Adnkronos) - E' iniziato da pochi giorni il tirocinio teorico pratico degli 80 studenti al primo anno del nuovo corso di laurea in Medicina veterinaria dell'università di Roma Tor Vergata presso la sede romana dell'Istituto zooprofilattico Lazio e Toscana (Izslt) ...

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(Adnkronos) - E' iniziato da pochi giorni il tirocinio teorico pratico degli 80 studenti al primo anno del nuovo corso di laurea in Medicina veterinaria dell'università di Roma Tor Vergata presso la sede romana dell'Istituto zooprofilattico Lazio e Toscana (Izslt) in via Appia Nuova. Accompagnati da Antonio Palladino, docente di Anatomia del Dipartimento di medicina veterinaria presso il Dipartimento di Scienze cliniche e Medicina traslazionale, gli studenti hanno avuto l’opportunità di osservare, in una vera sala necroscopica, le attività diagnostiche, partecipare a sessioni pratiche di necroscopia e confrontarsi con i medici veterinari e gli specialisti dell’Izslt, entrando nel cuore delle attività quotidiane dell’Istituto. Durante le giornate, sono stati analizzati campioni e organi provenienti da diverse specie, tra le quali puledro, maiale, ovino e bovino, con un focus specifico sullo studio dei cuori bovini per approfondire la conoscenza anatomica e le tecniche di valutazione patologica. L’attività si inseriscono nell’ambito dell’accordo siglato tra Izslt e Università di Roma Tor Vergata, una convenzione finalizzata a promuovere la collaborazione scientifica e didattica tra le due Istituzioni, per integrare la formazione teorica con esperienze pratiche e rafforzare la preparazione degli studenti in linea con le esigenze della Sanità pubblica veterinaria. 

“In un tempo in cui la complessità delle crisi sanitarie ed ecologiche impone risposte integrate, formare un medico veterinario non significa soltanto trasmettere competenze tecniche: significa accompagnare studentesse e studenti in un percorso che li metta fin da subito in contatto con la realtà concreta della professione”. Dichiara Nathan Levialdi Ghiron, rettore dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata. “Il tirocinio presso l'Istituto zooprofilattico sperimentale Lazio e Toscana rappresenta un’opportunità formativa preziosa, perché permette di osservare da vicino il lavoro sul campo e comprendere il ruolo che la sanità pubblica veterinaria svolge nella tutela della salute collettiva. Esperienze come questa rafforzano una didattica che non si limita all’aula, ma si apre alla collaborazione tra istituzioni, valorizzando la connessione tra sapere e responsabilità, tra studio e servizio. L’Izslt con la sua funzione scientifica e territoriale, si conferma un interlocutore di grande rilievo, con cui condividiamo l’obiettivo di formare professionisti preparati, consapevoli e pronti a contribuire in modo concreto al benessere della società. E' in questo dialogo tra formazione e pratica, tra università e territorio, che si costruisce la sanità pubblica del futuro”. 

"Siamo entusiasti - commenta Stefano Palomba, commissario straordinario dell’Izslt - di questa collaborazione interistituzionale avviata in questi giorni. Questa iniziativa offre agli studenti un'esperienza formativa concreta, che integra e completa il percorso universitario. L’Izslt è dedicato alla formazione e alla ricerca, e rafforzare il legame tra sapere accademico e pratica sul campo è fondamentale per la crescita professionale dei futuri medici veterinari. Grazie a questo accordo con l'Università di Roma Tor Vergata, gli studenti acquisiranno competenze pratiche essenziali e avranno l'opportunità di confrontarsi con una realtà di riferimento per la salute animale e pubblica. Saranno, se lo vorranno, veterinari pubblici, in prima linea nella difesa contro le zoonosi e le patologie di interesse veterinario sul territorio nazionale, preparandosi così a diventare professionisti competenti e consapevoli. 


Veterinaria, inizia tirocinio matricole Tor Vergata a Istituto zooprofilattico Lazio e Toscana

05/15/2025 03:55 PM

(Adnkronos) - E' iniziato da pochi giorni il tirocinio teorico pratico degli 80 studenti al primo anno del nuovo corso di laurea in Medicina veterinaria dell'università di Roma Tor Vergata presso la sede romana dell'Istituto zooprofilattico Lazio e Toscana (Izslt) ...

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(Adnkronos) - E' iniziato da pochi giorni il tirocinio teorico pratico degli 80 studenti al primo anno del nuovo corso di laurea in Medicina veterinaria dell'università di Roma Tor Vergata presso la sede romana dell'Istituto zooprofilattico Lazio e Toscana (Izslt) in via Appia Nuova. Accompagnati da Antonio Palladino, docente di Anatomia del Dipartimento di medicina veterinaria presso il Dipartimento di Scienze cliniche e Medicina traslazionale, gli studenti hanno avuto l’opportunità di osservare, in una vera sala necroscopica, le attività diagnostiche, partecipare a sessioni pratiche di necroscopia e confrontarsi con i medici veterinari e gli specialisti dell’Izslt, entrando nel cuore delle attività quotidiane dell’Istituto. Durante le giornate, sono stati analizzati campioni e organi provenienti da diverse specie, tra le quali puledro, maiale, ovino e bovino, con un focus specifico sullo studio dei cuori bovini per approfondire la conoscenza anatomica e le tecniche di valutazione patologica. L’attività si inseriscono nell’ambito dell’accordo siglato tra Izslt e Università di Roma Tor Vergata, una convenzione finalizzata a promuovere la collaborazione scientifica e didattica tra le due Istituzioni, per integrare la formazione teorica con esperienze pratiche e rafforzare la preparazione degli studenti in linea con le esigenze della Sanità pubblica veterinaria. 

“In un tempo in cui la complessità delle crisi sanitarie ed ecologiche impone risposte integrate, formare un medico veterinario non significa soltanto trasmettere competenze tecniche: significa accompagnare studentesse e studenti in un percorso che li metta fin da subito in contatto con la realtà concreta della professione”. Dichiara Nathan Levialdi Ghiron, rettore dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata. “Il tirocinio presso l'Istituto zooprofilattico sperimentale Lazio e Toscana rappresenta un’opportunità formativa preziosa, perché permette di osservare da vicino il lavoro sul campo e comprendere il ruolo che la sanità pubblica veterinaria svolge nella tutela della salute collettiva. Esperienze come questa rafforzano una didattica che non si limita all’aula, ma si apre alla collaborazione tra istituzioni, valorizzando la connessione tra sapere e responsabilità, tra studio e servizio. L’Izslt con la sua funzione scientifica e territoriale, si conferma un interlocutore di grande rilievo, con cui condividiamo l’obiettivo di formare professionisti preparati, consapevoli e pronti a contribuire in modo concreto al benessere della società. E' in questo dialogo tra formazione e pratica, tra università e territorio, che si costruisce la sanità pubblica del futuro”. 

"Siamo entusiasti - commenta Stefano Palomba, commissario straordinario dell’Izslt - di questa collaborazione interistituzionale avviata in questi giorni. Questa iniziativa offre agli studenti un'esperienza formativa concreta, che integra e completa il percorso universitario. L’Izslt è dedicato alla formazione e alla ricerca, e rafforzare il legame tra sapere accademico e pratica sul campo è fondamentale per la crescita professionale dei futuri medici veterinari. Grazie a questo accordo con l'Università di Roma Tor Vergata, gli studenti acquisiranno competenze pratiche essenziali e avranno l'opportunità di confrontarsi con una realtà di riferimento per la salute animale e pubblica. Saranno, se lo vorranno, veterinari pubblici, in prima linea nella difesa contro le zoonosi e le patologie di interesse veterinario sul territorio nazionale, preparandosi così a diventare professionisti competenti e consapevoli. 


Uccisa a Fregene, giallo sul litorale di Roma: le videonews dalla nostra inviata

05/15/2025 03:50 PM

(Adnkronos) - Giallo in una villa di Fregene, sul litorale di Roma. Il corpo di Stefania Camboni, molto nota nella zona per essere stata sposata con un giocatore del Maccarese Calcio, è stato ritrovato questa mattina coperto di cuscini, colpito ...

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(Adnkronos) - Giallo in una villa di Fregene, sul litorale di Roma. Il corpo di Stefania Camboni, molto nota nella zona per essere stata sposata con un giocatore del Maccarese Calcio, è stato ritrovato questa mattina coperto di cuscini, colpito da almeno 15 coltellate. Gli aggiornamenti sull'omicidio dalla nostra inviata Silvia Mancinelli. 


Ambiente, Ciconte: "Mense scolastiche, presidio pubblico di salute, equità e futuro"

05/15/2025 03:47 PM

(Adnkronos) - "Introdurre due giornate al mese con menù vegetale nelle mense scolastiche di Roma equivale a togliere dalla strada 150 mila macchine all’anno in termini di impatto ambientale ed emissioni di CO2. O, se vogliamo usare temi più ...

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(Adnkronos) - "Introdurre due giornate al mese con menù vegetale nelle mense scolastiche di Roma equivale a togliere dalla strada 150 mila macchine all’anno in termini di impatto ambientale ed emissioni di CO2. O, se vogliamo usare temi più vicini ai romani in questi giorni, significa abbattere emissioni di CO2, pari a quelle emesse per l’organizzazione di 310 Internazionali di Tennis”. Così ha dichiarato, durante la due giorni degli Stati Generali degli Acquisti Verdi in corso a Roma, Fabio Ciconte, Presidente del Consiglio del Cibo di Roma, organo consultivo e d’indirizzo delle politiche sul cibo della Capitale.  

Intervenuto durante il panel “La ristorazione scolastica che promuove la transizione ecologica e giusta dei sistemi alimentari locali in Europa”, Ciconte ha parlato dell’iniziativa, promossa dal Consiglio del Cibo e già attiva nelle scuole, che prevede la somministrazione di un pasto vegetale al mese e di come le mense scolastiche possano essere il cuore pulsante di una transizione ecologica giusta. 

“Se una misura così semplice può contribuire in modo così significativo alla riduzione delle emissioni, perché non rafforzarla e renderla parte strutturale del cambiamento? Le mense scolastiche – ha continuato Ciconte- sono luoghi strategici per attuare politiche pubbliche efficaci: è qui che possiamo educare al cibo sano e consapevole, accompagnando le misure di riduzione del consumo di carne, e quindi di abbattimento di CO2, con percorsi formativi e di sensibilizzazione". "Il pasto scolastico, consumato ogni giorno da circa 150.000 bambine e bambini a Roma, è spesso l’unico pasto equilibrato nell’arco di una giornata dominata da alimenti ultraprocessati, più economici e facilmente accessibili. La refezione - ha concluso Ciconte - quindi non va vista come un servizio accessorio, ma è un vero e proprio presidio pubblico di salute, equità e futuro". 


Ambiente, Ciconte: "Mense scolastiche, presidio pubblico di salute, equità e futuro"

05/15/2025 03:47 PM

(Adnkronos) - "Introdurre due giornate al mese con menù vegetale nelle mense scolastiche di Roma equivale a togliere dalla strada 150 mila macchine all’anno in termini di impatto ambientale ed emissioni di CO2. O, se vogliamo usare temi più ...

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(Adnkronos) - "Introdurre due giornate al mese con menù vegetale nelle mense scolastiche di Roma equivale a togliere dalla strada 150 mila macchine all’anno in termini di impatto ambientale ed emissioni di CO2. O, se vogliamo usare temi più vicini ai romani in questi giorni, significa abbattere emissioni di CO2, pari a quelle emesse per l’organizzazione di 310 Internazionali di Tennis”. Così ha dichiarato, durante la due giorni degli Stati Generali degli Acquisti Verdi in corso a Roma, Fabio Ciconte, Presidente del Consiglio del Cibo di Roma, organo consultivo e d’indirizzo delle politiche sul cibo della Capitale.  

Intervenuto durante il panel “La ristorazione scolastica che promuove la transizione ecologica e giusta dei sistemi alimentari locali in Europa”, Ciconte ha parlato dell’iniziativa, promossa dal Consiglio del Cibo e già attiva nelle scuole, che prevede la somministrazione di un pasto vegetale al mese e di come le mense scolastiche possano essere il cuore pulsante di una transizione ecologica giusta. 

“Se una misura così semplice può contribuire in modo così significativo alla riduzione delle emissioni, perché non rafforzarla e renderla parte strutturale del cambiamento? Le mense scolastiche – ha continuato Ciconte- sono luoghi strategici per attuare politiche pubbliche efficaci: è qui che possiamo educare al cibo sano e consapevole, accompagnando le misure di riduzione del consumo di carne, e quindi di abbattimento di CO2, con percorsi formativi e di sensibilizzazione". "Il pasto scolastico, consumato ogni giorno da circa 150.000 bambine e bambini a Roma, è spesso l’unico pasto equilibrato nell’arco di una giornata dominata da alimenti ultraprocessati, più economici e facilmente accessibili. La refezione - ha concluso Ciconte - quindi non va vista come un servizio accessorio, ma è un vero e proprio presidio pubblico di salute, equità e futuro". 


Giro d'Italia, a Groves la sesta tappa. Pedersen resta in maglia rosa

05/15/2025 03:35 PM

(Adnkronos) - La sesta tappa del Giro d'Italia (Potenza-Napoli di 227 km) se la aggiudica in volata Kaden Groves della Alpecin Deceuninck, che la spunta su Milan Fretin (Cofidis) e Paul Magnier (Soudal Quick-Step). Beffato Wout Van Aert, scattato con ...

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(Adnkronos) - La sesta tappa del Giro d'Italia (Potenza-Napoli di 227 km) se la aggiudica in volata Kaden Groves della Alpecin Deceuninck, che la spunta su Milan Fretin (Cofidis) e Paul Magnier (Soudal Quick-Step). Beffato Wout Van Aert, scattato con troppo anticipo. 

Il gruppo riprende a Napoli i due fuggitivi Van der Hoorn e Paleni. Tappa senza abbuoni o punti per la neutralizzazione dovuta alla caduta di massa ai -70 chilometri, costata il ritiro a Hindley, Smith, Hollman, ma che consente alla maglia rosa Pedersen di rallentare il ritmo senza conseguenze in classifica ed evitare rischi che potessero compromettere il resto del Giro. 


Paolini, il sogno continua: supera Stearns e va in finale agli Internazionali

05/15/2025 03:15 PM

(Adnkronos) - Jasmine Paolini vola in finale agli Internazionali d'Italia 2025. La tennista azzurra oggi, giovedì 15 maggio, ha battuto la statunitense Peyton Stearns in due set con il punteggio di 7-5, 6-1. Ora Paolini affronterà, nell'ultimo atto del Masters 1000 di ...

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(Adnkronos) - Jasmine Paolini vola in finale agli Internazionali d'Italia 2025. La tennista azzurra oggi, giovedì 15 maggio, ha battuto la statunitense Peyton Stearns in due set con il punteggio di 7-5, 6-1. Ora Paolini affronterà, nell'ultimo atto del Masters 1000 di Roma, in programma sabato 17 maggio, la vincente dell'altra semifinale del tabellone Wta tra la cinese Qinwen Zheng e l'americana Coco Gauff. 

 

Forse sarà stato quel sogno di una finale a Roma, mai raggiunta nel tabellone principale, dopo il trionfo nel doppio dello scorso anno. Forse quell'emozione Paolini non è riuscita a gestirla. Ma Jasmine, sul campo del Centrale, non entra da numero cinque del mondo. L'azzurra subisce subito l'aggressività in risposta di Stearns, che del ranking è numero 42, e subisce break in apertura. Il resto del set Paolini lo passa a rincorrere. Si conquista la palla del controbreak, ma la spreca. Se fossimo su un campo di calcio, diremmo "gol sbagliato, gol subito". All'ottavo game Stearns conquista il secondo break della sua partita, poi Paolini ruggisce. Nel gioco successivo si prende altre due possibilita per il controbreak. L'americana resiste alla prima, cede alla seconda. Jasmine urla e si carica, facendo esplodere il Foro. Poi pareggia i conti e sorpassa. La sua rimonta è fatta di dritti lungolinea e rovescio letali, con Stearns che, con il passare dei punti, si è fatta sempre più innocua. E così Jasmine conquista il primo set 7-5. 

L'inerzia del match ora è totalmente cambiata. Paolini comanda il gioco, Stearns corre e al terzo game cede. Il primo break di Jasmine fa esplodere una volta di più il Centrale, che da troppo aspetta una finale femminile tinta d'azzurro. Quella di Paolini non è più una partita, ma un dominio. Jasmine piazza un altro break al quinto game e vola via, mettendo le mani sul set e sul match, chiuso con un altro break 6-1 per l'apoteosi dei suoi tifosi. E così, undici anni dopo, una tennista azzurra torna in finale agli Internazionali.  


Omicidio Carol Maltesi, Fontana condannato all'ergastolo in appello bis

05/15/2025 03:08 PM

(Adnkronos) - Davide Fontana, imputato dell'omicidio di Carol Maltesi, è stato condannato all’ergastolo senza isolamento diurno dalla corte d’Assise d’Appello di Milano, nell'appello bis dopo che la Corte di Cassazione aveva annullato la sentenza all'ergastolo chiedendo di ...

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(Adnkronos) - Davide Fontana, imputato dell'omicidio di Carol Maltesi, è stato condannato all’ergastolo senza isolamento diurno dalla corte d’Assise d’Appello di Milano, nell'appello bis dopo che la Corte di Cassazione aveva annullato la sentenza all'ergastolo chiedendo di valutare nuovamente solo l'eventuale sussistenza dell’aggravante della premeditazione. I giudici hanno riconosciuto l’aggravante della premeditazione accogliendo in pieno la richiesta della Procura generale. Le motivazioni saranno rese note tra 60 giorni. 

L'11 gennaio del 2022, l’ex bancario di 45 anni aveva fatto a pezzi la fidanzata nella sua abitazione di Rescaldina (Milano) poi si era liberato del corpo della 26enne, fatto a pezzi.  

Nel primo appello i giudici avevano riconosciuto l’omicidio volontario aggravato dalla premeditazione e dalla crudeltà, oltre che per la distruzione e l’occultamento di cadavere, aggravanti che avevano fatto aumentare la pena dai 30 anni del primo grado all'ergastolo. La Cassazione ha confermato l’aggravante della crudeltà stabilendo invece un annullamento con rinvio su quella della premeditazione.  

Quello di Maltesi fu un omicidio particolarmente crudele. La coppia aveva deciso di girare un video hard da vendere su OnlyFans: Carol fu colpita alla testa con un martello per 13 volte mentre era legata a un palo della lap dance e poi finita con una coltellata alla gola. Il 44enne non avrebbe accettato l'imminente trasferimento della giovane in provincia di Verona. Dopo l’omicidio Fontana aveva fatto a pezzi il corpo tenendo i resti nel congelatore per settimane e infine gettandoli in quattro sacchi di plastica da un dirupo a Paline di Borno, in provincia di Brescia. 


Vannacci nuovo vice di Salvini: "Lega unico vero partito sovranista"

05/15/2025 03:03 PM

(Adnkronos) - Matteo Salvini ridisegna i vertici della Lega, nel federale in corso, a quanto apprende AdnKronos, è arrivata la nomina a vicesegretario di Roberto Vannacci, parlamentare europeo della Lega e fresco di tessera del partito guidato da Matteo Salvini. ...

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(Adnkronos) - Matteo Salvini ridisegna i vertici della Lega, nel federale in corso, a quanto apprende AdnKronos, è arrivata la nomina a vicesegretario di Roberto Vannacci, parlamentare europeo della Lega e fresco di tessera del partito guidato da Matteo Salvini. New entry, anche un'altra eurodeputata, la milanese Silvia Sardone, anche lei nuova vice di Salvini. Restano vicesegretari Claudio Durigon, sottosegretario al lavoro e Alberto Stefani, deputato e segretario della Liga Veneta.  

 

La nomina a vice di Salvini in Lega "è una grande responsabilità, so bene cosa comporta. Non è solo un incarico prestigioso, ma un impegno concreto verso chi crede in un’Italia libera, forte, padrona delle sue scelte, sovrana". Intervistato dall'AdnKronos, Vannacci, commenta a caldo la sua nomina a numero due del Carroccio. L'incarico, assicura l'ex numero uno della Folgore, europarlamentare della Lega "mi vedrà lavorare ogni giorno per consolidare un partito che rappresenta la più duratura e resiliente compagine politica del Parlamento ed i cui valori sono sovrapponibili a quei principi in cui credo fermamente". 

"Siamo l’unico vero partito sovranista in Italia - sottolinea - Non facciamo finta e non ci pieghiamo ai compromessi. Non ci lasciamo ammaliare dagli inciuci". "Noi - avverte - vogliamo cambiare davvero le cose, non limitarci alle parole: lo vogliamo raddrizzare questo mondo sottosopra. Lavorerò per radicare ancora di più il nostro messaggio sul territorio, ascoltare le persone, raccogliere i problemi reali e dare risposte chiare che portino più benessere, più ricchezza, più sviluppo a tutti gli italiani". 

"Non cerco applausi, so che ci saranno molte difficoltà, altrimenti il vicesegretario lo avrebbero fatto fare a qualcun altro, ma le affronterò con serietà e determinazione. Questo incarico è un onore, ma soprattutto un dovere. Non mi tiro indietro e non mollo", assicura. 

Un applauso in Sala Salvadori della Camera ha accolto le parole di Salvini, che ha reso nota la scelta dei vice. La nuova struttura di segreteria, che ora prevede 4 vice, come stabilito dal nuovo Statuto approvato dal congresso di Firenze, vedrà in squadra, oltre ai due eurodeputati, Durigon e Stefani, mentre non viene confermato vicesegretario il deputato monzese Andrea Crippa, per cui sono attesi nuovi incarichi. 

Allargando lo sguardo alla politica estera e al conflitto in Ucraina Vannacci bacchetta Macron e il cosiddetto gruppo dei 'volenterosi'. "Quando si parla di inviare soldati al fronte, anche solo come ipotesi, bisogna valutare bene ogni opzione e pesare ogni rischio e incognita. Il sangue dei nostri soldati non è in svendita e non deve servire per cercare di patinare la reputazione di chi non è stato in grado di influire minimamente sull’andamento del conflitto seppur volendo interpretare il ruolo di un maldestro Napoleone", è l'affondo del neo-vicesegretario leghista. "Ma poi su quale base verrebbero inviate le truppe? - chiede Vannacci- . A seguito di quale risoluzione dell'Onu? La guerra non è un terreno per fare dichiarazioni simboliche o cercare visibilità internazionale. Se questi volenterosi ci tengono tanto alla guerra allora si armino personalmente e vadano a combatterla senza mandare al massacro migliaia di loro concittadini che, tra l’altro, non ci vogliono andare", sottolinea. 

Quanto al piano di riarmo europeo "è un mero espediente per rilanciare l’economia tedesca e ingoiare la sovranità degli stati membri. Bruxelles crea artatamente crisi -perché quella dell’invasione russa è una bufala inventata dalla Von der Leyen- per assumere il controllo delle decisioni e delle risorse degli stati membri". Per il generale "l’Europa della difesa non può diventare l’ennesimo strumento per togliere sovranità alle nazioni. L’esercito europeo è solo uno slogan. Ogni stato membro deve potenziare e modernizzare le proprie forze armate perché esse sono il pilastro della sovranità nazionale e, come tali, non possono essere cedute, affidate o affittate a Bruxelles. L’unico esercito europeo possibile si chiama interoperabilità". 


Sanremo, Warner Bros Discovery valuta la gara ma il vincolo ascolti è proibitivo

05/15/2025 02:57 PM

(Adnkronos) - 'Scippare' Sanremo alla Rai? In Warner Bros Discovery la valutazione sull'opportunità di partecipare alla gara per la realizzazione del festival è ancora in corso ma - a quanto apprende l'Adnkronos - i vincoli, soprattutto quelli sui risultati d'ascolto, ...

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(Adnkronos) - 'Scippare' Sanremo alla Rai? In Warner Bros Discovery la valutazione sull'opportunità di partecipare alla gara per la realizzazione del festival è ancora in corso ma - a quanto apprende l'Adnkronos - i vincoli, soprattutto quelli sui risultati d'ascolto, vengono ritenuti quasi proibitivi.  

Dopo la manifestazione d'interesse annunciata dalla Rai (il termine scade il 19 maggio), tutti si chiedono cosa farà il gruppo televisivo statunitense, che possiede diversi canali in chiaro in Italia, a partire dal Nove e da Real Time. Una domanda che nasce anche dall'intervista pubblicata su 'Repubblica' il 6 febbraio scorso, in cui Alessandro Araimo, Managing Director di Warner Bros Discovery per il Sud Europa, aveva lasciato intendere che se ci fosse stata una gara per Sanremo, il gruppo americano avrebbe seriamente pensato di partecipare. "Qualsiasi gruppo editoriale avveduto valuterebbe l’opportunità commerciale di acquisire i diritti del Festival, se questa si presentasse in forme certe e definite", aveva affermato.  

Ora la gara c'è ma in ballo non c'è la semplice acquisizione dei diritti tv di un festival. In ballo c'è l'organizzazione del festival per conto del Comune di Sanremo che ha inserito nel bando una serie di condizioni vincolanti legate anche alla storia della manifestazione, a come finora è stata organizzata dalla Rai (dalle location agli eventi collaterali) e, soprattutto, anche ai risultati d'ascolto ottenuti nelle ultime cinque edizioni.  

Il bando infatti prevede anche per il Comune di Sanremo, "senza costi, risarcimenti o indennità a carico dello stesso, la facoltà di far cessare il rapporto con il partner nel caso in cui una o più edizioni ottengano risultati d'ascolto inferiori di 15 punti rispetto alla percentuale media degli ascolti delle precedenti cinque edizioni del Festival".  

Dunque chi vincerà il bando, per non perdere il festival, dovrà totalizzare almeno il 50% di share, visto che le ultime edizioni si sono assestate sopra al 65%. Una percentuale che, realisticamente, difficilmente i canali Warner Bros Discovery potrebbero totalizzare, anche dovessero andare in simulcast, ovvero a reti unificate.  

Anche perché la Rai, nella remotissima ipotesi che non dovesse aggiudicarsi la gara con il suo know how settantennale, non resterebbe certo a guardare di fronte all'ipotesi di privarsi dell'evento più seguito sui suoi palinsesti e organizzerebbe - lo ha già fatto capire ufficiosamente nei mesi scorsi - un nuovo festival in un'altra location, con la capacità produttiva già messa in campo per l'organizzazione dell'Eurovision Song Contest di Torino nel 2022. E in casa Warner Bros Discovery non sarà più di grande incoraggiamento, alla luce dei risultati ottenuti finora dal conduttore sul Nove (ieri anche l'esordio del nuovo 'Like a star' ha fatto registrare il 2,4% di share), neanche il fatto di avere in casa Amadeus che da conduttore e direttore artistico ha portato il festival a livelli record dal 2020 al 2024.  

L'unico altro gruppo tv che sulla carta potrebbe puntare al 50% di share con un suo Sanremo, oltre alla Rai, è Mediaset. Ma le parole pronunciate da Pier Silvio Berlusconi all'indomani della sentenza del Tar della Liguria che ha messo fine all'assegnazione diretta del festival dal Comune alla Rai non sembrano far propendere per un serio interessamento: "Mi sembra che la situazione sia ancora troppo fumosa per poter esprimere un qualunque tipo di giudizio, non arrivo neanche a pensare se mai potrebbe interessarci", disse a caldo. Ma poi aggiunse: "In ogni caso, penso che Sanremo sia un pezzo di Rai e che allo stesso tempo la Rai sia il vero motore e la vera forza di Sanremo. Dunque, da italiano mi auguro che il Festival rimanga in Rai". Parole che sembrano lasciare poco spazio all'immaginazione di altri scenari. (di Antonella Nesi) 


Liam Gallagher diventa nonno, la figlia Molly incinta di un calciatore del Liverpool

05/15/2025 02:43 PM

(Adnkronos) - Liam Gallagher, icona della musica britannica e voce storica degli Oasis, si prepara a salire di nuovo sul palco con la band per un attesissimo tour-reunion. Ma nella sua vita privata è arrivata una novità ancora più sorprendente: ...

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(Adnkronos) - Liam Gallagher, icona della musica britannica e voce storica degli Oasis, si prepara a salire di nuovo sul palco con la band per un attesissimo tour-reunion. Ma nella sua vita privata è arrivata una novità ancora più sorprendente: il cantante 52enne diventerà nonno per la prima volta e chissà se canterà anche ninne nanne al nipotino. 

A dare l'annuncio è stata la figlia di Gallagher, Molly Moorish-Gallagher, 27 anni, che ha pubblicato su Instagram una tenera foto in cui mostra il pancione insieme al compagno Nathaniel Phillips, calciatore del Liverpool. Sotto lo scatto, la futura mamma ha scritto semplicemente: "bulking season", ovvero "Tempo di fioritura". Nella stessa storia social ha mostrato anche alcuni vestitini per neonati, tra cui uno con la scritta: "Le mamme cool hanno figli cool". 

Molly è nata dalla breve relazione tra Liam Gallagher e la cantante Lisa Moorish nel 1998. La futura nonna ha commentato entusiasta il post della figlia con una serie di cuori ed emoji: "Waaaaaaah! Non vedo l'ora di diventare nonna". Il cantante, noto tanto per la sua voce quanto per la sua personalità esplosiva, è padre di altri tre figli: Lennon Gallagher (25 anni), Gene Gallagher (23) e Gemma Gallagher (12), avuti da relazioni diverse. 

Intanto, sul fronte musicale, Gallagher si sta preparando per l'ambizioso tour di reunion degli Oasis che prenderà il via il 4 luglio da Cardiff. In programma ci sono 17 concerti che toccheranno tappe iconiche come il Wembley Stadium di Londra, l'Heaton Park di Manchester e il Croke Park di Dublino. Nonostante le polemiche per la gestione dei biglietti, con accuse di prezzi eccessivi e scarsa trasparenza, l'hype tra i fan è alle stelle. 

Resta ora solo da capire se il futuro nipotino riceverà la buonanotte con versi celebri del nonno come: "I'm feeling supersonic, give me gin and tonic" oppure "Caught beneath the landslide in a champagne supernova in the sky". (di Paolo Martini) 


Sognando Milano Cortina 2026: Olimpiadi tra presente, passato e futuro

05/15/2025 02:42 PM

(Adnkronos) - Le prossime Olimpiadi Invernali si avvicinano e a Milano, nell'iconica cornice della Torre Allianz a CityLife, si discute di Milano Cortina 2026 con atleti di oggi e di ieri. Il gancio lo offre Allianz, partner mondiale del movimento ...

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(Adnkronos) - Le prossime Olimpiadi Invernali si avvicinano e a Milano, nell'iconica cornice della Torre Allianz a CityLife, si discute di Milano Cortina 2026 con atleti di oggi e di ieri. Il gancio lo offre Allianz, partner mondiale del movimento olimpico e paralimpico, che ha presentato con un grande evento il progetto “Sognando Milano Cortina 2026. Sulle spalle dei Giganti”. Un'idea nata insieme a 6 atleti e paratleti che saranno gli ambassador della compagnia in Italia per i Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali del 2026, insieme alle indimenticabili leggende azzurre che hanno fatto la storia dello sport italiano. Ad accompagnare l'evento la voce di Paolo De Chiesa, membro della celebre "Valanga Azzurra" dello sci negli anni Settanta e Ottanta e oggi commentatore sportivo Rai.  

La sala è gremita e il siparietto iniziale strappa subito un sorriso. Kristian Ghedina, leggenda azzurra dello sci, sale sul palco, presentato in modo scherzoso come ad di Allianz, e mostra la torcia paralimpica: “Ho l’onore di tenerla in mano, ma mettiamola subito al suo posto”.  

 

Il progetto “Sognando Milano Cortina 2026. Sulle spalle dei Giganti” vedrà protagonisti 6 atleti e paratleti azzurri, già affermati campioni degli sport invernali (e non solo), e 6 leggende dello sport azzurro. Sportivi di discipline diverse - pattinaggio di figura su ghiaccio e pattinaggio di velocità, sci alpino, sci di fondo e biathlon - che Allianz accompagnerà in un’esperienza eccezionale, che parte da un racconto in prima persona, ma vuole aprire una riflessione più ampia sul patrimonio di valori tramandato dallo sport di generazione in generazione. 

“Allianz è partner mondiale dei Movimenti Olimpico e Paralimpico Internazionali e in Italia siamo al fianco del Coni, del Cip e delle Fiamme Oro, oltre che di Milano Cortina 2026" ha spiegato Giacomo Campora, amministratore delegato di Allianz Spa. "Anche quest’anno, abbiamo individuato i nostri ambassador, atleti e paratleti straordinari, campioni degli sport invernali, dei quali sosterremo sogni e ambizioni. Insieme a loro, 6 atleti che hanno fatto la storia di questi sport, sei giganti in una simbolica staffetta tra passato, presente e futuro. Perché ogni generazione di sportivi ha una missione: salire sulle spalle di chi l’ha preceduta e guardare ancora più lontano".  

Maurizio Devescovi, dg di Allianz, ha aggiunto: "Oggi raccontiamo i sogni dei nostri ambassador. Sogni che hanno una data di inizio, febbraio 2026. Ma c’è un sogno che invece di date non ne ha, per continuare a sognare in futuro. E questa è la bellezza dello sport. Siamo molto felici di aver potuto affiancare a questi giovani atleti e paratleti 6 grandi leggende degli sport invernali a livello internazionale. Il progetto vuole raccontare, tra i vari temi, proprio il valore dello scambio tra generazioni di sportivi, arrivando fino ai giovanissimi sciatori paralimpici della Squadra G sostenuti dalla nostra Fondazione Allianz Umana mente".  

Diversi gli ambassador Allianz per il progetto. Da Sara Conti e Niccolò Macii (coppia di punta del pattinaggio di figura dal 2019 e l'anno prossimo alle loro prime Olimpiadi) a Nikolaj Memola (pattinatore di figura su ghiaccio), passando per Giuseppe Romele (atleta paralimpico che ha dimostrato la sua eccezionale capacità di adattamento in sport diversi come nuoto, sci nordico e triathlon), Martina Valcepina (velocista del pattinaggio su ghiaccio, che ha già in tasca tre medaglie olimpiche) e Martina Vozza (sciatrice alpina paralimpica, nota per essere stata anche la più giovane ai Giochi di Pechino 2022).  

Nomi altisonanti anche per le leggende. Da Paolo De Chiesa a Barbara Fusar Poli e Maurizio Margaglio (figure di spicco nel pattinaggio di figura su ghiaccio in coppia, bronzo alle Olimpiadi di Salt Lake City nel 2002), passando per il citato Kristian Ghedina, Francesca Porcellato (che ha compiuto l’impresa di vincere 15 medaglie paralimpiche, partecipando a 13 edizioni dei Giochi Paralimpici in tre discipline diverse, atletica leggera, sci di fondo e ciclismo) e Cristian Zorzi (tra i più brillanti fondisti italiani).  

 

“Sognando Milano Cortina 2026. Sulle spalle dei Giganti” abbraccia anche i campioni del futuro, come i giovanissimi paratleti della Squadra G, un team di promesse dello sci alpino paralimpico selezionato dalla Fisip (Federazione Italiana Sport Invernali Paralimpici) grazie al dialogo con le società sportive di appartenenza e sostenuto da Allianz e dalla Fondazione Allianz Umana mente, per dare loro accesso a un percorso di crescita sportiva e personale. Il loro grande sogno guarda ai Giochi Paralimpici Invernali Alpi Francesi 2030. Nel progetto, anche questo team avrà al proprio fianco una delle leggende dello sport italiano, Paolo De Chiesa.  

Come già per “Sognando Parigi 2024: 7 atleti un solo traguardo”, questi 6 nuovi grandi atleti e paratleti sono stati scelti per creare un team virtuale di Allianz bilanciato e ben assortito tra diverse discipline sportive, per età, riconoscibilità e criteri di inclusione, oltre che per affinità con alcuni dei valori sportivi in cui Allianz si riconosce, come lo spirito positivo e la capacità di andare oltre gli ostacoli. Ogni atleta è una figura unica, ma porta con sé l’eredità di grandi padri e madri dello sport, che hanno lasciato un’impronta indelebile nelle rispettive discipline, tramandando non solo tecniche, ma anche valori profondi. 

Ambassador e Legends saranno così abbinati: la coppia Conti & Macii con Margaglio, Memola con Fusar Poli, Romele con Zorzi, Valcepina con Porcellato, Vozza con Ghedina. Le personalità, le storie e le ambizioni degli ambassador saranno raccontati in una docuserie dal titolo “Sognando Milano Cortina 2026. Sulle spalle dei Giganti”, che verrà trasmessa dalla Rai in modalità multipiattaforma su Rai 2, Rai Sport e RaiPlay, dedicata agli ambassador e alla loro Road to Milano Cortina 2026.  


Agroalimentare, Sossan (Sf4C): "A Milano percorsi di educazione alimentare"

05/15/2025 01:58 PM

(Adnkronos) - “Milano, grazie a Expo 2015, è riuscita a dare un forte impulso alla refezione scolastica, all'interno della propria food policy. Sono stati avviati tanti percorsi per promuovere la sostenibilità all'interno delle gare, dei bandi, ma anche attività di educazione ...

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(Adnkronos) - “Milano, grazie a Expo 2015, è riuscita a dare un forte impulso alla refezione scolastica, all'interno della propria food policy. Sono stati avviati tanti percorsi per promuovere la sostenibilità all'interno delle gare, dei bandi, ma anche attività di educazione alimentare". Lo ha detto Cristina Sossan, responsabile del progetto SchoolFood 4 Change per la città di Milano, in occasione della presentazione del Rapporto di Legambiente e Fondazione Ecosistemi, nel corso del XIX Forum Compraverde Buygreen, presso il WeGil di Roma.  

"Grazie anche alla collaborazione con il nostro fornitore del servizio, Milano Ristorazione, una società pubblica del comune di Milano, attraverso il quale serviamo oltre 80mila bambini al giorno, oggi il menù propone piatti ricchi di frutta e verdura e riusciamo anche a promuovere attività di educazione alimentare, garantendo attenzione a tutti, secondo le necessità etico-religiose, sanitarie o di diete particolari”, ha aggiunto. 

“Questo modello è stato di ispirazione per tante altre città. Con il Milano Urban Food Policy Pact e il progetto School Food for Change, stiamo condividendo altre modalità di innovazione, sia per quanto riguarda le forniture che nelle le modalità di fruizione, con attività di educazione alimentare con le famiglie, con gli insegnanti, con i cuochi e con i bambini stessi”, ha concluso. 


Agroalimentare, Jacq (Sf4C): "Prodotti locali nelle mense scolastiche di Lione"

05/15/2025 01:54 PM

(Adnkronos) - “Negli ultimi anni ci sono stati cambiamenti importanti nei menù delle scuole e degli asili nido della città di Lione. Adesso ci sono alte percentuali di prodotti organici che vengono dall'agricoltura locale e, per poter lavorare al ...

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(Adnkronos) - “Negli ultimi anni ci sono stati cambiamenti importanti nei menù delle scuole e degli asili nido della città di Lione. Adesso ci sono alte percentuali di prodotti organici che vengono dall'agricoltura locale e, per poter lavorare al meglio con i produttori locali, la città ha sviluppato una commissione agricola che permette di riunire più volte all'anno rappresentanti della città, della società che produce i pasti e del mondo agricolo". Così Estelle Jacq, responsabile del progetto SchoolFood4Change, ha spiegato le politiche che la città francese sta adottando per implementare la fornitura di prodotti locali nelle mense scolastiche, in occasione della presentazione del Rapporto di Legambiente e Fondazione Ecosistemi, nel corso del XIX Forum Compraverde Buygreen, presso il WeGil di Roma.  

"Questi attori si riuniscono e si scambiano idee e informazioni su come migliorare l’approvvigionamento locale, su come si può lavorare sempre meglio con i produttori pagando loro un prezzo equo. Queste riunioni hanno, quindi, permesso di aumentare le forniture locali e di trovare sempre soluzioni per lavorare meglio insieme”, ha detto.  


Sostenibilità, Di Maria (Università Padova): "Gpp in progressivo miglioramento"

05/15/2025 01:48 PM

(Adnkronos) - “L’Osservatorio Appalti Verdi mostra una situazione italiana in progressivo miglioramento. Quello che ci mostrano i dati mette in evidenza come tutte le stazioni appaltanti e chi si occupa di Green Public Procurement stia progressivamente conoscendo non ...

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(Adnkronos) - “L’Osservatorio Appalti Verdi mostra una situazione italiana in progressivo miglioramento. Quello che ci mostrano i dati mette in evidenza come tutte le stazioni appaltanti e chi si occupa di Green Public Procurement stia progressivamente conoscendo non soltanto di cosa si parla, ma sia piano piano in grado anche di implementarlo". Lo ha dichiarato Eleonora Di Maria, professoressa ordinaria del Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali dell’Università di Padova, in occasione della presentazione del Rapporto di Legambiente e Fondazione Ecosistemi, nel corso del XIX Forum Compraverde Buygreen, presso il WeGil di Roma. 

"Esistono naturalmente delle luci e delle ombre, perché se da un lato ci sono dei contesti, in particolare delle pubbliche amministrazioni, che conoscono molto bene questi strumenti e riescono a implementarli, grazie in particolare anche al fatto di aver investito in una figura come quella del responsabile del Gpp all’interno della propria organizzazione, dall’altro ci sono comunque una serie di elementi che riguardano, per esempio, la mancanza ancora di una conoscenza piena di come questo strumento può essere applicato o, in alcuni casi, anche una difficoltà di incontrare poi sul mercato quella che è la risposta, soprattutto da un punto di vista delle imprese", ha spiegato. 

In questo caso, quindi, "emerge sempre più la necessità di una formazione, di un accompagnamento che può essere fatto anche a livello collettivo, scambiandosi le pratiche, e allo stesso tempo anche la necessità di investire in modo più chiaro su un percorso di allargamento di quello che è il contesto dell’applicazione dei Cam Quindi, riuscire in qualche modo a valorizzare sempre di più quelli che sono i percorsi anche che le imprese, che il mondo degli operatori economici, è in grado di affrontare, riuscendo poi nel tempo a far sì che i Cam possano applicarsi in contesti sempre più ampi e quindi favorire questo processo di transizione verso la sostenibilità, che anche il mondo degli appalti verdi può essere in grado di assicurare”.  


Sostenibilità, Piunti (Conou): "Il recupero dei materiali contribuisce al risparmio di risorse ed energia"

05/15/2025 01:33 PM

(Adnkronos) - “Siamo tutti impegnati a migliorare il livello di circolarità nazionale perché il recupero dei materiali contribuisce al risparmio di risorse ed energia con notevoli benefici per l’ambiente e per l’economia". Così Riccardo Piunti, presidente del ...

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(Adnkronos) - “Siamo tutti impegnati a migliorare il livello di circolarità nazionale perché il recupero dei materiali contribuisce al risparmio di risorse ed energia con notevoli benefici per l’ambiente e per l’economia". Così Riccardo Piunti, presidente del Consorzio Nazionale degli oli minerali usati (Conou), commentando il Rapporto 2025 sull’economia circolare del Circular Economy Network. 

"I Paesi che sono più avanti devono continuare a fare da traino alla circolarità globale, che, secondo l’ultimo Rapporto del Circularity Gap, segna ancora un arretramento percentuale al 7% di circolarità contro il 9% di 6 anni prima - ricorda - Questo rapporto ci dice che l’Italia è capace di disegnare e seguire la strada giusta ma c’è ancora molto da fare in un contesto globale in cui l’utilizzo di materie prime vergini deve rallentare la sua crescita e il mondo imprenditoriale deve investire di più ed essere maggiormente incentivato a farlo preoccupandosi di seguire i propri prodotti a fine vita; dall'altra il decisore pubblico deve agevolare il percorso per il prodotto sostenibile di qualità”. 

"Per quanto ci riguarda, la filiera italiana di raccolta e rigenerazione degli oli usati è leader assoluta in tutta Europa con percentuali di recupero che sfiorano il 100% e un prodotto restituito al mercato che ha la stessa qualità di quello vergine. Ma sappiamo che questa leadership richiede un costante sforzo per essere mantenuta e garantita nel tempo e può accrescersi grazie all’efficacia del modello consortile Made in Italy, lavorando sul consolidamento degli standard di qualità e sull’innovazione. Del resto riceviamo conferme da altri Paesi che guardano con interesse al nostro modello", conclude.  


Sostenibilità, Nicolella (Fond. Ecosistemi): "Mense più green per Pianeta e salute"

05/15/2025 01:22 PM

(Adnkronos) - “Il settore agroalimentare è uno dei settori più inquinanti in assoluto. Larga parte di queste emissioni sono dovute all'allevamento, perché produciamo tantissimo mangime e consumiamo molte risorse, quindi è fondamentale trovare delle modalità per consumare il cibo in modo ...

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(Adnkronos) - “Il settore agroalimentare è uno dei settori più inquinanti in assoluto. Larga parte di queste emissioni sono dovute all'allevamento, perché produciamo tantissimo mangime e consumiamo molte risorse, quindi è fondamentale trovare delle modalità per consumare il cibo in modo più sostenibile e diverso. Il progetto SchoolFood4Change mette le scuole al centro della trasformazione dei sistemi agroalimentari perché va a incidere sulla modifica degli appalti: cambia la qualità ambientale del cibo che acquistiamo e che proponiamo ai bambini, lavora sull'appetibilità dei pasti, che devono avere una componente vegetale significativa e lavora anche sul tema dell'inclusione". Queste le parole di Sabina Nicolella, responsabile Relazioni e progetti internazionali Fondazione Ecosistemi, intervenuta alla conferenza 'La rete delle Pubbliche Amministrazioni per gli acquisti pubblici europei e sostenibili' durante il Forum Compraverde Buygreen 2025 a Roma. 

"Sappiamo oggi che l'obesità e la malnutrizione, che sono due facce dello stesso aspetto della povertà alimentare, stanno dilagando in tutta Europa e interessano anche molto l'Italia. Quindi le mense sono un presidio fondamentale per l'inclusione sociale e l'equità, ma anche per la salute dei nostri cittadini - continua - Introducendo nelle mense dei criteri che permettono di selezionare il cibo in base a qualità ambientali e di salubrità dal punto di vista nutrizionale, possiamo produrre un enorme impatto. Basti pensare che il consumo di carne arriva a incidere fino al 90% sulle emissioni del pasto. Il Comune di Roma ha inserito una volta al mese un piatto a base vegetale e ha ottenuto una riduzione di 65mila tonnellate all'anno di CO2. Quindi anche con una piccola modifica nei menù delle mense possiamo produrre un grandissimo impatto sulla salute”. 

“Naturalmente non basta cambiare il menù, dobbiamo fare in modo che questo cibo venga consumato, altrimenti produciamo solo del rifiuto. Il progetto europeo SchoolFood4Change, che interessa 3mila scuole in Europa e 600mila studenti e ha avviato una sperimentazione con 16 città europee, punta molto anche sull'educazione alimentare nella scuola, ma soprattutto sulla formazione dei cuochi, perché mangiare diversamente non significa mangiare cose meno buone, dobbiamo rendere il cibo sano, salutare e sostenibile anche appetibile”, conclude Nicolella. 


Fiere: a 'Codeway Expo' formazione e Africa per superare mismatch su figure tecniche specializzate

05/15/2025 01:22 PM

(Adnkronos) - Costruire partenariati solidi tra pubblico, privato e cooperazione internazionale per valorizzare la formazione tecnico-professionale come leva strategica di sviluppo economico e inclusione sociale. In Africa come anche nel nostro Paese, agendo sul mismatch tra domanda e offerta ...

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(Adnkronos) - Costruire partenariati solidi tra pubblico, privato e cooperazione internazionale per valorizzare la formazione tecnico-professionale come leva strategica di sviluppo economico e inclusione sociale. In Africa come anche nel nostro Paese, agendo sul mismatch tra domanda e offerta di figure specializzate.  

Se ne è discusso a 'Codeway Expo 2025', la fiera della cooperazione internazionale organizzata da Fiera Roma e Internationalia e in corso a Fiera Roma fino al 16 maggio, con il tema della formazione tecnico-professionale che è stato al centro del panel 'Tvet Africa Index 2025. Responsabilizzare i giovani africani attraverso la formazione professionale', promosso da De Lorenzo Spa, con la partecipazione di istituzioni italiane e africane, rappresentanti del mondo produttivo, della ricerca e della società civile. 

Nel corso del panel è stato presentato lo studio inedito di Internationalia e De Lorenzo Spa sulla situazione dell’istruzione tecnico-professionale (Tvet) in Africa, che offre un’analisi comparativa dei dati disponibili in paesi come Ghana, Niger, Etiopia, Ruanda e Costa d’Avorio. Il quadro emerso è quello di un settore in evoluzione, con forti potenzialità ma ancora frenato da limiti strutturali, carenze normative, curricula obsoleti e una diffusa percezione negativa da parte dell’opinione pubblica.  

L’Africa, dove ogni anno entrano nel mercato del lavoro tra i 10 e i 12 milioni di giovani a fronte di soli 3,1 milioni di nuovi posti creati, sconta un paradosso evidente: disoccupazione elevata e carenza di profili tecnici qualificati. Tuttavia, i dati raccolti dimostrano che gli investimenti in Tvet generano un impatto reale in termini di occupabilità. In Costa d’Avorio, ad esempio, il 71% dei diplomati bts trova lavoro entro sei mesi dalla laurea. In Etiopia, gli studenti dei programmi Tvet sono passati da 5.264 nel 1999 a oltre 387.000 nel 2018, mentre in Niger la crescita è stata del 385% tra il 2013 e il 2017. 

Nel suo intervento a Codeway, il ministro dell’Educazione del Ghana, Haruna Iddrisu, ha sottolineato il ruolo centrale dell’istruzione professionale per trasformare il boom demografico africano in opportunità economiche: “Il Ghana punta a creare smart schools e ad integrare le competenze digitali fin dall’asilo. Il Piano Mattei rappresenta per noi uno strumento monumentale per costruire capitale umano, e la collaborazione pubblico-privato sarà la chiave per non disperdere questo potenziale”. 

Nel corso dell’appuntamento dedicato alla formazione a Codeway sono stati evidenziati i dati italiani, che rivelano come lo skill gap sia una barriera crescente anche per lo sviluppo industriale nazionale. Stando agli ultimi dati (aprile 2025) del ministero del Lavoro le imprese italiane ricercano 460.000 lavoratori, con il 48,2% delle posizioni difficili da coprire. Per le figure tecnico-ingegneristiche e gli operai specializzati, il mismatch tra domanda e offerta raggiunge il 66-76%. Le cause principali sono la mancanza di candidati (30%) e la preparazione inadeguata (14%). 

Cresce inoltre il ricorso alla manodopera straniera, passata da 95.000 lavoratori nel 2022 a una stima di oltre 128.000 nel 2024, pari al 22-24% del totale degli ingressi nel mercato del lavoro. Un segnale chiaro della necessità di rafforzare il sistema educativo tecnico anche in Italia, rilanciando i percorsi formativi legati all’industria, all’energia, alla sanità, all’agritech e al digitale. 

Il panel ha evidenziato l’urgenza di costruire partenariati solidi tra pubblico, privato e cooperazione internazionale per valorizzare la formazione tecnico-professionale come leva strategica di sviluppo economico e inclusione sociale. Codeway si conferma, in questo senso, un osservatorio privilegiato per analizzare i trend globali e costruire soluzioni condivise 


Sostenibilità, Barbaro: "Dimensione ambientale ‘terza gamba’ dello sport"

05/15/2025 01:21 PM

(Adnkronos) - “Abbiamo istituito una divisione specifica che si occupa di sostenibilità ambientale all’interno del ministero dell’Ambiente, una novità assoluta. Inoltre, ho ricevuto una delega formale - pubblicata in Gazzetta Ufficiale - che riconosce all’ambiente un ...

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(Adnkronos) - “Abbiamo istituito una divisione specifica che si occupa di sostenibilità ambientale all’interno del ministero dell’Ambiente, una novità assoluta. Inoltre, ho ricevuto una delega formale - pubblicata in Gazzetta Ufficiale - che riconosce all’ambiente un ruolo strategico nel mondo dello sport. Oggi possiamo dire che la dimensione ambientale è destinata a diventare la ‘terza gamba’ dello sport, insieme a salute e istruzione”. Lo ha dichiarato il sottosegretario al ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Claudio Barbaro, commentando le azioni messe in campo per rendere lo sport sempre più sostenibile durante la conferenza 'Le politiche, le esperienze e le buone pratiche per uno sport sostenibile' in occasione della due giorni di Fondazione Ecosistemi al Forum Compraverde Buygreen a Roma.  

Barbaro ha inoltre affrontato il tema del Green Deal europeo: “Il Green Deal ha provocato qualche danno. Stiamo cercando di capire come andare a correggere le problematicità all'interno dell'Unione Europea. Ci sono una serie di concause che non dipendono esclusivamente dal nostro ministero, dipendono anche da altre nazioni. C’è maggiore consapevolezza in Europa, ma non siamo soltanto noi responsabili di un cambiamento, dobbiamo far sì che diventi coscienza comune". 


Sostenibilità, Velani (Promo PA Fondazione): "Cultura e ambiente, alleanza per il futuro sostenibile"

05/15/2025 01:21 PM

(Adnkronos) - "Il cambiamento della cultura nei confronti della sostenibilità è un cambiamento strutturale. Da 25 anni la Convenzione di Faro ha sancito l'incontro tra la cultura e lo sviluppo sostenibile e questo ha portato a un cambiamento. Oggi le organizzazioni ...

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(Adnkronos) - "Il cambiamento della cultura nei confronti della sostenibilità è un cambiamento strutturale. Da 25 anni la Convenzione di Faro ha sancito l'incontro tra la cultura e lo sviluppo sostenibile e questo ha portato a un cambiamento. Oggi le organizzazioni culturali pubbliche e private si sentono una missione, quella di essere oltre che protagoniste di un cambiamento rispetto all'impatto ambientale, anche esserlo in prima persona, per i loro dipendenti, per le loro organizzazioni e per gli stakeholder che rappresentano. Sicuramente il valore della cultura insieme al valore del rispetto dell'ambiente, possono essere insieme potenti leve di cambiamento. E' una strada che è stata intrapresa su cui però servono tanti strumenti e in questo è importante che il Ministero dell'Ambiente e il Ministero della Cultura vadano a braccetto, anche insieme ad altri protagonisti di questo cambiamento come, per esempio, le istituzioni bancarie perché servono investimenti importanti e per la cultura sappiamo che i fondi di investimento seguono delle logiche che hanno bisogno di propri canali e, anche in questo, l'Istituto per il Credito Sportivo potrebbe essere determinante". Lo ha dichiarato Francesca Velani, vicepresidente e direttrice cultura e sostenibilità Promo PA Fondazione, intervenuta alla conferenza “Attività culturali e sostenibilità ambientale: buone pratiche, criticità e sfide per il futuro” durante la due giorni di Fondazione Ecosistemi al Forum Compraverde Buygreen a Roma. 


Sostenibilità, Del Borghi (Univ. Genova): "Arriva lo standard internazionale per gli eventi"

05/15/2025 01:21 PM

(Adnkronos) - 'Le nuove PCR permettono una valutazione dell’impronta ambientale di eventi sportivi, culturali e musicali, includendo logistica, allestimenti e dismissione". "Il settore degli eventi sportivi, ma anche culturali e musicali ha bisogno di strumenti credibili per misurare ...

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(Adnkronos) - 'Le nuove PCR permettono una valutazione dell’impronta ambientale di eventi sportivi, culturali e musicali, includendo logistica, allestimenti e dismissione". "Il settore degli eventi sportivi, ma anche culturali e musicali ha bisogno di strumenti credibili per misurare la sostenibilità, basati su metodologie scientifiche condivise a livello internazionale. La misura dell'impronta di carbonio deve basarsi su un metodo scientifico che consideri non solamente l'evento in sé, ma anche l'allestimento dell'evento e la sua dismissione e la logistica dei partecipanti, aspetti fondamentali soprattutto negli eventi che coinvolgono grandi numeri". Così Adriana Del Borghi, Prorettrice alla sostenibilità Università di Genova, in occasione della conferenza “Le politiche, le esperienze e le buone pratiche per uno sport sostenibile” durante la due giorni di Fondazione Ecosistemi al Forum Compraverde Buygreen a Roma. 

Del Borghi ha ricordato anche l'impegno del mondo accademico attraverso la Rete delle Università per lo Sviluppo Sostenibile (RUS): "Dal 2014 l’Università di Genova integra la sostenibilità nelle sue politiche, sia per ridurre la propria impronta ambientale che per promuovere ricerca e didattica sui temi del cambiamento climatico". 


Milano Cortina, Randstad: 4.500 opportunità lavoro, 28 maggio recruiting day nazionale

05/15/2025 12:51 PM

(Adnkronos) - I Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali di Milano Cortina 2026 si avvicinano e Randstad, in qualità di hr partner, avvia la selezione di 4500 lavoratori da inserire nelle diverse aree del grande evento sportivo, tra Milano, Cortina e Anterselva, ...

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(Adnkronos) - I Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali di Milano Cortina 2026 si avvicinano e Randstad, in qualità di hr partner, avvia la selezione di 4500 lavoratori da inserire nelle diverse aree del grande evento sportivo, tra Milano, Cortina e Anterselva, Valtellina e Val di Fiemme. Nello specifico, la talent company leader globale ricerca 1500 persone per collaborare con Fondazione Milano Cortina 2026 durante i Giochi Invernali di febbraio e marzo 2026. Inoltre, seleziona altre 3000 risorse per aziende operanti in diversi settori legati all'indotto dell'evento. Tra i diversi territori che ospiteranno il grande evento sportivo, Randstad ricerca quasi 2600 profili per l’area di Milano, circa mille per quella di Cortina e Anterselva, 460 per la Val di Fiemme e quasi 500 per la Valtellina, con una varietà di ruoli, livelli di qualifica ed esperienza richiesti. 

Per selezionare questi profili è stato organizzato un recruiting day nazionale il prossimo 28 maggio in tutte le 270 filiali di Randstad, tra cui quelle dei territori direttamente interessati dai Giochi (Milano, Sondrio, Bormio, Verona, Cortina, Longarone, Trento e Bressanone). Un appuntamento con accesso libero, senza bisogno di prenotazione, aperto alle persone alla ricerca di un impiego che permetta di prendere parte a un evento sportivo di portata globale e di contribuire al suo successo. 

Per Fondazione Milano Cortina 2026, Randstad ricerca in particolare addetti e manager per l’assistenza di visitatori e staff, assistenti e manager per l’accredito, assistenti e manager per la gestione della forza lavoro, ma anche personale per l’help desk, data entry, fotografi e addetti multimedia, responsabili delle flotte e diversi profili per tutte le attività di facilities. 

Ma sono molte le opportunità anche nelle aziende dell’indotto, per cui sono disponibili i profili più diversi, che vanno da hostess a tecnici manutentori, dal personale di sala e cucina a consulenti del settore media, dagli addetti alla sicurezza a quelli delle pulizie, dai montatori di ponteggi al personale alle casse, operatori logistici, addetti al contact center e al supporto clienti, field operation manager, bus assistant e accommodation supervisor. 

“I Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali di Milano Cortina 2026 saranno i più estesi di sempre e offrono molte opportunità di lavoro per tanti profili in diversi settori su territori differenti - dichiara Marco Ceresa, Group ceo di Randstad - ogni persona, con il proprio ruolo, sarà fondamentale per la riuscita della manifestazione e potrà dare un contributo ad uno dei più prestigiosi appuntamenti sportivi a livello globale. Sono già migliaia le offerte di lavoro disponibili e altre se ne aggiungeranno, con l’opportunità di vivere un’esperienza unica e acquisire competenze preziose spendibili lungo tutta la carriera professionale”. Per informazioni sugli annunci disponibili: https://www.randstad.it/offerte-lavoro/q-milanocortina26/ 


Fisco, Cuchel (Commercialisti): "Nuova Rottamazione cartelle? potenziale introito di 30 miliardi per Stato"

05/15/2025 12:45 PM

(Adnkronos) - "Dal nostro osservatorio sono circa 23 milioni i contribuenti (pensionati, dipendenti, imprese) potenzialmente interessati da questa nuova rateizzazione delle cartelle per un potenziale introito da parte dello Stato di circa 30 miliardi; somme iscritte a bilancio ma che senza ...

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(Adnkronos) - "Dal nostro osservatorio sono circa 23 milioni i contribuenti (pensionati, dipendenti, imprese) potenzialmente interessati da questa nuova rateizzazione delle cartelle per un potenziale introito da parte dello Stato di circa 30 miliardi; somme iscritte a bilancio ma che senza una nuova rottamazione diverrebbero nella quasi totalità inesigibili. Mettere i cittadini, che hanno incontrato difficoltà, nelle condizioni di tornare in bonis con lo Stato è un dovere in uno Stato di diritto come quello Italiano". Così, con Adnkronos/Labitalia, Marco Cuchel, presidente dell'Associazione nazionale Commercialisti, sulle opportunità del disegno di legge sulla rottamazione quinquies delle cartelle attualmente in fase di approvazione in Parlamento, che dovrebbe riguardare la possibilità di sanare i debiti risultanti dai singoli carichi affidati agli agenti della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2023. 

Le modalità 

"Prevedere una rateizzazione lunga in 120 rate mensili tutte uguali per il pagamento delle imposte arretrate e la decadenza dal beneficio a seguito di 8 rate, a nostro avviso, è l’unica forma per far sì che il contribuente possa sistemare l’arretrato e poter pagare il corrente, cosa che invece tutte le altre quattro rottamazioni non permettevano. Abbiamo sollevato più volte la questione sulla sostenibilità del pagamento e finalmente il legislatore sembra averla percepita. Ci auguriamo che in tempi brevi possa trovare piena attuazione il disegno di legge in discussione al Parlamento", spiega Cuchel.  

E Cuchel ribadisce la posizione dei professionisti "Siamo totalmente favorevoli ad nuova rottamazione delle cartelle ritenendola necessaria per milioni di contribuenti che hanno il desiderio di onorare i propri debiti con il fisco. Inoltre la nuova rottamazione è necessaria anche perché interverrebbe in un momento storico dove l’agenzia della riscossione ha notificato milioni di cartelle del periodo Covid e il regime sanzionatorio è stato ridimensionato per effetto dell’attuazione della delega fiscale". 

 


Ia, Intesa Sp, 18,6% imprese già strutturate riconoscono valore strategico tecnologie digitali

05/15/2025 12:36 PM

(Adnkronos) - Il 18,6% delle imprese italiane ha già strutturato soluzioni intelligenza artificiale (Ia) con un interesse in forte crescita guidato dal riconoscimento del suo valore strategico, quasi una su due (43%) segnala già un miglioramento dell’efficienza operativa. L’impatto ...

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(Adnkronos) - Il 18,6% delle imprese italiane ha già strutturato soluzioni intelligenza artificiale (Ia) con un interesse in forte crescita guidato dal riconoscimento del suo valore strategico, quasi una su due (43%) segnala già un miglioramento dell’efficienza operativa. L’impatto dell’intelligenza artificiale sui processi aziendali è destinato a crescere nel prossimo futuro con effetti rilevanti sul fatturato che potrà aumentare fino al 29% e sui costi che potranno ridursi del 17% nei prossimi 3 anni. Lo sottolinea la ricerca di Intesa Sanpaolo e Luiss Guido Carli sull’integrazione tra intelligenza artificiale e persone è il futuro.  

Accanto allo sviluppo tecnologico, fondamentale per le imprese il rafforzamento delle competenze: 8 su 10 investiranno in percorsi formativi specifici nei prossimi tre anni e il 42% lo farà in collaborazione con le università; tra le competenze trasversali necessarie, quelle digitali giocano un ruolo centrale per il 62% delle imprese 

Investire sulle persone è condizione necessaria per valorizzare appieno il potenziale della tecnologia, l’Ia è un'opportunità significativa per la crescita delle imprese italiane, ma deve accompagnarsi a investimenti mirati in formazione e a una visione strategica e organizzativa integrata, capace di trasformarla in una leva di creazione di valore sostenibile 


Economia circolare, l'Italia leader ma l'import di materiali rimane elevato

05/15/2025 12:17 PM

(Adnkronos) - L’Italia mantiene il suo primato per livelli di circolarità, in seconda posizione dopo i Paesi Bassi tra i 27 Paesi Ue ma in prima posizione nel confronto con le altre principali economie europee (Germania, Francia e Spagna). ...

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(Adnkronos) - L’Italia mantiene il suo primato per livelli di circolarità, in seconda posizione dopo i Paesi Bassi tra i 27 Paesi Ue ma in prima posizione nel confronto con le altre principali economie europee (Germania, Francia e Spagna). E aumenta la produttività delle risorse, con un miglioramento del 20% rispetto al 2019. Allo stesso tempo, però, la dipendenza dalle importazioni di materiali rimane elevata. Nel 2023 è stata pari al 48% del fabbisogno complessivo, valore nettamente superiore a quello dell’Ue che nello stesso anno si è attestato al 22%. Il costo delle nostre importazioni è salito da 424,2 Mld di euro nel 2019 a ben 568,7 Mld nel 2024, con un aumento del 34%. Questa l'analisi contenuta nel Rapporto 2025 sull’economia circolare del Circular Economy Network (Cen), promosso dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile e realizzato in collaborazione con Enea, presentato in occasione della Conferenza nazionale sull’economia circolare.  

“Bene ma non benissimo - dice Edo Ronchi, presidente della Fondazione per lo sviluppo sostenibile - In un contesto economico e politico incerto, con l’aggravarsi di conflitti internazionali, in cui anche le materie prime giocano un ruolo fondamentale, l’Italia deve decidere se rafforzare la sua leadership nella circolarità o perdere questo vantaggio. Per far decollare davvero l’economia circolare dobbiamo cambiare prospettiva. Oggi si punta troppo sulla gestione dei rifiuti e troppo poco su azioni a monte, come progettare prodotti che durano di più, si riparano facilmente e si possono riutilizzare. Inoltre, il mercato delle materie prime seconde è ancora debole e mancano strumenti efficaci per monitorare i veri progressi sulla circolarità che non si misurano solo dai rifiuti. Per superare questi ostacoli, bisogna rendere più convenienti per tutti, sia per chi produce sia per chi consuma, le scelte sostenibili; usare la leva fiscale per premiare chi riduce gli sprechi e introdurre criteri circolari anche negli acquisti pubblici. L’economia circolare non è solo una buona idea per l’ambiente, ma è un’occasione concreta di innovazione e sviluppo”. 

“L’Italia si conferma tra i primi in Europa in termini di circolarità, in particolare su produttività delle risorse, riciclo dei rifiuti e tasso di utilizzo circolare dei materiali, rimane invece indietro negli investimenti privati per la circolarità delle attività produttive - afferma Claudia Brunori, direttrice del dipartimento di Sostenibilità, circolarità e adattamento al cambiamento climatico dei Sistemi Produttivi e Territoriali di Enea - Nell’attuale quadro di instabilità geopolitica e climatica occorre limitare la nostra dipendenza dall’importazione di materiali che è oltre il doppio rispetto alla media europea. Pertanto, risulta urgente l’implementazione di un sistema economico basato su un approccio circolare a partire dall’eco-design e dall’innovazione di prodotto, che garantisca un approvvigionamento sostenibile e sicuro delle materie prime, con particolare riguardo a quelle critiche e strategiche”.  

IL RAPPORTO - Utilizzando il sistema europeo di indicatori, l’Italia risulta leader per livello complessivo di circolarità fra le principali economie europee e seconda fra i 27 Paesi europei. La performance migliore è dei Paesi Bassi (70,6 punti), seguita dal nostro Paese con 65,2 punti. La Germania si classifica in terza posizione (60,6 punti). La Francia e la Spagna si trovano in quinta e settima posizione totalizzando rispettivamente, 58,7 e 56,9 punti. Nel 2023 l’Italia ha raggiunto una produttività delle risorse pari a 4,3 euro di Pil per ogni kg di risorse consumate. Si tratta di un dato nettamente superiore alla media Ue (2,7 euro/kg) e anche a quella di Paesi come Spagna (4,1 euro/kg), Francia (3,5 euro/kg) e Germania (3,4 euro/kg). L’Italia ha confermato nel 2023 gli ottimi livelli di tasso di utilizzo circolare di materia, facendo segnare un valore pari al 20,8%, a fronte di una media dell’11,8% nell’Ue, con una crescita di 2 punti percentuali rispetto al 2019. È la performance migliore tra i principali Paesi europei, seguita dalla Francia (17,6%), dalla Germania (13,9%) e dalla Spagna (8,5%).  

Ottime le performance dell’Italia anche nella gestione dei rifiuti. Il tasso di riciclaggio dei rifiuti urbani in Italia è cresciuto di 3,2 punti percentuali rispetto al 2019, attestandosi al 50,8% nel 2023. Confrontando le performance dei quattro principali Paesi europei, solo la Germania fa meglio dell’Italia con il 68,2%, mentre risultano peggiori le performance di Francia (42,2%) e Spagna (41,4%). Il consumo dei materiali per abitante (11,1 tonnellate nel 2023) è minore della media europea (14,1 t) ma è in crescita, mentre altri Paesi come Germania, Francia e Spagna lo stanno riducendo. 

Nel 2023, gli investimenti privati in alcune attività tipiche dell’economia circolare (riciclo, riparazione, riutilizzo, noleggio e leasing) nell’Ue 27 sono stati pari a 130,6 miliardi di euro (0,8% del Pil). L’Italia, con 10,2 miliardi (0,5% del Pil), si colloca al terzo posto dopo Germania e Francia, ma registra un calo significativo rispetto al 2019: -22% in valore assoluto e -0,2 punti percentuali in rapporto al Pil. Anche sul fronte occupazionale l’Italia perde terreno in valore assoluto: 508mila occupati in alcune attività tipiche dell’economia circolare, con un calo del 7% rispetto al 2019. Tuttavia, in rapporto al totale degli occupati, l’Italia si allinea alla media Ue del 2%, superando Francia (1,8%) e Germania (1,7%). 

UNO SCENARIO PIU' CIRCOLARE - Uno studio della Fondazione per lo sviluppo sostenibile ha stimato i potenziali benefici per l’Italia con una crescita del tasso di riciclo dell’1,5% annuo, una riduzione della produzione di rifiuti dell’1% annuo e una riduzione del consumo di materiali del 3,5% annuo. Questo scenario più circolare genererebbe al 2030 una riduzione del 14,5% del consumo di materiali (rispetto al 2020), una diminuzione di 17 milioni di tonnellate di rifiuti prodotti, un aumento del tasso di riciclo fino all’89,8% (+18%), e soprattutto una riduzione di 40 milioni di tonnellate della dipendenza da importazioni con un risparmio di 82,5 miliardi di euro. Va inoltre considerato che a livello di impatto climatico le misure di circolarità hanno un valore strategico nel percorso di decarbonizzazione verso la neutralità climatica.  

E la Commissione europea stima che l’aumento della circolarità può ridurre i costi del sistema energetico in Europa del 7% tra il 2031 e il 2050, pari a 45 miliardi di euro di risparmio annuo. 


Sostenibilità, Ronchi: "Circolarità è un fattore decisivo di competitività"

05/15/2025 12:05 PM

(Adnkronos) - “Il Made in Italy dipende dall'import di materiali. Il 48% dei materiali che consumiamo sono importati e molto costosi, basti pensare che l'importazione di materiali come combustibili fossili, minerali, metalli e biomasse di vario genere, costa circa 500 miliardi. ...

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(Adnkronos) - “Il Made in Italy dipende dall'import di materiali. Il 48% dei materiali che consumiamo sono importati e molto costosi, basti pensare che l'importazione di materiali come combustibili fossili, minerali, metalli e biomasse di vario genere, costa circa 500 miliardi. Per l'Italia migliorare la circolarità non vuol dire solo riciclo, vuol dire anche ridurre gli sprechi, prolungare l'utilizzo dei prodotti, migliorare il riciclo e l'impiego di materie prime e seconde derivanti dal riciclo; quindi risparmiare materiali e usarli in modo più efficiente, è per noi un fattore decisivo di competitività”. Così Edo Ronchi, presidente Fondazione per lo sviluppo sostenibile, alla Conferenza nazionale 'Circolarità per il rilancio del Made in Italy', presso la Biblioteca Nazionale a Roma, durante la quale è stato presentato il nuovo Rapporto sull’economia circolare. 

“Oggi abbiamo circa una decina tra regolamenti e direttive europee già approvate - dall’ecoprogettazione agli imballaggi, fino all’estensione della responsabilità del produttore e alla trasparenza informativa - che l’Italia è chiamata a recepire e attuare in modo efficace. Questo rappresenta, a mio avviso, il primo e più urgente impegno politico che il governo deve assumere a livello centrale”. 


Rifiuti, Pichetto su impianti: "Sfida è avere un'Italia uniforme"

05/15/2025 11:58 AM

(Adnkronos) - Sul fronte del trattamento dei rifiuti "il 70% degli impianti sono al Centronord, la sfida nazionale è avere un'Italia uniforme. Perché significa quasi raddoppiare la nostra capacità di creare materia prima seconda e salubrità per i territori". Così il ...

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(Adnkronos) - Sul fronte del trattamento dei rifiuti "il 70% degli impianti sono al Centronord, la sfida nazionale è avere un'Italia uniforme. Perché significa quasi raddoppiare la nostra capacità di creare materia prima seconda e salubrità per i territori". Così il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin, nel suo intervento alla Conferenza Nazionale sull’Economia Circolare dal titolo 'Circolarità per il rilancio del made in Italy', oggi a Roma presso la Biblioteca Nazionale Centrale. 

Per raggiungere tale uniformità "ci vuole la determinazione di tutti: ci sono ancora alcune barriere di tipo ideologico, è chiaro che io dico che ci vogliono i termovalorizzatori; io so che ci sono realtà regionali che continuano ad andare avanti con le discariche, su questo io non sono d'accordo".  

"Noi non abbiamo materie prime. Il più grande giacimento che abbiamo è dato dall'immondizia, da ciò che abbiamo già utilizzato. Bisogna ingegnarsi e trovare nuovi percorsi. Noi stiamo andando avanti con la mappatura di aree, di miniere, di luoghi dove è possibile fare estrazione di alcuni minerali critici", ricorda il ministro. 

"L'Italia è un paese molto sviluppato sul fronte del riciclo. In alcuni settori siamo anche leader a livello mondiale. È chiaro che dobbiamo, man mano, anche adeguare quelle che sono le norme di individuazione, di catalogazione di ciò che oggi è rifiuto e, grazie alla tecnologia e alla ricerca, domani può essere materia prima. Non sono contrario al riuso - spiega - ma noi abbiamo un sistema che ci permette di avere il riciclo e quindi di non utilizzare più materia prima ma utilizzare il rifiuto come nuova materia prima". 

Non solo. "L'economia circolare in questo momento è già una gamba importante, è praticamente un settore produttivo, un settore manifatturiero, abbiamo migliaia di imprese che operano nel settore dell'economia circolare - continua - E' chiaro che producendo materia prima, l'economia circolare aiuta il sistema perché non devo andare a importarla nel mondo. Poi ci permette anche di fare un'esperienza, di attrezzarsi verso il futuro, perché nel futuro abbiamo bisogno di tutta una serie di materie che in alcune casi chiamiamo materie critiche". 


Osservatorio Appalti Verdi, gli acquisti sostenibili non decollano

05/15/2025 10:59 AM

(Adnkronos) - Il Green Public Procurement (Gpp) avanza nella pubblica amministrazione italiana, ma resta lontano dall’essere uno strumento pienamente efficace e sistematico per guidare la transizione ecologica. È quanto emerge dall’ottavo rapporto dell’Osservatorio Appalti Verdi, promosso da ...

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(Adnkronos) - Il Green Public Procurement (Gpp) avanza nella pubblica amministrazione italiana, ma resta lontano dall’essere uno strumento pienamente efficace e sistematico per guidare la transizione ecologica. È quanto emerge dall’ottavo rapporto dell’Osservatorio Appalti Verdi, promosso da Legambiente e Fondazione Ecosistemi, presentato oggi nella seconda giornata del Forum Compraverde Buygreen a Roma.  

L’indagine ha analizzato 137 stazioni appaltanti - tra cui centrali di committenza regionali, enti gestori di aree protette, Asl e città metropolitane - rilevando un indice medio di performance del 71%. In testa le centrali di committenza regionali, con una media del 90%, seguite dai comuni metropolitani (79%). In coda le Asl e gli enti gestori di aree naturali protette, entrambi al 57%.  

Nonostante la diffusione dei Criteri Ambientali Minimi (Cam) nei bandi di gara 2024, il report evidenzia criticità strutturali: il 50% degli enti segnala carenze nella formazione del personale, il 48,5% lamenta difficoltà nella redazione dei bandi, solo il 32% effettua un monitoraggio sugli acquisti sostenibili, e appena il 16,5% ha nominato un referente per il Gpp, figura ritenuta strategica per garantire coerenza nell'applicazione dei Cam.  

Positive invece le performance dei grandi comuni: Milano, Torino, Napoli, Bari e Roma raggiungono livelli tra il 90% e il 100% nell’attuazione del Gpp, con alti tassi anche nell’applicazione dei criteri sociali (88%) e del gender procurement (88%). Significativi anche i risultati di alcune Asl, con alta adesione ai Cam in settori come edilizia (81%), veicoli (77%) e ristorazione (75%).  

Per Legambiente e Fondazione Ecosistemi, è ora necessario un salto di qualità. “Il Gpp è una leva fondamentale per la sostenibilità - dichiara Andrea Minutolo, responsabile scientifico di Legambiente - ma servono più formazione e competenze per colmare il divario tra norme e applicazione”. Aggiunge Silvano Falocco, direttore della Fondazione Ecosistemi: “Ogni anno la spesa pubblica potrebbe orientare oltre 280 miliardi di euro verso obiettivi ambientali e sociali. Il Gpp deve diventare il modello di una Pa responsabile ed efficiente”. 


Rifiuti, Piunti (Conou): "Modello del nostro Consorzio eccellenza mondiale"

05/15/2025 10:53 AM

(Adnkronos) - “Un punto di partenza fondamentale è il modello. Oggi si parla di Made in Italy, ma questo nostro modello italiano del Consorzio, senza fine di lucro, il sistema di responsabilità estesa del produttore funziona benissimo e fa sì ...

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(Adnkronos) - “Un punto di partenza fondamentale è il modello. Oggi si parla di Made in Italy, ma questo nostro modello italiano del Consorzio, senza fine di lucro, il sistema di responsabilità estesa del produttore funziona benissimo e fa sì che il Consorzio degli oli minerali in Italia abbia il record in Europa. Ci sono paesi terzi, come l'India ad esempio, che hanno mandato una delegazione per sapere come facciamo. Quindi il segreto è sì la tecnologia, ma soprattutto è il modello, che ha degli aspetti organizzativi e di gestione delle risorse economiche che sono importanti, e poi ha tutta una serie di standard e di regole di qualità che bisogna via via costruire e rafforzare”. Così Riccardo Piunti, presidente Conou, intervenendo alla settima Conferenza nazionale sull’economia circolare promossa dal Circular Economy Network presso la Biblioteca Nazionale a Roma. 

"La normativa europea a noi ha dato molto poco - dice Piunti - Quella italiana ci ha dato dei punti di partenza fondamentali che però abbiamo dovuto difendere e consolidare. Abbiamo delle tabelle di controllo in ingresso e in uscita che sono il nostro supporto alla gestione della qualità".  

“Se il prodotto rigenerato non ha qualità buona, non funziona e la circolarità si interrompe. Se il prodotto rigenerato costa troppo e non c'è un meccanismo interno, come abbiamo noi, l'economia circolare non funziona - spiega - Il modello ben gestito è la chiave di successo di tutto. Il Consorzio degli oli minerali usati raccoglie oltre 180mila tonnellate all'anno di oli minerali usati, che sono la totalità, in 103mila punti di raccolta in Italia. Queste tonnellate vanno tutte alla rigenerazione, viene scartato solo l'1,5%, che è veramente quell'olio che è così contaminato e inquinato che non può essere rigenerato. Le basi lubrificanti che si ottengono valgono un terzo del mercato italiano”. L'olio rigenerato è qualitativamente paragonabile all'olio vergine, tanto che Piunti conclude dicendo che “nessuno di noi sa se nel motore della sua macchina c'è olio rigenerato o no”. 


Made in Italy, le tre filiere simbolo protagoniste del 1° Forum nazionale dei Giovani

05/15/2025 08:45 AM

(Adnkronos) - Si è svolto a Milano, nella prestigiosa cornice di Palazzo Lombardia, il primo Forum nazionale dei giovani del made in Italy, dal titolo 'Creare Futuro'. L’evento è nato su iniziativa dei presidenti dei Gruppi Giovani di FederlegnoArredo, Confindustria ...

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(Adnkronos) - Si è svolto a Milano, nella prestigiosa cornice di Palazzo Lombardia, il primo Forum nazionale dei giovani del made in Italy, dal titolo 'Creare Futuro'. L’evento è nato su iniziativa dei presidenti dei Gruppi Giovani di FederlegnoArredo, Confindustria Accessori Moda e Federalimentare che, insieme ad alcuni esponenti del mondo imprenditoriale e accademico, hanno dato vita a un confronto dinamico e costruttivo per tracciare una visione innovativa e proiettata al futuro. 

Il Forum ha rappresentato un'importante occasione di riflessione sul ruolo delle nuove generazioni nel guidare il rinnovamento del sistema produttivo italiano, a partire dai tre pilastri dell’eccellenza manifatturiera nazionale: fashion, food e furniture. Settori chiave che, insieme, contribuiscono a circa il 20% del pil nazionale e che rappresentano al meglio il saper fare italiano nel mondo. In un contesto globale sempre più dinamico e complesso, è emersa con forza la necessità di fare sistema, valorizzare le competenze e promuovere sinergie tra le diverse filiere. I giovani imprenditori desiderano essere protagonisti di questo cambiamento, portando visione, innovazione e apertura al dialogo, per continuare a rafforzare e promuovere l'identità del Made in Italy su scala internazionale. 

Carlo Briccola, presidente Giovani Confindustria Accessori Moda, ha dichiarato: “La moda è un patrimonio straordinario per l’Italia, ma solo attraverso la connessione tra filiere diverse, unite dallo stesso saper fare italiano, possiamo parlare al mondo con una voce coesa. Con questo Forum desideriamo trasmettere fiducia, ottimismo e senso di responsabilità alle generazioni attuali e future, affinché possano proseguire nel solco della tradizione, valorizzando il genio creativo e produttivo che distingue il Made in Italy. Il nostro focus è chiaro: rafforzare la competitività delle nostre imprese. Perché se la qualità, soprattutto nella moda, è spesso considerata un dato acquisito, oggi è necessario confrontarsi con uno scenario europeo complesso, fatto di normative difficili da recepire, che richiedono preparazione, visione strategica e coesione”. 

Per Guglielmo Gennaro Auricchio, presidente Giovani Federalimentare: “Il confronto trasversale tra settori strategici è fondamentale per condividere esperienze, visioni e affrontare insieme le sfide di un mondo in continua evoluzione. Crediamo fermamente che il futuro del Made in Italy passi attraverso la sinergia e la collaborazione con le altre eccellenze manifatturiere del Paese ed eventi come quello di oggi ci permettono di riflettere sullo straordinario valore del Made in Italy riconosciuto in tutto il mondo grazie alle scelte di milioni di consumatori. Come Giovani di Federalimentare siamo pronti a dare il nostro contributo per crescere e costruire insieme questo futuro nel segno della tradizione, dell’innovazione e della sostenibilità”. 

Filippo Santambrogio, presidente Giovani FederlegnoArredo, aggiunge: “Il forum Creare Futuro va oltre la singola filiera, perché solo facendo sistema tra le eccellenze italiane possiamo costruire un modello di impresa più competitivo, inclusivo e capace di attrarre i talenti di domani. È un’occasione concreta di un confronto trasversale per affrontare sfide comuni e per condividere esperienze e visioni tra settori strategici del Made in Italy che insieme rappresentano il cuore manifatturiero e l’eccellenza del nostro Paese in un mondo sempre più complesso ed in costante evoluzione. Tramite competenze diverse vogliamo rafforzare un’identità imprenditoriale italiana che sia aperta, collaborativa e proiettata al futuro, perché il Made in Italy non è solo un marchio: è un’eredità da innovare, insieme”. 

I settori rappresentati costituiscono una colonna portante dell’economia italiana, sia per valore generato che per impatto occupazionale. La filiera legno-arredo registra un fatturato annuo superiore ai 51 miliardi di euro, mentre la filiera pelle supera i 30 miliardi. Il settore alimentare, vero gigante del Made in Italy, raggiunge invece la soglia dei 197 miliardi di euro. Anche sotto il profilo occupazionale i numeri sono rilevanti: quasi 300mila addetti operano nel legno-arredo, circa 150 mila nella filiera pelle e ben 467 mila nel settore alimentare. Sul fronte dell’export, il 2024 è stato un anno da record per il comparto alimentare, che ha toccato i 56,8 miliardi di euro, con un incremento dell’8,6% rispetto al 2023. La filiera pelle ha totalizzato 25 miliardi di euro di esportazioni, mentre il settore legno arredo ha raggiunto quota 19,4 miliardi. 


Ricerca: Tor Vergata-Inaf, scoperta 'nuova finestra' su studio dell’universo estremo

05/14/2025 04:28 PM

(Adnkronos) - Immaginate una tempesta colossale che si scatena appena al di fuori di un buco nero supermassiccio: è proprio ciò che ha rivelato Resolve, il nuovo spettrometro ad altissima risoluzione nei raggi X a bordo del satellite Xrism, nel ...

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(Adnkronos) - Immaginate una tempesta colossale che si scatena appena al di fuori di un buco nero supermassiccio: è proprio ciò che ha rivelato Resolve, il nuovo spettrometro ad altissima risoluzione nei raggi X a bordo del satellite Xrism, nel contesto di una missione spaziale guidata dall’agenzia spaziale Jaxa (Giappone), con la partecipazione di Nasa (Stati Uniti) ed Esa (Europa). Grazie ai dati ad altissima precisione di xrism, è stato possibile – per la prima volta – identificare cinque componenti distinte di questo vento nel cuore del quasar Pds 456, ognuna espulsa dal buco nero centrale a velocità relativistiche, comprese tra il 20% e il 30% della velocità della luce. Per fare un confronto, basti pensare che le tempeste più violente sulla Terra – come un uragano di categoria 5 – raggiungono al massimo 300 km/h. Questa 'tempesta cosmica' è milioni di volte più veloce.  

Lo studio nato da questa collaborazione internazionale (Jaxa, Nasa, Esa) nell’ambito della missione Xrism, a cui partecipano anche ricercatrici e ricercatori dell’Università di Roma Tor Vergata e dell’Istituto nazionale di astrofisica (Inaf), è pubblicato oggi sulla rivista internazionale Nature, con un articolo dal titolo 'Structured ionized winds shooting out from a quasar at relativistic speeds', che evidenzia la scoperta di cinque distinti flussi di plasma che fuoriescono dal disco di accrescimento del buco nero centrale a velocità estreme, pari al 20–30% di quella della luce.  

“Il nostro gruppo ha giocato un ruolo chiave nell’interpretazione di questi dati, grazie a tecniche spettroscopiche avanzate nei raggi X e a modelli teorici innovativi per la fisica dei venti prodotti dai buchi neri. Questi risultati aprono una nuova finestra sullo studio dell’universo estremo, e gettano le basi per comprendere meglio come i buchi neri influenzano l’evoluzione delle galassie”. Commenta così Francesco Tombesi, professore associato di Astrofisica presso il dipartimento di Fisica dell’università di Roma Tor Vergata e associato Inaf. In qualità di Xrism Guest Scientist selezionato dall’Esa (uno dei soli due in Italia insieme a James Reeves, associato Inaf), Tombesi ha partecipato alla pianificazione e all'analisi dell’osservazione del quasar PDS 456, il più luminoso dell’universo locale, utilizzando il nuovo spettrometro ad alta risoluzione Resolve. 

“Roma Tor Vergata ha avuto un ruolo di primo piano - prosegue Tombesi - anche grazie al contributo di due giovani ricercatori cresciuti all’interno del nostro Ateneo: Pierpaolo Condò, dottorando al secondo anno del PhD in Astronomy, astrophysics and space science (aass), e Alfredo Luminari, ricercatore post-doc presso Inaf ed ex dottorando Aass”. Un’energia così enorme e una struttura così complessa rivoluzionano la nostra comprensione dell’ambiente estremo intorno ai buchi neri supermassicci e mettono in seria discussione i modelli attuali di feedback tra buco nero e galassia. “Le teorie finora accettate – conclude Tombesi - non riescono a spiegare una simile combinazione di forza e frammentazione: è chiaro che serviranno nuovi modelli per descrivere questi mostri cosmici”. 

“Pds456 è un laboratorio prezioso per studiare nell’universo locale i potentissimi venti prodotti dai buchi neri supermassivi. Questa nuova osservazione ci ha permesso di misurare la geometria e distribuzione in velocità del vento con un livello di dettagli impensabile prima dell’avvento di Xrism”, aggiunge Valentina Braito, ricercatrice Inaf a Milano.  

Un ruolo vincente all’interno della campagna osservativa di Pds456 lo ha avuto ancora una volta l’osservatorio spaziale Neil Gehrels Swift, satellite Nasa con una importante partecipazione dell’Inaf con l’Agenzia spaziale italiana (Asi). E' stato infatti grazie a un programma osservativo Swift - ottenuto da Valentina Braito - che il team è riuscito a costruire i modelli specifici per Pds456 utilizzati nell’analisi dei dati Xrism.  


Dazi, Federmanager: "Serve risposta politica efficace per istanze di crescita del Paese"

05/14/2025 04:16 PM

(Adnkronos) - "L’informativa del ministro Urso ha confermato con chiarezza i rischi sistemici che il nuovo scenario commerciale comporta, ma anche la correttezza del percorso intrapreso dal governo italiano per evitare una spirale ritorsiva". Così il presidente di ...

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(Adnkronos) - "L’informativa del ministro Urso ha confermato con chiarezza i rischi sistemici che il nuovo scenario commerciale comporta, ma anche la correttezza del percorso intrapreso dal governo italiano per evitare una spirale ritorsiva". Così il presidente di Federmanager, Valter Quercioli, commenta l’informativa parlamentare odierna del Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, sulle conseguenze per il sistema produttivo italiano dei dazi reciproci tra Stati Uniti e Unione europea. 

Sul punto, le stime del Mimit risultano davvero significative: un impatto di circa il 10% sulle esportazioni italiane negli Usa in caso di dazi reciproci al 20%, e del 6,5% in caso di dazi reciproci al 10%, con conseguenze particolarmente pesanti per settori chiave come l’automotive di alta gamma e il farmaceutico. 

"Quello che si prospetta – continua il presidente - è un ennesimo shock esogeno per l’economia europea e per quella italiana. Dobbiamo mettere a frutto quanto appreso dalle esperienze precedenti, evitando reazioni impulsive e rafforzando la nostra capacità di agire come sistema-Paese. L’impostazione da adottare deve essere chiara: unire, non dividere, le due sponde dell’Atlantico. Federmanager sostiene con convinzione il percorso di negoziato intrapreso e auspica una coesione strategica tra le istituzioni europee e le forze produttive per trasformare questa crisi in una occasione di rilancio delle solide relazioni che da sempre intercorrono". 

La nostra Federazione conferma il pieno sostegno a una linea diplomatica responsabile e determinata, ma sottolinea la necessità di un approccio propositivo che punti al rafforzamento strutturale della competitività. "In un contesto di incertezza commerciale e pressioni inflattive, bisogna accelerare con le riforme necessarie a rimettere in moto il Paese e le imprese, mettendo a sistema le migliori competenze per favorire: costi energetici sostenibili, efficace digitalizzazione, valorizzazione del capitale umano di qualità, investimenti strategici nei mercati emergenti e piena sinergia tra pubblico e privato", prosegue Quercioli. 

Federmanager è come sempre disponibile a collaborare attivamente con le istituzioni italiane ed europee per sostenere un’industria che sia protagonista della trasformazione economica, resiliente agli shock esterni e promotrice di una nuova stagione di crescita condivisa. "Siamo aperti al confronto, oggi più che mai. Occorre affermare, anche nel quadro internazionale, che l’Europa industriale c’è, parla con una voce sola e vuole restare competitiva senza rinunciare alla sua vocazione transatlantica", aggiunge Quercioli. 

Insieme a un impegno serrato su questi temi, Federmanager auspica l’adozione di politiche fiscali e monetarie intelligenti, in grado di attutire gli effetti negativi determinati dai dazi e sostenere le imprese in questa fase complessa. "Siamo pronti a fare la nostra parte – conclude il presidente – e a dialogare con i massimi livelli istituzionali per comprendere come agire in maniera efficace. Stiamo avviando iniziative strategiche che accompagnino la trasformazione industriale europea e italiana, nel solco della twin transition, digitale e ambientale. Dobbiamo guardare al di là della tempesta, per costruire un’economia aperta, solida, competitiva e sostenibile".  


Donazione, asta benefica e murale, Ichnusa contro l’abbandono del vetro

05/14/2025 04:04 PM

(Adnkronos) - Ichnusa lancia la nuova edizione della campagna contro l’abbandono del vetro nell’ambiente, partendo dalla Sardegna, cuore delle attività, per arrivare in altre città della Penisola e coinvolgere un numero sempre maggiore di persone. Così, quest’...

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(Adnkronos) - Ichnusa lancia la nuova edizione della campagna contro l’abbandono del vetro nell’ambiente, partendo dalla Sardegna, cuore delle attività, per arrivare in altre città della Penisola e coinvolgere un numero sempre maggiore di persone. Così, quest’anno, il Birrificio annuncia una donazione diretta di 30mila euro a Legambiente Sardegna per sostenere le attività di tutela dell’isola e la promozione di percorsi di sensibilizzazione e formazione rivolti alle giovani generazioni. A completamento dell’iniziativa, prenderà il via un’asta benefica: 15 bottiglie Ichnusa, recuperate e decorate a mano da 6 muralisti sardi, sono state donate dal birrificio a Legambiente Sardegna che promuoverà un’asta online per supportare azioni a sostegno della cultura del rispetto.  

Non solo: per sensibilizzare le persone circa l’importanza di non abbandonare le bottiglie dopo l’utilizzo, Ichnusa ha deciso di regalare alla sua terra un murale che racconta il problema dell’abbandono di vetro nell’ambiente, invitando tutti ad un gesto di responsabilità. L’opera sorge a Quartu Sant’Elena (CA), a pochi chilometri dal luogo in cui la Birra Ichnusa viene prodotta.  

E, per dare il buon esempio, anche quest’anno alle iniziative di sensibilizzazione fa seguito l’impegno 'sul campo' delle persone del Birrificio che, durante i mesi di maggio e di giugno, saranno impegnate con Legambiente in giornate di raccolta del vetro abbandonato in luoghi simbolo della Sardegna (Cagliari, Nuoro, Olbia, Sassari e Carbonia) e, per la prima volta, anche nella Penisola, a Milano e Bologna.  

“Da anni siamo impegnati, insieme alla comunità, alle persone del birrificio e ai volontari di Legambiente, per proteggere la nostra terra - dice Paolo Ciccarelli, direttore del Birrificio Ichnusa - Per contrastare il fenomeno dell’abbandono del vetro ci siamo attivati con giornate di pulizia nelle principali zone della movida sarda e, per la prima volta, anche in alcune città della Penisola. Riteniamo essenziale fare la nostra parte, non solo con azioni concrete, ma anche con un contributo economico concreto a progetti che assicurino la tutela della nostra isola. Oggi, con l’annuncio dell’asta benefica e l’inaugurazione del murale a Quartu Sant’Elena, aggiungiamo un nuovo tassello al mosaico di rispetto per la Sardegna. Tutto questo portando un messaggio sociale estremamente importante e in cui crediamo profondamente. Lo abbiamo detto fin dall’inizio: se una bottiglia deve finire per terra, allora preferiamo che la nostra birra non venga bevuta affatto”. 

A suggellare l’impegno del birrificio di Assemini, è stato inaugurato a Quartu Sant’Elena, in collaborazione con Urban Center, il murale realizzato da Andrea D’Ascanio, in arte Sardomuto, illustratore, incisore e muralista sassarese, che racconta il problema dell’abbandono del vetro nell’ambiente e invita a un gesto di responsabilità per restituire bellezza e rispetto al territorio. L’opera, intitolata 'Polpo a Rendere', arriverà anche nella Penisola il mese prossimo a Milano, in Porta Ticinese. Il murale 'Polpo a Rendere' raffigura un grande polpo che avvolge nei suoi tentacoli bottiglie abbandonate. Il suo gesto simbolico diventa un invito collettivo alla consapevolezza e all’azione, che esorta ognuno a fare la propria parte. A dominare la scena, un monito diretto e senza appello: ‘Se deve finire così, non beveteci nemmeno’, lo slogan della campagna che porta la firma dell’agenzia creativa LePub. 

Il progetto è stato patrocinato dal Comune di Quartu Sant'Elena. “Abbiamo condiviso il progetto di Ichnusa - dice il vicesindaco e assessore all’Ambiente Tore Sanna - perché fermamente convinti dell’importanza di elaborare e sostenere campagne di sensibilizzazione volte alla tutela ambientale. Abbiamo un territorio bellissimo che prima ancora di esser valorizzato deve essere rispettato, sia per quanto riguarda la parte a terra che per quanto concerne il mare. Anche l’arte può fare la sua parte e questo nuovo murale non fa che confermarlo”.  

Non solo. Per dare una 'seconda vita' alle bottiglie di vetro abbandonate, rendendole simboli del rispetto per l’ambiente, Ichnusa, con LePub come partner creativo dell’iniziativa, ha deciso di trasformarle in vere e proprie opere d’arte. Dopo averle raccolte e sanificate, le ha affidate a 6 muralisti sardi, selezionati in collaborazione con Urban Center, un gruppo interdisciplinare di professionisti, con sede a Cagliari, che vede nell’innovazione e nella creatività gli strumenti per creare cambiamento e per generare miglioramento nei territori. Gli artisti, Maurizio Brocca, Chiara Foddis, Marinetti, Teresa Podda, Sardomuto e Stella Ziantoni, hanno decorato 15 bottiglie rendendole ciascuna un’opera d’arte. Questi pezzi unici sono stati donati da Ichnusa a Legambiente Sardegna, che promuoverà un’asta online sulla piattaforma Ebay per supportare azioni a sostegno della cultura del rispetto. Ichnusa sosterrà la promozione dell’asta online attraverso una campagna dedicata. 

L’iniziativa trova eco negli italiani che dimostrano di apprezzare quando alle bottiglie di vetro viene data una vita nuova. Più di 3 su 4 (78%) affermano di avere in casa oggetti nati grazie al riutilizzo di bottiglie (studio AstraRicerche per il birrificio Ichnusa). Tra le motivazioni, oltre la metà (56%) considera il riutilizzo una soluzione funzionale per ridurre la produzione di rifiuti, mentre il 31% apprezza l’aspetto estetico e artistico di tali oggetti. Anche l’impiego di materiali riciclati per creare un’opera d’arte è molto apprezzato: il 78% degli intervistati concorda sul fatto che sia una buona idea.  

“Questa iniziativa segna il terzo anno consecutivo di collaborazione tra Ichnusa e Urban Center. Attraverso questa partnership, rinnoviamo il nostro impegno a posizionare l'arte contemporanea ed il muralismo come strumento per la cura dello spazio pubblico e diventare portavoce di azioni volte a sensibilizzare la comunità sull’importanza di agire come protagonisti per mantenere in vita gli spazi in cui viviamo”, dichiara Daniele Gregorini, direttore artistico di Urban Center. “Da anni collaboriamo con il birrificio Ichnusa, con cui condividiamo valori profondi come la tutela dell’ambiente e la valorizzazione del territorio sardo. Anche quest’anno, proseguendo in un sodalizio di cui Legambiente va sempre più orgogliosa, realizzeremo azioni concrete di sensibilizzazione in tutta l’isola”, dichiara Marta Battaglia, presidente di Legambiente Sardegna. 


Fondazione Venezia Capitale mondiale della sostenibilità, Renato Brunetta confermato presidente

05/14/2025 03:04 PM

(Adnkronos) - Chiuso oggi formalmente il primo triennio della Fondazione Venezia Capitale mondiale della sostenibilità / Venice sustainability foundation (vsf) che ha visto riunirsi il consiglio di indirizzo presso la sede delle Procuratie Vecchie in Piazza San Marco, dove è stato ...

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(Adnkronos) - Chiuso oggi formalmente il primo triennio della Fondazione Venezia Capitale mondiale della sostenibilità / Venice sustainability foundation (vsf) che ha visto riunirsi il consiglio di indirizzo presso la sede delle Procuratie Vecchie in Piazza San Marco, dove è stato approvato all'unanimità il bilancio di esercizio relativo all’anno 2024. L’atto ha comportato la decadenza degli organi statutari in carica e la loro contestuale elezione che ha dato il via alla nuova fase istituzionale. Riconfermato alla presidenza, per il prossimo triennio 2025-27, Renato Brunetta. 

La proposta di nomina di Renato Brunetta, avanzata dalla presidenza del consiglio dei Ministri del Governo Italiano, ha ricevuto il pieno consenso della Regione Veneto e del Comune di Venezia. Il consiglio di indirizzo ha ratificato la decisione con voto favorevole all'unanimità. Allo stesso modo, Alessandro Costa è stato confermato nel ruolo di direttore generale e amministratore unico della Fondazione. 

Nel corso dell'incontro, sono stati riconfermati anche i membri del consiglio di indirizzo, tra cui i rappresentanti dei soci fondatori: Benno Albrecht (Università Iuav di Venezia), Enrico Carraro (Confindustria Veneto), Michele Casarin (Accademia di Belle Arti di Venezia), Renata Codello (Fondazione Giorgio Cini onlus), Monica De Virgiliis (Snam), Fabrizio Iaccarino (Enel), Tiziana Lippiello (Università Ca’ Foscari di Venezia), Fabio Moretti (Conservatorio di Musica Benedetto Marcello Venezia), Giuseppe Ricci (Eni), Emma Ursich (Assicurazioni Generali), Laura Alice Villani (BCG). 

Successivamente è stato nominato il nuovo collegio sindacale, l’organo di controllo della Fondazione, che ha visto riconfermato quale presidente, Enrico Zanetti. 

Renato Brunetta, presidente rieletto, ha dichiarato: "Ringrazio la presidente del consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, per la riconferma della mia nomina, il presidente della Regione, Luca Zaia, il Sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, e i rappresentanti dei soci per la rinnovata fiducia. Sono onorato di continuare a guidare Vsf. Questo triennio straordinario e intenso ha visto la Fondazione consolidarsi: abbiamo costruito un progetto solido e visionario, raggiungendo risultati concreti grazie a un partenariato unico, che non ha eguali altrove. La mia rielezione rappresenta una rinnovata fiducia nel nostro lavoro, che proseguirà con lo stesso impegno e determinazione. La Fondazione continuerà a operare per il futuro sostenibile di Venezia e del suo territorio, rafforzando le sinergie locali e globali per offrire soluzioni innovative alle sfide contemporanee", ha concluso. 


Fondazione Venezia Capitale mondiale della sostenibilità, Renato Brunetta confermato presidente

05/14/2025 03:04 PM

(Adnkronos) - Chiuso oggi formalmente il primo triennio della Fondazione Venezia Capitale mondiale della sostenibilità / Venice sustainability foundation (vsf) che ha visto riunirsi il consiglio di indirizzo presso la sede delle Procuratie Vecchie in Piazza San Marco, dove è stato ...

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(Adnkronos) - Chiuso oggi formalmente il primo triennio della Fondazione Venezia Capitale mondiale della sostenibilità / Venice sustainability foundation (vsf) che ha visto riunirsi il consiglio di indirizzo presso la sede delle Procuratie Vecchie in Piazza San Marco, dove è stato approvato all'unanimità il bilancio di esercizio relativo all’anno 2024. L’atto ha comportato la decadenza degli organi statutari in carica e la loro contestuale elezione che ha dato il via alla nuova fase istituzionale. Riconfermato alla presidenza, per il prossimo triennio 2025-27, Renato Brunetta. 

La proposta di nomina di Renato Brunetta, avanzata dalla presidenza del consiglio dei Ministri del Governo Italiano, ha ricevuto il pieno consenso della Regione Veneto e del Comune di Venezia. Il consiglio di indirizzo ha ratificato la decisione con voto favorevole all'unanimità. Allo stesso modo, Alessandro Costa è stato confermato nel ruolo di direttore generale e amministratore unico della Fondazione. 

Nel corso dell'incontro, sono stati riconfermati anche i membri del consiglio di indirizzo, tra cui i rappresentanti dei soci fondatori: Benno Albrecht (Università Iuav di Venezia), Enrico Carraro (Confindustria Veneto), Michele Casarin (Accademia di Belle Arti di Venezia), Renata Codello (Fondazione Giorgio Cini onlus), Monica De Virgiliis (Snam), Fabrizio Iaccarino (Enel), Tiziana Lippiello (Università Ca’ Foscari di Venezia), Fabio Moretti (Conservatorio di Musica Benedetto Marcello Venezia), Giuseppe Ricci (Eni), Emma Ursich (Assicurazioni Generali), Laura Alice Villani (BCG). 

Successivamente è stato nominato il nuovo collegio sindacale, l’organo di controllo della Fondazione, che ha visto riconfermato quale presidente, Enrico Zanetti. 

Renato Brunetta, presidente rieletto, ha dichiarato: "Ringrazio la presidente del consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, per la riconferma della mia nomina, il presidente della Regione, Luca Zaia, il Sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, e i rappresentanti dei soci per la rinnovata fiducia. Sono onorato di continuare a guidare Vsf. Questo triennio straordinario e intenso ha visto la Fondazione consolidarsi: abbiamo costruito un progetto solido e visionario, raggiungendo risultati concreti grazie a un partenariato unico, che non ha eguali altrove. La mia rielezione rappresenta una rinnovata fiducia nel nostro lavoro, che proseguirà con lo stesso impegno e determinazione. La Fondazione continuerà a operare per il futuro sostenibile di Venezia e del suo territorio, rafforzando le sinergie locali e globali per offrire soluzioni innovative alle sfide contemporanee", ha concluso. 


Territorio, Cni: "Individuare le nuove tecnologie per agire in maniera preventiva su eventi distruttivi"

05/14/2025 02:28 PM

(Adnkronos) - “Questa seconda giornata che abbiamo dedicato al tema della prevenzione e mitigazione del rischio idrogeologico nasce dalla consapevolezza che la cura del territorio è una priorità strategica per il nostro paese. Il sistema accademico e le istituzioni devono ...

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(Adnkronos) - “Questa seconda giornata che abbiamo dedicato al tema della prevenzione e mitigazione del rischio idrogeologico nasce dalla consapevolezza che la cura del territorio è una priorità strategica per il nostro paese. Il sistema accademico e le istituzioni devono individuare le nuove tecnologie per il monitoraggio del territorio, in modo da agire in maniera preventiva sugli eventi distruttivi. La governance e le procedure di contrasto devono essere una priorità. Per gli interventi negli ultimi anni sono statati stanziati oltre 20 miliardi di euro. Una parte consistente di questa somma è stata finanziata negli ultimi anni ed ha riguardato, in particolare, frane e alluvioni. Tuttavia, molte regioni si trovano ancora in allarme permanente come ad esempio in Emilia Romagna, Piemonte ed Ischia. L’evento di oggi mira ad approfondire in particolare alcuni punti. Come detto, la governance che necessita di un maggiore coordinamento nelle emergenze; la necessità di aggiornare le modalità di monitoraggio in modo da testarne l’efficacia, riducendo le disomogeneità; la riduzione della complessità burocratica e dei tempi di realizzazione delle opere di controllo e autorizzazione. Siamo grati a tutti coloro che oggi hanno voluto mettere le loro competenze a disposizione di questa giornata di approfondimento”. A dirlo oggi Angelo Domenico Perrini, presidente del Cni, intervenendo alla seconda giornata nazionale per la prevenzione e la mitigazione del rischio idrogeologico, l’evento organizzato dal Consiglio nazionale degli ingegneri, dal Consiglio nazionale dei geologi e da Fondazione Inarcassa.  

“La questione di fondo - ha spiegato il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin - è guardare il rischio idrogeologico del nostro Paese con tutte le evidenze di cui disponiamo oggi. Bisogna fare bene le cose e spendere in funzione delle necessità. I cambiamenti climatici non sono messi in discussione. Abbiamo dovuto applicare criteri diversi per le diverse zone di Italia. Purtroppo l’Italia ha il triste primato dell’intensificarsi di situazioni estreme. 400 litri di acqua a Catania in poche ore è un esempio di questi fenomeni di eccezionalità che stanno diventando troppo frequenti. Questo ci ha portato a prevedere molti investimenti sugli interventi. L’UE ha stimato in 500 miliardi l’impegno dei 27 paesi negli ultimi decenni”. Il Ministro ha poi così concluso: “La serietà, l’interesse dell’ordinamento professionale degli ingegneri e dei geologi ci devono aiutare ad essere un po’ più semplici e chiari nel fare il nostro lavoro”. Ai saluti del Ministro sono seguiti quelli di Pino Bicchielli, Presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sul rischio idrogeologico e sismico, che ha sottolineato come molti componenti della Commissione abbiano partecipato all’evento di oggi per raccogliere elementi utili sul tema. 

“Entrando nel merito di questa giornata - ha dichiarato Arcangelo Francesco Violo, presidente del Cng - è evidente che iniziative come questa mettono in risalto la peculiarità geomorfologica del nostro Paese. Parlando con il ministro Pichetto Fratin, in merito al problema del rischio idrogeologico, abbiamo condiviso poi che in Italia, molto spesso, le difficoltà che si registrano sono più organizzative che finanziarie. I finanziamenti ci sono ma molto spesso non vengono distribuiti adeguatamente. Questo accade anche a causa del problema della frammentazione delle competenze, che produce disordini nelle attività di coordinamento fra i maggiori attori istituzionali competenti”. 

“Tra le criticità riscontrate - ha continuato Violo - c’è anche la poca considerazione del rischio residuo in riferimento ad alcune parti della progettazione, oltre che in relazione alle attività ante e post operam, dove necessita l’applicazione di nuove tecnologie, capaci di formulare una visione di insieme sulle pericolosità. Occorre far leva sulla promozione di aggiornamenti sostanziali, soprattutto in relazione alla normativa tecnica. Il DPR 380/2001, ad esempio, è un testo ormai non adeguato ai tempi attuali e l’aggiornamento della nuova disciplina – ha concluso Violo – deve colmare importanti lacune di tipo tecnico, per stabilire linee guida salde, da trasmettere agli Enti preposti, rendendo anche più facile la ricezione delle informazioni poi trasmesse ai cittadini. Auspico che questa giornata, di anno in anno, possa contribuire ad accrescere l’attenzione sul tema, fornendo una visione di continuità, proiettata verso la risoluzione di ogni problematica”. 

“Giornate come quella di oggi - ha detto Andrea De Maio, presidente di Fondazione Inarcassa - rappresentano un'occasione fondamentale per richiamare l’attenzione del Legislatore sulla necessità di investire con decisione in politiche di prevenzione, attraverso piani e finanziamenti adeguati e mirati . Il dissesto idrogeologico, tra le principali emergenze ambientali e sociali che l’Italia si trova ad affrontare, richiede una visione strategica di lungo periodo, una solida capacità di coordinamento e un impegno collettivo costante che coinvolga istituzioni, comunità locali e cittadini. E' essenziale tracciare una road map chiara che preveda diversi punti: investimenti in studi e ricerche per mappare le aree vulnerabili e identificare i fattori di rischio, implementare le politiche di pianificazione territoriale che integrino il rischio idrogeologico nelle scelte di sviluppo urbano e rurale, prevedere un deciso incremento degli investimenti in infrastrutture di protezione e programmi di sensibilizzazione e formazione rivolti alle comunità locali. Un approccio coordinato tra i diversi livelli di governo e le istituzioni, è poi fondamentale per garantire una gestione integrata delle risorse e delle competenze. Solo attraverso un’azione sinergica tra istituzioni, società civile e professionisti tecnici sarà possibile costruire un futuro più sicuro e resiliente per tutti”. 

Per Guido Castelli, Commissario straordinario alla ricostruzione delle aree colpite dal terremoto Centro Italia, che ha detto: “Le ricostruzioni devono tenere conto degli effetti che derivano dall’essere un Paese a rischio sismico e climatico. Dal 2020 abbiamo lavorato su due fronti: da un lato la mappatura delle faglie attive e capaci, dall’altro l’aggiornamento delle aree di maggiore pericolosità. L’Italia ha delle caratteristiche che ci distinguono dagli altri paesi: abbiamo 678 mila frane attive. È quindi fondamentale la digitalizzazione di tutti gli archivi e delle informazioni geologiche, per rendere più efficiente la prevenzione e più sicura la ricostruzione”.  

Luigi Ferrara, capo dipartimento di Casa Italia ha dichiarato: “Uno dei problemi principali in Italia nella gestione del dissesto idrogeologico è la frammentazione delle competenze tra i numerosi enti coinvolti, con conseguente dispersione di risorse. Una delle priorità, quindi, è l’omogeneizzazione dei dati e dei criteri di intervento: le banche dati devono essere uniformi, integrate e facilmente accessibili. In questo contesto, il contributo dei professionisti è fondamentale: grazie alle loro competenze tecniche, essi rivestono un ruolo chiave nell'attuazione efficace dei progetti”. 

Negli ultimi 4 anni resi disponibili 10 miliardi di euro per opere di difesa del suolo e interventi d’emergenza. Non c’è un problema di risorse finanziarie, ma di rafforzamento della governance degli interventi. Per gli interventi di prevenzione e mitigazione del rischio idrogeologico nel Paese sono stati stanziati e resi disponibili 20,1 miliardi di euro negli ultimi 25 anni, per un totale di 25.795 interventi (ammessi a finanziamento ma non sempre realizzati) distribuiti sul territorio nazionale. Una parte molto consistente dei finanziamenti è stata stanziata negli ultimi anni. E' quanto si legge nella Nota curata dal Centro Studi del Cni e del Centro Studi del Cng.  

Nel periodo 2020-2024 lo Stato ha reso disponibili per il contrasto al dissesto idrogeologico 10 miliardi di euro sulla base di quanto emerge dalla Piattaforma Rendis gestita da Ispra. Questo a fronte di una spesa per riparare i danni che dal 2012 al 2023 è praticamente triplicata raggiungendo 3,3 miliardi l’anno. Tale valore è destinato, purtroppo, a salire ulteriormente. Trattandosi di opere spesso pluriennali, il tasso di realizzazione può essere valutato solo per gli interventi realizzati più indietro nel tempo. Se infatti si considerano gli stanziamenti che vanno dal 1999 al 2011, nel complesso l’ammontare di investimenti riguardanti le opere concluse supera il 70% di quanto stanziato. Se si guarda agli anni più recenti, ovviamente, il tasso di completamento è molto più basso, in quanto occorre dare il tempo che la progettazione si concluda e che le opere vengano realizzate.  

In linea generale il tasso di realizzazione appare apprezzabile ma non privo delle ben note criticità che riguardano tutte le opere pubbliche, ovvero tempi lunghi di 'attraversamento' necessari ad autorizzazioni e controlli delle Amministrazioni preposte e periodi di progettazione che, il più delle volte, risultano più lunghi del periodo necessario per avviare e chiudere il cantiere. La parte più consistente degli investimenti stanziati dallo Stato è destinata alle regioni con gli indici di pericolosità più elevati: il 9% risulta assegnato alla Calabria, il 7,9% alla Sicilia, il 7,9% al Veneto, l’8,3% alla Lombardia, il 6,5% all’Emilia-Romagna ed il 6,3% alla Toscana.  

La maggiore quota di finanziamenti per interventi di mitigazione e prevenzione del rischio idrogeologico proviene attualmente dal ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, che contribuisce, infatti, per ben il 48% degli stanziamenti programmati negli ultimi 25 anni, seguito dal ministero dell’Interno (31,1%) e poi dal dipartimento della Protezione Civile (15,2%). Quote minori, ma comunque consistenti, provengono dal Ministero per l’Agricoltura, dalle Regioni e dal Dipartimento Casa Italia. Gli eventi per i quali finora si è maggiormente intervenuti con finanziamenti pubblici hanno riguardato le frane (31,2%) e le alluvioni (28,7%), anche se il 33% si è sostanziato in interventi misti di mitigazione, prevenzione e riparazione da danni. 

Ciò che sembra emergere dai dati disponibili è che in Italia non vi sia un sostanziale problema di carenza di risorse per interventi attraverso cui affrontare i fenomeni di dissesto idrogeologico. Solo negli ultimi 4 anni è stata reperita una dotazione di quasi 10 miliardi di euro e nel corso degli ultimi 25 anni sono stati programmati quasi 26.000 interventi. Rispetto ad alcuni anni fa, infatti, le difficoltà registrate in merito all’attuazione degli interventi sono più organizzative che finanziarie: spesso le risorse ci sono, non vengono spese interamente e realizzate in tempi lunghi perché non collegate a progetti cantierabili, basate su ipotesi progettuali che poi vengono disattese sia per cambi di indirizzo politico che per difficoltà autorizzative.  

I ritardi nella realizzazione delle opere sono quelli che accomunano tutto il sistema delle opere pubbliche italiane, ritardi generati più da complessità di tipo burocratico che da questioni legate eminentemente alla progettazione e, forse, ancor meno alla realizzazione dei lavori. Dato l’ampio sistema di monitoraggio e di studio dei fenomeni legati al dissesto idrogeologico è possibile affermare 2 che il livello di attenzione al problema nel nostro Paese è elevato. Ciò nonostante il Paese sembra ormai caratterizzarsi per una allerta permanente. E’ sufficiente citare alcuni eventi molto recenti: dal 2022 si contano almeno 3 eventi alluvionali gravi che hanno coinvolto le Marche, 6 eventi alluvionali con danni ingenti che hanno coinvolto ampi territori dell’Emilia-Romagna, un evento grave in vaste aree del Piemonte ad aprile 2025 oltre all’alluvione distruttiva di Ischia nel 2022. Questo solo per citare i fatti più impressivi e forse tristemente noti. Per andare più alla radice del problema occorrerebbe, considerare due elementi: la presenza nel nostro Paese di un sistema di governance delle risorse e degli interventi che pur realizzato da enti competenti richiederebbe un maggiore coordinamento; - la necessità di aggiornare le modalità e gli strumenti di programmazione degli interventi anche avvalendosi dei più recenti apparati di monitoraggio e di telerilevamento estremamente efficaci e che consentirebbero di aggiornare di continuo e migliorare le modalità di intervento puntuale sul territorio non tanto e non solo in casi di emergenza (quando l’evento dannoso si sta verificando o si è già verificato) ma anche in via preventiva.  

Le risorse per gli interventi finalizzati ad affrontare l’emergenza o a realizzare opere di difesa del suolo sono gestite da almeno 6 grandi attori, quali il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, il ministero dell’Interno, il dipartimento per la Protezione Civile, con quote molto consistenti, seguiti poi dal ministero per l’Agricoltura, dal Dipartimento Casa Italia e dalle Regioni e Province autonome. Se si eccettua il dipartimento per la Protezione civile, che interviene in via esclusiva nella fase di emergenza, negli altri casi il rischio potrebbe essere quello della dispersione in termini di individuazione delle priorità e delle linee di intervento. Alla molteplicità dei soggetti di vertice che possono stanziare risorse per intervenire in determinate situazioni, talvolta corrisponde la difficoltà delle Amministrazioni locali nel rendere operativi i singoli interventi.  

In generale risulta fondamentale avere sempre come riferimento l’unità fisiografica, la poca efficacia degli interventi del passato è spesso dovuta ad una visione 'puntuale' che non fa altro che spostare la pericolosità in un’altra zona; va sempre tenuto in considerazione l’equilibrio del bacino idrografico per quanto riguarda le alluvioni e l’ambito territoriale/geomorfologico significativo per il rischio frane. Tale concetto vale anche per gli interventi di contrasto all’erosione costiera. Non esiste quindi un’unica soluzione ma un ventaglio di soluzioni che includono sia interventi strutturali che non strutturali. Nello specifico andranno effettuate azioni di adattamento agli eventi metereologici estremi sempre più frequenti. Sarà dunque necessario attuare un piano pluriennale che preveda sempre di più l’impiego di risorse dedicate alla progettazione e realizzazione di interventi di tipo strutturale cioè opere di sistemazione idraulica e geomorfologica, utile ad evitare che i fenomeni si riattivino, si verifichino o comunque utili a mitigarne gli effetti. Tuttavia queste tipologie di interventi anche se utili e necessarie, da sole non possono consentire la soluzione di tutte le criticità presenti sul territorio.  

Vi è quindi un ulteriore aspetto che riguarda la necessità di aggiornare e di rendere omogenei tra loro i principali strumenti a supporto della programmazione, progettazione e monitoraggio dei territori a rischio: I Piani di assetto idrogeologico (Pai) redatti dalle ex Autorità di Bacino rappresentano degli strumenti di pianificazione di eccellenza a livello europeo. L’evoluzione continua e le dinamiche geomorfologiche del territorio, anche in relazione ai cambiamenti climatici, non ci consentono però pause su questo tema. Molti Pai necessitano di un aggiornamento che, al contrario di quanto avvenuto in passato, dovrebbe avvenire attraverso una metodologia omogenea. In diversi casi inoltre non hanno coperto l’intero territorio. Essendo gli stessi Pai un riferimento per la pianificazione territoriale, per la programmazione degli interventi strutturali e per la pianificazione di emergenza, aggiornarli è una necessità imprescindibile. Occorrerebbe inoltre procedere alla redazione dei Piani di gestione delle frane prevedendo le necessarie risorse economiche.  

Occorre completare la Cartografia Geologica d’Italia attraverso il progetto Carg, coordinato dall’Ispra. Il progetto prevede il finanziamento, attualmente parziale, per la produzione della cartografia geologica e geotematica del territorio nazionale, al fine di consentire la conoscenza fisica e geologica del territorio e del suo sottosuolo, tale conoscenza ne garantisce la cura e la tutela, oltre che aiutare nella prevenzione dei rischi geologici. Va adeguata la Pianificazione urbanistica comunale. Occorre incentivare i Comuni a recepire la Pianificazione di Bacino nei propri strumenti urbanistici. Questo consentirebbe di impedire le costruzioni nelle aree pericolose e di attuare uno sviluppo territoriale compatibile e sostenibile con l’assetto geologico del territorio, attraverso strumenti quali la rigenerazione urbana e la delocalizzazione nei casi più problematici.  

Occorre inoltre procedere alla redazione ed attuazione dei Piani di Protezione Civile, quale supporto operativo fondamentale per la gestione delle emergenze al fine di ridurre il danno, in caso di eventi, soprattutto in termini di salvaguardia della vita umana. Molti Comuni li hanno redatti, ma non vengono adeguatamente aggiornati con la ciclicità necessaria per mancanza di fondi dedicati: in riferimento a quanto previsto dalle linee guida per la redazione degli stessi, emanate nel 2021, e la competenza che hanno le Regioni di emanare specifiche linee guida, si segnala che per gli adempimenti dei Comuni, compreso il caricamento nel portale Mase, non sembrerebbe ad oggi essere prevista una norma 'perentoria' che ne imponga l’adozione per le amministrazioni locali.  

Su questo versante sarebbe opportuno che 'il modello di intervento', che rappresenta il 'fulcro' dei piani, sia sottoposto a verifica/validazione da soggetti terzi. Infine sarebbe utile perfezionare il Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici (Pnacc) approvato con Decreto Mase n. 434 del 21/12/2023. Il Governo ha finalmente approvato tale Piano, commissionato nel 2016 dalla Direzione generale del Clima ed Energia dell’allora ministero dell’Ambiente e oggetto di numerose revisioni, che si configura come uno strumento fondamentale di indirizzo per le istituzioni a tutti i livelli di governo del territorio, ai fini dell’integrazione della tematica dell’adattamento negli strumenti di programmazione e pianificazione settoriale. Le azioni previste dal Pnacc dovrebbero però meglio identificare le priorità, definendo i criteri per i piani regionali e locali e determinando le risorse finanziarie destinate. Tutto ciò consentirebbe di raggiungere gli obiettivi primari del Pnacc, mettendo in campo azioni di adattamento e riducendo le cause del cambiamento climatico. 

 

 

 


Gruppo Cap, con Cap Evolution dà via a primo impianto agrifotovoltaico nel Milanese

05/14/2025 12:11 PM

(Adnkronos) - Cap Evolution, azienda del Gruppo Cap che opera nell’ambito del trattamento dei rifiuti e nella produzione di energia green, inaugura il primo sistema agrifotovoltaico realizzato presso il depuratore di Robecco sul Naviglio, nel Milanese.  

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(Adnkronos) - Cap Evolution, azienda del Gruppo Cap che opera nell’ambito del trattamento dei rifiuti e nella produzione di energia green, inaugura il primo sistema agrifotovoltaico realizzato presso il depuratore di Robecco sul Naviglio, nel Milanese.  

Il progetto, che ha visto un investimento di circa 850mila euro, rappresenta un modello avanzato di sostenibilità e si compone di due impianti distinti ma complementari: un impianto fotovoltaico, installato sulle superfici impermeabili del depuratore e un impianto agrivoltaico, sviluppato su terreni agricoli adiacenti, che permette di sviluppare un approccio all’agricoltura più sostenibile, riducendo lo stress idrico del terreno e quindi diminuendo anche il consumo di acqua. Entrambi sono stati progettati per alimentare direttamente il depuratore, con l’obiettivo di ridurre la dipendenza energetica da fonti fossili e aumentare la quota di energia prodotta in loco da fonti rinnovabili. 

L’impianto di Robecco, tra i principali depuratori gestiti da Cap Evolution, ha un fabbisogno annuo di circa 7,5 GWh di energia elettrica. Grazie a questo nuovo progetto, si prevede una produzione complessiva di oltre 1,1 GWh l’anno, che corrisponde a più del 14% del consumo complessivo dell’impianto. Questo incremento di produzione da fonte rinnovabile permetterà di contenere i costi energetici e avvicinare il depuratore ai parametri previsti dalla direttiva europea per il trattamento delle acque reflue. "Questo progetto -commenta il direttore generale di Cap Evolution, Alessandro Reginato- rappresenta perfettamente l’approccio integrato che Cap Evolution porta avanti: innovare le infrastrutture per renderle più efficienti, ridurre l’impatto ambientale e valorizzare il territorio. La combinazione di impianti fotovoltaici e agrivoltaici ci permette non solo di aumentare l’autoproduzione di energia rinnovabile, ma anche di supportare un’agricoltura resiliente, capace di adattarsi ai cambiamenti climatici". 


Si conclude 'Rethink New at School', il progetto educativo di Perlana

05/14/2025 11:47 AM

(Adnkronos) - Dopo mesi di laboratori, attività educative e oltre un migliaio di classi coinvolte in tutta Italia, si è concluso con un evento speciale il progetto 'Rethink New at School', l’iniziativa firmata Perlana nata per sensibilizzare le nuove ...

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(Adnkronos) - Dopo mesi di laboratori, attività educative e oltre un migliaio di classi coinvolte in tutta Italia, si è concluso con un evento speciale il progetto 'Rethink New at School', l’iniziativa firmata Perlana nata per sensibilizzare le nuove generazioni e guidare le loro scelte quotidiane. Piccoli gesti, come il modo in cui vengono acquistati e utilizzati i capi, così come l’attenzione posta nella loro cura, possono avere un impatto concreto e duraturo sull’ambiente.  

Lanciato sul piano nazionale, il progetto ha coinvolto 330 scuole, 1.544 classi e oltre 440 insegnanti lungo un percorso educativo strutturato in quattro moduli didattici - Riduci, Riusa, Ricicla, Rinnova - che ha unito teoria, creatività e azioni concrete. Le attività, svolte nell’ambito dell’educazione civica, hanno affrontato in modo accessibile e coinvolgente tematiche fondamentali come l’impatto ambientale dell’industria tessile, l’importanza del riutilizzo dei capi e la cura degli indumenti per prolungarne la vita utile. Con più di 1.280 ore di attività in aula, gli studenti sono stati protagonisti di workshop, laboratori di upcycling e giochi interattivi, imparando come piccoli gesti possano avere un impatto positivo sull’ambiente.  

L’evento conclusivo si è svolto ieri presso la Scuola Secondaria di I grado 'Luini' di Rozzano, selezionata tra gli istituti che hanno aderito all’iniziativa. La giornata si è aperta con un laboratorio creativo di upcycling guidato dalle sarte di Spazio 3R, durante il quale un gruppo di studenti ha trasformato capi dismessi in nuovi oggetti d’uso, come shopper realizzate con vecchie t-shirt. Un’attività pratica che ha unito creatività e sostenibilità, dimostrando che anche il riuso può essere fonte di innovazione.  

A seguire, gli studenti hanno partecipato a una Game Experience immersiva, ispirata all’e-commerce educativo sviluppato nell’ambito del progetto. In questa versione live, i ragazzi hanno selezionato capi da un armadio allestito con abiti portati da casa, ognuno corredato da due cartellini: uno con il prezzo commerciale, l’altro con il 'costo ambientale'. Un modo interattivo per riflettere sul valore reale delle scelte di consumo, dando continuità e concretezza ai contenuti affrontati durante l’anno scolastico. 

La giornata si è chiusa poi con una plenaria che ha visto l’intervento della content creator e divulgatrice ambientale Greta Volpi, che ha offerto spunti concreti per adottare un approccio più consapevole alla moda. Presenti all’evento anche i docenti, i dirigenti scolastici e i rappresentanti di Henkel. 

“Con ‘Rethink New at School’ abbiamo voluto portare tra i banchi un messaggio chiaro: ogni gesto conta. I ragazzi e le ragazze coinvolti ci hanno dimostrato che il futuro della sostenibilità può partire anche da una felpa riciclata o da una borsa realizzata con una vecchia maglietta - ha dichiarato Francesca D’Angelo-Valente, direttrice Marketing&Media di Henkel Consumer Brands We South - Come Perlana, siamo orgogliosi di accompagnare le nuove generazioni in un percorso di consapevolezza che guarda alla moda non come tendenza, ma come scelta sostenibile”. 


Sostenibilità, si conclude 'Rethink New at School', il progetto educativo di Perlana

05/14/2025 11:46 AM

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Sostenibilità, Gualtieri: "Transizione non è sia vincolo ma occasione di rilancio"

05/14/2025 11:39 AM

(Adnkronos) - "Roma ha scelto di affrontare con determinazione la sfida ecologica, nella convinzione che la transizione ambientale non sia un vincolo, ma una straordinaria occasione di rilancio economico e sociale, di innovazione e di creazione di occupazione di ...

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(Adnkronos) - "Roma ha scelto di affrontare con determinazione la sfida ecologica, nella convinzione che la transizione ambientale non sia un vincolo, ma una straordinaria occasione di rilancio economico e sociale, di innovazione e di creazione di occupazione di qualità. Vogliamo che Roma diventi sempre più la capitale italiana dell'economia circolare e della sostenibilità. Tra le tante iniziative e gli interventi promossi, in particolare, ci tengo a sottolineare il nostro impegno nel Green Public Procurement e per adottare i Criteri Ambientali Minimi (Cam) in tutte le procedure di acquisizione di beni, servizi e lavori da parte di Roma Capitale". Lo ha detto il sindaco di Roma Roberto Gualtieri in un messaggio inviato alla Fondazione Ecosistemi, organizzatrice del Forum Compraverde storico appuntamento sugli acquisti verdi, che si tiene alla Wegil di Roma oggi e domani.  

"Abbiamo iniziato da un settore cruciale come le mense scolastiche - scrive Gualtieri - dove già nel bando attualmente in vigore i Cam sono stati applicati con grande successo in termini di qualità del servizio. Nel nuovo capitolo attualmente in fase di rinnovo stiamo ulteriormente alzando l'asticella: menu a basso impatto climatico, valorizzazione dei prodotti provenienti dall'agricoltura sociale e dalla rete del lavoro agricolo di qualità, riduzione dello spreco alimentare, anche attraverso l'utilizzo di ortofrutta fuori calibro tra tracciabilità e trasparenza dell'impronta ambientale. Il Gpp è attivo in quasi il cento per cento delle gare per sei categorie merceologiche fondamentali con un'applicazione dei Cam pari al 95%".  

"L'obiettivo è chiaro: promuovere una politica che riduca il prelievo delle risorse naturali, le emissioni di gas serra, l'uso di fonti non rinnovabili, la produzione di rifiuti e il rischio ambientale", aggiunge.  

"Vorrei inoltre sottolineare il grande merito di Forum Compraverde: questa manifestazione promuove una cultura della sostenibilità, non solo per le pubbliche amministrazioni e gli addetti ai lavori. Il Forum svolge un ruolo prezioso nel far maturare la consapevolezza pubblica, alimentare il confronto, valorizzare buone pratiche, soprattutto nel rendere concreta la responsabilità di ciascuno nella cura dell'ambiente", conclude. 


Sostenibilità, dal clima alla salute: il ruolo delle mense scolastiche

05/14/2025 11:32 AM

(Adnkronos) - La mensa scolastica si conferma baluardo quotidiano di salute e giustizia sociale. È quanto emerge dai dati della Fondazione Ecosistemi, partner scientifico del progetto europeo SchoolFood4Change (Sf4C) che ha analizzato il ruolo delle mense in 12 Paesi ...

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(Adnkronos) - La mensa scolastica si conferma baluardo quotidiano di salute e giustizia sociale. È quanto emerge dai dati della Fondazione Ecosistemi, partner scientifico del progetto europeo SchoolFood4Change (Sf4C) che ha analizzato il ruolo delle mense in 12 Paesi e 19 regioni europee, con un focus particolare sull’Italia e sulle città di Roma, Milano e Nuoro. Secondo questo studio, l'adozione di ingredienti stagionali nelle mense scolastiche, come previsto dai Criteri Ambientali Minimi (Cam), può portare a significative riduzioni delle emissioni di CO2. Ad esempio, grazie all’applicazione dei Cam si stima che una città come Roma risparmi circa 2mila tonnellate di CO2 all'anno grazie all'utilizzo di prodotti stagionali, mentre l’adozione di alimenti biologici consente una riduzione di ulteriori 21mila tonnellate. 

Le mense scolastiche, se ben progettate, possono fornire un pasto sano, equilibrato e sostenibile ogni giorno, contribuendo a contrastare malattie croniche come obesità, diabete e disturbi cardiovascolari sin dall’infanzia. Nel progetto Sf4C, città come Malmö (Svezia) dimostrano che un’elevata qualità è possibile: pasti gratuiti per tutti, 89% degli ingredienti biologici e un’impronta di CO2 fortemente ridotta grazie all’incremento di piatti vegetali. Anche Tallinn (Estonia) offre un pasto caldo gratuito per ogni studente, coperto interamente da Stato e Comune. All’opposto, in Paesi come Belgio e Ungheria, il servizio mensa è lasciato alla discrezionalità delle singole scuole, generando forti disparità di accesso e qualità.  

L’Italia si distingue in Europa per l’obbligatorietà dei Cam nella ristorazione pubblica - come per tutte le gare di appalto pubbliche - un unicum normativo che rende vincolanti criteri minimi di sostenibilità ambientale e qualità nutrizionale. Tali criteri stabiliscono, tra l’altro, che almeno il 50% di frutta, verdura, legumi e cereali serviti debba essere biologico e di stagione. Un obbligo che ha reso il modello italiano un riferimento internazionale. Per questo le mense scolastiche sono uno strumento essenziale contro la povertà alimentare, soprattutto per i bambini provenienti da famiglie a basso reddito, i cui pasti a scuola possono rappresentare l’unica fonte giornaliera di frutta, verdura e proteine di qualità.  

Il progetto Sf4C, attraverso l’analisi ambientale e nutrizionale delle mense italiane, ha rilevato punti di forza significativi: porzioni abbondanti e varie di frutta e verdura di stagione, un buon apporto di carboidrati e proteine. In questo contesto, alcune città italiane hanno costruito modelli di riferimento, capaci di coniugare eccellenza nutrizionale, impatto ambientale ridotto e accessibilità sociale. Tuttavia, essendo la refezione scolastica gestita a livello comunale, esiste una forte eterogeneità nei modelli organizzativi, nella qualità dei menu, nell’accesso e nella sostenibilità. 

La Capitale, con oltre 145mila pasti serviti al giorno, è uno dei casi più significativi a livello europeo. Il Comune ha introdotto un 'menù green' completamente vegetale una volta al mese, in linea con le Linee guida per la ristorazione scolastica e con i Cam. Secondo la Fondazione Ecosistemi, se Roma estendesse il menù vegetale a due volte al mese, si arriverebbe a una riduzione di 130mila tonnellate di CO2 all’anno: circa 4 kg di emissioni evitate per ogni pasto servito. Non solo. Grazie all’utilizzo sistematico di prodotti di stagione, si stima un risparmio annuo di 2mila tonnellate di CO2, mentre l’uso di ingredienti biologici certificati permette di evitare altre 21mila tonnellate di emissioni climalteranti. Un impegno ambientale che si unisce a quello educativo: le scuole romane partecipano sempre più a percorsi didattici sull’alimentazione consapevole, con laboratori su biodiversità, spreco alimentare e dieta mediterranea.  

Nel capoluogo lombardo, Milano Ristorazione, società in-house del Comune, serve ogni giorno oltre 83mila pasti, con un’offerta nutrizionalmente equilibrata e ambientalmente sostenibile. I menù sono stagionali, con elevata presenza di prodotti biologici e a filiera corta, e prevedono opzioni vegetariane e vegane giornaliere, senza bisogno di certificazione medica. La trasparenza è uno dei punti di forza: gli ingredienti sono tracciabili, i fornitori selezionati secondo criteri ambientali e sociali, e le famiglie sono coinvolte nel monitoraggio. L’adesione al programma internazionale Cool Food Pledge ha portato Milano a ridurre del 34% le emissioni legate ai pasti scolastici tra il 2015 e il 2022, secondo il World Resources Institute. Oltre alla qualità del cibo, il servizio promuove stili di vita sostenibili: stoviglie riutilizzabili, riduzione degli sprechi, lotta al packaging in plastica.  

Anche in territori meno urbanizzati come Nuoro, la mensa può diventare un volano per la filiera agroalimentare locale e per il benessere dei bambini. In Sardegna, il Comune di Nuoro gestisce la preparazione dei pasti in cucine interne ai nidi, con distribuzione alle scuole primarie. Il menù è attento alla stagionalità, include prodotti tipici Dop/Igp, valorizza la filiera corta e rispetta le esigenze nutrizionali infantili. Dai dati analizzati da SchoolFood4Change, emerge un’offerta equilibrata in termini di frutta, verdura e carboidrati, ma con un apporto di carne superiore rispetto alle raccomandazioni internazionali. Un eccesso che potrebbe essere corretto con maggiore integrazione di proteine vegetali, senza sacrificare gusto o tradizione. Anche qui, la mensa non è solo cibo, ma strumento educativo e culturale, capace di riconnettere i bambini al territorio e alle proprie radici alimentari. 

“La mensa scolastica non è un lusso, ma un diritto fondamentale e un investimento strategico - sottolinea Sabina Nicolella, responsabile progetti e relazioni internazionali di Fondazione Ecosistemi - Può ridurre le disuguaglianze, migliorare la salute pubblica, stimolare economie locali sostenibili e contribuire alla transizione ecologica. L’Italia, con le esperienze di Roma, Milano e Nuoro, dimostra che un sistema pubblico efficiente, sano e sostenibile è possibile. Ora è il momento di estendere queste buone pratiche a tutto il territorio nazionale ed europeo. Serve una strategia europea vincolante che imponga standard minimi su qualità, sostenibilità, accesso e trasparenza. Ogni bambino d’Europa ha diritto a un pasto che non solo lo nutra, ma lo rispetti come persona e come cittadino del pianeta”. 


Festival del Management, 'piccolo non è più bello'

05/14/2025 09:44 AM

(Adnkronos) - Si è tenuto a Napoli il Festival del Management, che ha avuto quest’anno come tema conduttore il deep blue, colore che rappresenta l'ignoto e la profondità, qualità che caratterizzano queste esplorazioni e che rispecchiano le sfide e ...

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(Adnkronos) - Si è tenuto a Napoli il Festival del Management, che ha avuto quest’anno come tema conduttore il deep blue, colore che rappresenta l'ignoto e la profondità, qualità che caratterizzano queste esplorazioni e che rispecchiano le sfide e le opportunità che le aziende affrontano nel cercare di innovare e esplorare nuovi territori per crescere e prosperare. In questa visione manager e imprenditori dovrebbero porsi in maniera curiosa e resiliente per cercare l’innovazione laddove la stessa sia non visibile ai più. Uno dei tavoli di lavoro, quello dedicato al Blue della riorganizzazione (moderato da Sergio Luciano, direttore di Economy) si è concentrato sul tema della sfida dimensionale che hanno oggi le pmi, elaborando il concetto di piccolo non è più bello, già portato avanti da un imprenditore campano eccellente, Vincenzo Boccia, già presidente di Confindustria e prima della Piccola Industria, che gli preferiva 'forte è bello'. 

Non si è voluto fare una contrapposizione manicheistica rinnegando il piccolo che tanto ha fatto e fa tuttora per l’economia italiana, quanto ragionare sul fatto che piccolo o grande è anche una dimensione mentale: posso anche essere piccolo, ma saper pensare in grande. E se penso in grande, chi mi può aiutare? Partendo da questo assunto, e dal fatto che le pmi sono tendenzialmente sottomanagerializzate e sottocapitalizzate, il tavolo è stato concepito cercando di mettere insieme quelle componenti che ad un piccolo che voglia diventare grande possono servire per accompagnarlo lungo il percorso: chi rappresenta le competenze afferenti alle due aree più critiche per lo sviluppo (le competenze manageriali in materia di risorse umane e di finanza), chi fornisce questo tipo di competenze (manageriali nel caso del temporary management e del fractional management), consulenziali, chi fornisce le risorse finanziarie, chi il percorso lo ha già fatto ed è diventato grande davvero. 

Per inquadrare il tema, Francesco Ciampi (docente di Management presso l’Università di Firenze e coordinatore del tavolo con Temporary Management & Capital Advisors), ha posto l’attenzione sul fatto che “alcuni fenomeni in atto (progressiva globalizzazione dei mercati e continuo incremento dei ritmi del cambiamento tecnologico, sociale ed economico) hanno generato una situazione di strutturale debolezza competitiva per le imprese di piccole dimensioni. Prova ne è il fatto che nel nostro paese le aziende con meno di dieci dipendenti producono oggi, in media, un valore aggiunto per addetto inferiore alla metà di quello fatto rilevare dalle imprese maggiormente dimensionate”.  

Maurizio Quarta (Managing Partner di Temporary Management & Capital Advisors) ha ulteriormente articolato il discorso: “tanti sono gli 'impegni' oggi richiesti alle pmi (ridisegno delle grandi filiere della manifattura, ESG e sostenibilità come fattore di vantaggio competitivo, digitalizzazione, internazionalizzazione, gestione fondi Pnrr, passaggio generazionale) a fronte di risorse manageriali e finanziarie scarse. Le pmi sono infatti tendenzialmente sottomanagerializzate e sottocapitalizzate. In questa situazione, il temporary management viene sempre più apprezzato dalle pmi come uno strumento quasi ottimale per portare in casa competenze di alto livello immediatamente operative e capaci di operare in contesti straordinari con il risultato di accrescere le capacità delle persone, che saranno in grado di fare le stesse cose meglio di prima oppure di farne di nuove. Questo avviene anche per le imprese più piccole (sotto i 5 milioni) in cui è possibile operare in modalità fractional/part time. Di fronte a questo tipo di blue, non tutti gli imprenditori si pongono in un’ottica positiva: mentre quasi tutti gli imprenditori, lavorando di testa, capiscono quali siano i problemi della loro azienda e che il temporary management possa essere un modo efficace ed opportuno per risolverli, una buona parte reagisce ancora di pancia nel momento di discutere quali deleghe dare ai manager perché possano portare a casa i risultati desiderati. Va infine rilevato come l’imprenditore tenda però spesso a privilegiare aree, a suo giudizio, a più immediato impatto sul conto economico (es. supply chain, produzione, area commerciale): fa ancora fatica a percepire i ritorni da interventi nell’area delle Risorse Umane, mentre la finanza presenta un ostacolo, soprattutto psicologico, legato al fatto di dare accesso ai propri conti (oltre al tasto delicato del rapporti con gli altri professionisti presenti in azienda)”. 

Sul tema delle risorse manageriali e professionali, è intervenuta Stefania Pizzuto (Partner Deloitte Consulting), illustrando una nuova figura già ampiamente utilizzata nel contesto americano, il Chief of Staff (CoS): “è una figura strategica che supporta il ceo e la leadership aziendale nel tradurre la visione in azione. Nel tessuto aziendale italiano -formato per il 98% da pmi, molte delle quali a conduzione familiare-il CoS è fondamentale per portare metodo, visione e coordinamento, aiutando le aziende a evolversi senza perdere la loro identità. In un contesto dove le pmi, pur essendo molto operative, a volte incontrano difficoltà nell'organizzare strutture interne più complesse e nell'attrarre talenti esterni, il CoS offre una soluzione per migliorare l’efficienza operativa e facilitare l'innovazione. Grazie al suo ruolo di intermediario, il CoS costruisce un ponte tra tradizione e modernità".  

"Negli Stati Uniti - continua - è una figura consolidata, presente sia in aziende di grandi dimensioni sia in startup, e in Italia sta prendendo piede rapidamente, con evidenti benefici in termini di performance aziendali. Secondo una ricerca condotta da SDA Bocconi in collaborazione con Deloitte, l’80% dei Chief of Staff intervistati ha riportato un miglioramento significativo nella performance aziendale, riscontrando un miglior allineamento strategico e una gestione del cambiamento più efficace. Il CoS, quindi, anche quando introdotto in via temporanea in azienda al fine di gestire periodi di forte complessità, è una leva strategica per le pmi italiane, che le rende più agili e pronte ad affrontare le sfide future”. 

Matilde Marandola (presidente nazionale di Aidp, Associazione per la direzione del personale) ha evidenziato l’approccio ottimale che un manager di elevata seniority deve avere operando in contesti imprenditoriali: “nel contesto attuale, caratterizzato da rapide evoluzioni nel mondo del lavoro, il cambiamento deve essere istinto primario del leader e del manager, fondamentale per esplorare l’ignoto, il deep blue, familiarizzando con esso, e ridefinendolo come scrigno in cui trovare soluzioni strategiche. Questa visione del manager, che procede con coraggio e curiosità verso l’ignoto, può essere paragonata all’esperienza multisensoriale della cena al buio: in assenza della vista, altri sensi – olfatto, udito, gusto – si attivano, permettendo di scoprire nuove prospettive. Elon Musk ha affermato che la debolezza fondamentale della civiltà occidentale è l'empatia e se invece questa multisensorialità, che dà ampio respiro all’empatia, fosse la chiave per comprendere quanto l’ignoto, il deep blue, sia una risorsa? E se fossero il coraggio, unitamente all’empatia, a costituire gli strumenti per riconoscere il deep blue come luogo sicuro'? Da queste domande si approda ad una riflessione-guida per i manager delle pmi, alla quale possono attingere, che concepisce il coraggio e l’empatia come “strumenti strategici per interpretare il deep blue – non come una criticità, ma come una risorsa da cui trarre ispirazione per affrontare le sfide del mercato contemporaneo. Proprio come il fabbro Efesto che trasforma l’Etna in una fucina di innovazione, il manager deve sporcarsi le mani' per costruire una struttura aziendale capace di valorizzare tanto le competenze oggettive tanto la dimensione personale di ciascuna Persona nell’organizzazione”. 

Matilde Marandola ha poi richiamato l’attenzione sul fatto che le pmi hanno bisogno di concretezza: con la tipica saggezza partenopea alla Luciano De Crescenzo, suggerisce di “utilizzare un’indice di quagliabilità grazie al quale si possono misurare la concretezza e l’implementazione di tante parole e modelli che spesso utilizziamo soltanto in teoria. L’indice di quagliabilità (ripreso da Maurizio Quarta come quagliability index) permette di misurare il livello di realizzazione dell’attività. In definitiva, affermare che un certo tipo di attività ha un “alto indice di quagliabilità” significa affermare che quel tipo di attività è assolutamente concreta”. 

Federico Tammaro (presidente Andaf Campania) ha evidenziato le criticità della sottomanagerializzazione in ambito gestionale: “fino a pochi anni fa un coro unanime riteneva che la forza dell’Italia risiedesse nella miriade di aziende piccole o piccolissime che ne costituivano il tessuto industriale ed economico. La dimensione familiare consentiva infatti di reagire con immediatezza alle diverse perturbazioni dei mercati che, preannunciate da segnali chiari, avvenivano in tempi sufficientemente lunghi da permettere l’adeguamento dell’azienda alle nuove necessità. Purtroppo tutto quello che è successo con la pandemia ha scatenato una improvvisa corsa tecnologica che sta potando rapidamente fuori dal mercato tutte quelle aziende che, eccessivamente sottodimensionate nei ruoli amministrativo/gestionali non potevano acquisire rapidamente le competenze necessarie all’utilizzo di nuovi strumenti e metodologie. L’avvento dell’IA ha ulteriormente aggravato il gap fra le aziende virtuose e quelle che, invece, non avevano investito in formazione, acquisizione di risorse HW e SW d’avanguardia e, soprattutto, su un capitale umano più competente e reattivo. Avere oggi quella cosiddetta “massa critica” (dimensionale culturale) è diventato l’unico sistema per assorbire e superare le perturbazioni continue di un mondo non più globalizzato ma anzi frazionato in mille centri di potere che utilizzano in maniera strumentale momenti di forza che spesso sono di breve durata”. 

Sia Aidp che Andaf hanno creato al loro interno un gruppo dedicato alle pmi per sviluppare e implementare approcci adatti a questa tipologia di aziende. Il management da solo però non basta: è necessario avere anche le risorse finanziarie per poter pensare a crescere, risorse ottenibili dal contesto privato (rappresentato da Aifi) e da quello pubblico (rappresentato da CDP Cassa Depositi e Prestiti). Secondo Alessandra Bechi (vice direttore generale Aifi), “il private capital è un mercato che è stato in costante crescita negli ultimi anni. Ha raggiunto un record nel 2022, quando sono stati investiti nel complesso quasi 24 miliardi di euro, se si considerano unitamente private equity, venture capital, infrastrutture e private debt. Pertanto, le imprese italiane hanno uno strumento a disposizione per la loro crescita che riveste un ruolo sempre maggiore nel panorama del nostro sistema finanziario. Tra l’altro, in molte ricerche si dimostra come proprio gli operatori di private capital non forniscono solo risorse finanziarie alle aziende in cui investono, ma anche contributi specifici volti alla creazione di valore aziendale nel medio-lungo termine. Per fare alcuni esempi specifici, questo contributo si concretizza attraverso un rafforzamento della propensione all’internazionalizzazione, così pure una maggiore capacità brevettuale e spinta all’innovazione. Merita anche menzionare l’attenzione posta dal private equity alle leve di consolidamento della governance aziendale nelle aziende partecipate e di allineamento degli interessi tra gli stakeholder aziendali nonchè al sistema di controllo dei rischi ambientali. Tra gli elementi che ancora ostacolano lo sviluppo di questo mercato e su cui occorre intervenire si ricorda la necessità di far confluire maggiori risorse in fase di raccolta dei capitali e la necessità di favorire la conoscenza dello strumento, attraverso attività di educazione finanziaria”.  

Matteo Rusciadelli (responsabile relazioni business Centro-Sud, Cassa Depositi e Prestiti): “Come Cassa Depositi e Prestiti abbiamo assunto un ruolo sempre più strategico nel sostenere il sistema imprenditoriale italiano consolidando la nostra posizione a fianco delle imprese attraverso sia la concessione di finanziamenti diretti sia fornendo una provvista agli istituti finanziari per supportare le pmi. Nell’ultimo triennio, CDP ha potenziato infatti l’impegno verso il tessuto produttivo, sostenendo circa 65 mila aziende nei loro investimenti in crescita sostenibile, innovazione e internazionalizzazione. Proseguiamo con convinzione nella significativa espansione di credito a sostegno delle iniziative strategiche delle migliori imprese italiane potendo ora contare sul pieno contributo della Rete operativa di 27 uffici territoriali, con attenzione particolare al tessuto del Mezzogiorno dove stiamo continuando ad adattare il modello di servizio alle specificità di taglia dimensionale e bisogni tipici di queste realtà”.  

La sfida si gioca oggi anche sul terreno dei mercati internazionali. Secondo Carlo Verdone (presidente di Federitaly), “è stata proprio la frammentazione del sistema italiano, spesso considerata un limite, a garantire flessibilità, velocità di adattamento e resilienza in momenti di grande difficoltà come la crisi finanziaria del 2008, la pandemia o le recenti tensioni geopolitiche. Tuttavia, oggi il contesto è radicalmente cambiato. Il mercato globale impone alle imprese, anche quelle di dimensioni ridotte, nuovi standard di organizzazione, strategia e visione. Non è più sufficiente saper reagire: bisogna prevedere, pianificare, strutturare. In questo scenario, voglio sottolineare l’importanza di un profondo cambiamento in ottica manageriale. Serve una visione strategica di lungo periodo, una maggiore patrimonializzazione e, soprattutto, una spinta decisa verso l’innovazione e la digitalizzazione. Alla base di tutto c’è la necessità di rafforzare la performance organizzativa: la capacità dell’impresa di utilizzare in modo efficiente le proprie risorse, di semplificare i processi, definire ruoli chiari, misurare i risultati e creare una cultura interna orientata al miglioramento continuo. Ma questo cambiamento non può gravare unicamente sulle spalle degli imprenditori. E' necessario un intervento sistemico, che coinvolga anche la politica, le istituzioni e il mondo della formazione. Occorre garantire maggiore accesso a percorsi di consulenza e formazione manageriale, strumenti per l’internazionalizzazione, finanza agevolata mirata e, soprattutto, una revisione del sistema fiscale, che oggi grava in modo eccessivo su chi vuole crescere. La competitività del nostro sistema produttivo non può più essere affidata solo all’intuizione e alla passione degli imprenditori. Va costruita con metodo, visione, strumenti adeguati e un impegno condiviso tra imprese, istituzioni e territorio”. 

Da ultimo, hanno parlato due imprese, entrambe campane, che hanno saputo pensare in grande ed essere capaci di diventarlo per davvero. Per Fulvio Scannapieco (presidente A.L.A. spa) “i manager sono indispensabili per la crescita dell’azienda. Anche e soprattutto in una situazione di passaggio generazionale. Infatti possono affiancare e far crescere ulteriormente i figli dell’imprenditore, contribuendo con la loro esperienza ad una maggiore valorizzazione dell’azienda. Dall’altro lato, le risorse finanziarie devono accompagnare la crescita dell’azienda, che deve di volta in volta trovare il giusto partner finanziario. Nel nostro caso abbiamo fatto ricorso a varie soluzioni tra cui un’IPO che ci ha permesso di quotarci all’EGM nel 2020. Da ultimo un finanziamento con un pool bancario che ci ha messo a disposizione le risorse per l’acquisto di un’azienda in Spagna che avevamo individuato e che si è rivelata un tassello indispensabile per la crescita futura. Lamentiamo comunque l’assenza di una grande banca sul territorio che possa meglio supportare le necessità finanziarie delle aziende che vogliano intraprendere un percorso virtuoso di crescita”. 

Racconta Luca Villa (direttore HR di Laminazione Sottile): “Il Gruppo Laminazione Sottile rappresenta una straordinaria storia ultracentenaria di azienda industriale del Sud Italia, a proprietà famigliare, che è andata ben oltre le dimensioni di una pmi per diventare, oggi, una multinazionale con 800 milioni di Euro di fatturato aggregato, 10 società e catene distributive globali. Questo è avvenuto grazie all’intuito, alla competenza e ai valori incarnati dagli imprenditori, insieme alla scelta di portare avanti di pari passo il passaggio generazionale unitamente alla managerializzazione del Gruppo. Il business della Laminazione Sottile e delle sue società controllate sono i laminati di alluminio nudi, verniciati e laccati, nonché la produzione di contenitori di alluminio. Le chiavi per il successo nelle sfide globali, ed epocali, che anche un’azienda come la nostra deve affrontare, sono, da un lato, la fedeltà ai principi che in oltre cento anni di storia l’hanno portata al successo in Italia e nel mondo, a partire dalla grande attenzione al cliente unitamente al rigore nella gestione economica e finanziaria della società; dall’altro, l’innovazione tecnologica, organizzativa e culturale, con l’adozione di sistemi e metodi di lavoro all’avanguardia, in cui il management, dotato di risorse, strumenti e deleghe adeguati, ha portato un contributo originale, pienamente integrato con la visione imprenditoriale”.  

Per Francesco Ciampi: “la differenza tra il successo competitivo che potrà essere generato da un solido processo di crescita e il progressivo deterioramento degli equilibri aziendali conseguente all’immobilismo dimensionale passerà in molti casi proprio dalla capacità dell’imprenditore di rinunciare al controllo proprietario della sua impresa, pur mantenendo, spesso anche e soprattutto nell’interesse della nuova proprietà, un ruolo chiave all’interno della struttura manageriale. L’auspicato salto dimensionale richiede infatti l’allargamento del vertice manageriale con innesto di nuove professionalità, indipendenti ed esterne alla famiglia proprietaria, in ambito finanza, gestione delle risorse umane, marketing e controllo di gestione, senza le quali il processo di sviluppo non potrà, nella maggioranza dei casi, essere realizzato”. 


In Italia arriva il primo avatar di un avvocato

05/14/2025 09:10 AM

(Adnkronos) - Il diritto spiegato da un avatar: è questa la nuova frontiera aperta dallo Studio legale Zambonin, che firma il primo avvocato avatar italiano. Una novità assoluta nel panorama giuridico del nostro Paese, dove finora nessun altro studio aveva ...

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(Adnkronos) - Il diritto spiegato da un avatar: è questa la nuova frontiera aperta dallo Studio legale Zambonin, che firma il primo avvocato avatar italiano. Una novità assoluta nel panorama giuridico del nostro Paese, dove finora nessun altro studio aveva sperimentato l’utilizzo di un avatar per la divulgazione delle tematiche legali. Il lancio ufficiale è avvenuto oggi e l’avatar è raggiungibile all’indirizzo: www.iltuolegale.it/avatar/  

L’avvocata Francesca Zambonin, da sempre attenta all’innovazione, è stata tra le prime in Italia a portare la consulenza legale online. Era il 2003 quando ha fondato IlTuoLegale.it, in un’epoca in cui internet era ancora lontano dalla sua diffusione odierna. "In quegli anni - spiega - lavoravo in un prestigioso studio di Milano, ma sentivo la necessità di fare le cose in modo diverso. Volevamo avvicinarci alle persone, renderci più accessibili, e con IlTuoLegale.it abbiamo dato vita a un progetto giovane e concreto, che parlava davvero ai cittadini. Abbiamo costruito un team multidisciplinare e oggi, dopo oltre vent’anni, siamo un punto di riferimento per chi cerca competenza, flessibilità e un approccio moderno alla professione". 

Dopo aver sperimentato la presenza nel metaverso, oggi lo Studio legale Zambonin fa un nuovo passo in avanti. L’avatar, realizzato sulla figura della fondatrice dello studio, Francesca Zambonin, è destinato esclusivamente alla divulgazione, racconterà in forma breve e chiara gli articoli del blog dello studio e le principali novità normative. "Le persone oggi -osserva Francesca Zambonin - sono sommerse dalle informazioni e non hanno tempo di approfondire tutto . Una sintesi generata dall’intelligenza artificiale, validata da un avvocato e comunicata da un avatar, è un modo concreto per semplificare la vita alle persone (e anche quella degli avvocati che non amano esporsi in video). Il diritto non deve essere complicato: deve essere utile, vicino, comprensibile". 


Airbnb oltre le case, servizi ed esperienze in una sola app

05/14/2025 08:34 AM

(Adnkronos) - Oltre 100 anni fa nacquero le catene alberghiere moderne, che hanno dominato il settore dei viaggi per quasi un secolo. Fino a quando, nel 2007, ai fondatori di Airbnb venne un’idea: prenotare una casa con la stessa facilità ...

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(Adnkronos) - Oltre 100 anni fa nacquero le catene alberghiere moderne, che hanno dominato il settore dei viaggi per quasi un secolo. Fino a quando, nel 2007, ai fondatori di Airbnb venne un’idea: prenotare una casa con la stessa facilità con cui si prenota una camera d'albergo. Da allora, Airbnb ha superato i 2 miliardi di ospiti, trasformando il modo di viaggiare delle persone. Ma un viaggio indimenticabile non si ferma all'alloggio. Per questo oggi Airbnb ha presentato: servizi Airbnb tutto ciò che rende ogni soggiorno ancora più speciale; esperienze Airbnb un modo per scoprire un luogo insieme ad esperti che lo abitano; app Airbnb un design rinnovato per prenotare facilmente alloggi, servizi ed esperienze, tutto da un’unica piattaforma. 

"Diciassette anni fa abbiamo cambiato il modo di viaggiare delle persone. Oggi, dopo oltre 2 miliardi di ospiti, Airbnb è diventato l'alloggio per antonomasia", ha dichiarato Brian Chesky, co-fondatore e ceo di Airbnb. "Con il lancio dei servizi e delle esperienze, stiamo nuovamente cambiando il modo di viaggiare. Ora con Airbnb si può fare molto di più che prenotare un Airbnb." 

Spesso le persone scelgono di soggiornare in un hotel per i servizi offerti, come il servizio in camera, la palestra o la spa. Da oggi, sarà possibile usufruire di questi e molti altri servizi direttamente al proprio alloggio Airbnb. I servizi Airbnb, sono stati pensati per rendere ogni soggiorno speciale. Al lancio saranno disponibili 10 categorie - chef, servizi fotografici, massaggi, trattamenti benessere, allenamenti personalizzati, cura dei capelli, trucco, trattamenti unghie, pasti pronti e catering - in 260 città. La qualità dei servizi Airbnb viene verificata valutando competenze e reputazione degli host. In media, gli host di servizi vantano 10 anni di esperienza, hanno completato la procedura di verifica dell'identità di Airbnb e sono tenuti a presentare licenze e certificazioni pertinenti. Tra loro figurano chef di ristoranti stellati Michelin, fotografi pluripremiati e allenatori rinomati.  

I prezzi dei servizi Airbnb sono pensati per tutti, con numerose opzioni a meno di 50 dollari. Gli ospiti possono scegliere tra una vasta gamma di offerte che spazia da pasti pronti a prezzi accessibili a sessioni di allenamento quotidiane con personal trainer rinomati, oltre a offerte create in esclusiva e disponibili solo su Airbnb. Da oggi, chi desidera proporre un servizio Airbnb può registrarsi come host. Le candidature sono aperte a professionisti con esperienza, interessati a condividere le proprie competenze e sviluppare la propria attività, tramite il sito: Airbnb.com/host/services.  

Le nuove esperienze Airbnb sono offerte da persone esperte del luogo e sono disponibili al lancio in 650 città in tutto il mondo, e il numero è destinato ad aumentare. Le proposte disponibili includono esperienze culturali e museali, tour gastronomici e lezioni di cucina, attività outdoor, visite a gallerie d'arte, laboratori artistici e di moda, ed infine esperienze di fitness, benessere e bellezza. La qualità delle esperienze Airbnb, viene valutata secondo criteri di competenza, reputazione e autenticità. Gli host sono selezionati in base alla loro esperienza, al legame con il territorio e al feedback degli ospiti. Il processo di valutazione è continuo, con controlli regolari per garantire il rispetto degli standard elevati della piattaforma. 

In molte città sono già disponibili le Airbnb Originals: esperienze straordinarie progettate in esclusiva per Airbnb, come ad esempio una lezione di pasticceria presso la rinomata boulangerie French Bastards con la chef Raphaëlle Elbaz, una partita di beach volley sull'iconica spiaggia di Leblon, a Rio, con l'atleta olimpica Carol Solberg. Alcune esperienze sono condotte da celebrità di fama mondiale: trascorrere una giornata nel mondo anime con Megan Thee Stallion, immergersi in un set di Short n' Sweet con Sabrina Carpenter per una giornata di glamour, danza e caffè, o trascorrere una domenica con Patrick Mahomes, e imparerai a fare un lancio perfetto e gustando un barbecue a Kansas City. 

Le esperienze Airbnb sono pensate anche per favorire la connessione tra ospiti. Entro la fine dell'anno, saranno disponibili nuove funzionalità che permetteranno di visualizzare in anticipo gli altri partecipanti all’attività, inviare messaggi al gruppo o ai singoli ospiti durante l'esperienza e rimanere in contatto una volta terminata l'attività, sempre nel rispetto della privacy. Le esperienze Airbnb sono disponibili anche nella propria città, senza la necessità di essere in viaggio, rendendo possibile vivere momenti significativi anche vicino a casa. 

Chi desidera proporre un’esperienza Airbnb può registrarsi come host. Le candidature sono aperte a chi possiede una conoscenza approfondita della propria città e propone attività originali non disponibili altrove, tramite il sito Airbnb.com/host/experiences. 

La nuova versione dell’app accompagna l’utente lungo tutte le fasi del viaggio: dopo la prenotazione dell'alloggio, vengono proposti servizi ed esperienze personalizzati in base alla destinazione e ai compagni di viaggio. All’arrivo, viene fornito un programma dettagliato con le informazioni per il check-in e un riepilogo giornaliero delle prenotazioni. Per tutta la durata del soggiorno, vengono suggerite esperienze disponibili nelle vicinanze. I servizi e le esperienze Airbnb, insieme alla nuova app, sono disponibili da oggi. 


Lavoro, Urso: "Trovare soluzione a scarsità figure qualificate è sfida cruciale"

05/13/2025 05:12 PM

(Adnkronos) - ''Siamo consapevoli che l'attuale scenario economico ci presenta sfide significative, importanti, cruciali, come la necessità di trovare una soluzione alla scarsità di lavoratori qualificati che si registra in molti settori strategici, sui quali non possiamo perdere competitività...

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(Adnkronos) - ''Siamo consapevoli che l'attuale scenario economico ci presenta sfide significative, importanti, cruciali, come la necessità di trovare una soluzione alla scarsità di lavoratori qualificati che si registra in molti settori strategici, sui quali non possiamo perdere competitività''. Lo afferma il ministro per le Imprese, Adolfo Urso, in un videomessaggio inviato in occasione dell'evento organizzato da Unioncamere 'Le competenze per il made in Italy'. ''Le competenze sono un asset, soprattutto per il made in Italy, su cui è indispensabile investire, sia per dare una risposta alla domanda dell'impresa, sia per formare lavoratori all'altezza delle imprese, sia per dare una risposta alla domanda dell'impresa'', sottolinea.  

''Il nostro governo dal primo giorno si è impegnato mettendo al centro di ogni politica industriale e produttiva l'occupazione. I dati disegnano un'Italia profondamente cambiata su questo fronte'', prosegue Urso. ''Da inizio legislatura, ottobre 2022, ad oggi sono oltre un milione i nuovi posti di lavoro e stiamo registrando un record di occupati storico pari a 24,3 milioni. Un record di lavoratori innanzitutto a tempo indeterminato pari a oltre 16,5 milioni e un record anche di occupazione femminile con 10 milioni di donne al lavoro'', ricorda il ministro.  

''Questi risultati tangibili, significativi, dimostrano che un percorso serio e condiviso di riforme e investimenti genera crescita e stabilità'', aggiunge il ministro. ''È evidente che la nostra ambizione va oltre. Sappiamo che dobbiamo recuperare ritardi storici anche rispetto ad altri paesi europei e che c'è ancora molto da fare per colmare il divario tra formazione e competenze richieste e quindi per allargare sempre più la base produttiva e occupazionale''.  

''Recenti studi indicano che entro il 2027, in molti settori come la meccatronica e l'informatica, ci saranno più di 200.000 posti di lavoro necessari a fronte dei 115.000 attuali'', ricorda Urso. ''La domanda di competenze green sta crescendo rapidamente e le aziende di ogni dimensione manifestano difficoltà nelle reperire figure qualificate. Per questo bisogna migliorare e ampliare l'offerta formativa, coinvolgendo non solo la scuola secondaria, con iniziative come il liceo del Made in Italy, ma anche i sistemi di formazione superiore e gli Its, che rappresentano un modello di successo, con tassi di occupazione che alla fine del percorso di studi arrivano anche al 93%. In questo ambizioso progetto le università svolgono un ruolo principe'', secondo Urso.  

''Come ministero stiamo lavorando per creare una serie di centri di eccellenza e fondazioni pubblico-private'' per ''diffondere innovazione e conoscenza a tutto il territorio, promuovendo la collaborazione tra università, centri di ricerca e imprese, e offrendo così formazione per anticipare e soddisfare l'offerta di lavoro'', evidenzia il ministro.  

''Un investimento che il Governo fa con lungi investimenti, prendendo in considerazione le traiettorie di sviluppo economico che abbiamo disegnato, con una politica industriale strutturata e innovativa, elemento assente, purtroppo, per troppi anni nel nostro Paese'', conclude.  


Lavoro, Unioncamere: "Meccatronica è quella che offrirà più posti di lavoro tra 2024 e 2028"

05/13/2025 04:55 PM

(Adnkronos) - Tra le filiere del Made in Italy, la Meccatronica è quella che offrirà più posti di lavoro tra il 2024 e il 2028. E' quanto emerge da un approfondimento delle previsioni quinquennali del Sistema informativo Excelsior, di Unioncamere e ministero ...

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(Adnkronos) - Tra le filiere del Made in Italy, la Meccatronica è quella che offrirà più posti di lavoro tra il 2024 e il 2028. E' quanto emerge da un approfondimento delle previsioni quinquennali del Sistema informativo Excelsior, di Unioncamere e ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. I dati sono emersi in occasione dell’evento 'Competenze per il Made in Italy', promosso da Unioncamere e Universitas Mercatorum nell’ambito delle iniziative per la Giornata del Made in Italy promossa dal Ministero delle Imprese. Con una domanda compresa tra le 160mila e le 182mila (sia come occupazione aggiuntiva, sia come turn over), la filiera della meccanica e della robotica precede tutte le voci della manifattura più apprezzata nel mondo: l’Agroalimentare con 134-156mila posti di lavoro, la Moda, con 75-80mila occupati e il Legno e Arredo 22-34mila assunzioni entro il 2028. 

"In una fase di grandi trasformazioni, di ricerca di nuovi materiali, tecnologie e fonti energetiche, anche il Made in Italy sta cambiando e, quindi, richiede nuove competenze professionali capaci di sostenere questa evoluzione", sottolinea il segretario generale di Unioncamere, Giuseppe Tripoli. "Oltre alle ormai indispensabili competenze digitali e green, per gli imprenditori e i collaboratori diventano sempre più essenziali competenze manageriali, per cogliere le opportunità e dare valore alle idee; competenze culturali e artistiche, per integrare qualità, estetica, attenzione al cliente e legame con il territorio nei prodotti. E servono le soft skills, cioè capacità di adattamento ai cambiamenti e flessibilità e disponibilità alla sperimentazione, per essere in grado di qualificarsi e riqualificarsi continuamente e individuare nuovi modi di fare e di produrre". 

Ma quali competenze ricercano e ricercheranno nei prossimi anni le imprese di queste filiere anche in considerazione delle transizioni digitali e green in atto? Oltre ai dati del Sistema Informativo Excelsior, utili indicazioni emergono anche dalle elaborazioni sulla base degli annunci di lavoro pubblicati tramite i canali digitali (web job vacancy). 

Per quanto riguarda la meccatronica, centrali sono le competenze legate alla robotica, all’automazione e alla standardizzazione e dei processi, e nei prossimi anni sarà crescente l’impatto dell’intelligenza artificiale. Non potranno mancare però anche competenze legate ai sistemi che sfruttano energie alternative, all’elettrificazione e alla conservazione dell’energia e alla conoscenza dei protocolli ambientali specifici del settore. 

Le filiere della moda e del legno e arredo risentiranno della crescita d’importanza del canale online. Questo renderà essenziali competenze nell’e-commerce analysis e digital marketing ed emergerà la necessità di professioni con competenze tecnologiche innovative (vetrinisti e disegnatori con competenze relative a realtà aumentata o virtuale). Inoltre, aumenterà l’attenzione verso la sostenibilità ambientale e la responsabilità sociale e potranno emergere figure come environmental protocols expert e tecnico del recupero e riciclaggio dei tessuti. 

Infine, nella domanda delle industrie dell’agroalimentare emergerà la richiesta di esperti per l’ottimizzazione dei processi e di competenze verdi ovvero della conoscenza di tecniche di riciclaggio, di packaging, di gestione degli scarti alimentari, per la commercializzazione dei prodotti alimentari biologici, per la gestione dei procedimenti che maggiormente rispettino le direttive aziendali sul risparmio energetico. 


Notte dei Musei a Roma, all’Università eCampus omaggio a Ennio Morricone

05/13/2025 03:07 PM

(Adnkronos) - L’Università eCampus partecipa il 17 maggio all’edizione 2025 della 'Notte dei Musei', promossa da Roma Capitale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, con il coordinamento organizzativo di Zètema Progetto Cultura. Porte aperte dunque all’Università eCampus ...

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(Adnkronos) - L’Università eCampus partecipa il 17 maggio all’edizione 2025 della 'Notte dei Musei', promossa da Roma Capitale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, con il coordinamento organizzativo di Zètema Progetto Cultura. Porte aperte dunque all’Università eCampus con lo spettacolo 'Omaggio a Ennio Morricone', un viaggio imperdibile e travolgente dentro l’arte di uno dei più grandi compositori del novecento, interamente dedicato alle più belle pagine musicali composte dal maestro Ennio Morricone per le colonne sonore di numerosi film che hanno appassionato e accompagnato intere generazioni. Un’originalissima versione affidata al trio composto da Gabriela Gali, Daria Rossi Poisa, Maurizio Ziomi che, con i loro strumenti bandoneon, violoncello e flauto ripercorreranno le magiche atmosfere di quelle pellicole che hanno segnato la storia della cinematografia italiana.  

Musiche tratte da: C’era una volta il West, Il buono il brutto e il cattivo, Giù la testa, Chi mai (Joss il professionista), C’era una volta in America, Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto, Here’s to you (Sacco e Vanzetti), Nuovo cinema Paradiso, Playing love (La leggenda del pianista sull’oceano), The mission, Per un pugno di dollari. 

L’Università eCampus propone 67 Corsi di laurea e Master altamente professionalizzanti con accesso libero e possibilità di iscriversi e sostenere gli esami durante tutto l’anno. Gli studenti possono seguire le lezioni online da Pc o da App Mobile e hanno a disposizione un tutor personale e un programma di studio elaborato in base alle proprie esigenze. Sin dalla sua istituzione - con D.M. 30 gennaio 2006 – l’ateneo - presente nelle principali città d’Italia - è molto attivo nella promozione di attività sociali e culturali sul territorio che stimolino la conoscenza, la creatività e il benessere, offrendo ai suoi studenti, ma anche a un pubblico il più possibile vasto e variegato, occasioni di incontro e di approfondimento. 


Amazon lancia Econo.Mia, piattaforma e-learning per accrescere competenze economico-finanziarie

05/13/2025 02:32 PM

(Adnkronos) - Da oggi tutte e tutti i dipendenti di Amazon in Italia potranno usufruire di un nuovo strumento di crescita personale, reso possibile grazie alla collaborazione dell’azienda con ActionAid attraverso Fondazione Realizza il Cambiamento. Prende vita la ...

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(Adnkronos) - Da oggi tutte e tutti i dipendenti di Amazon in Italia potranno usufruire di un nuovo strumento di crescita personale, reso possibile grazie alla collaborazione dell’azienda con ActionAid attraverso Fondazione Realizza il Cambiamento. Prende vita la piattaforma digitale Econo.Mia, un percorso di alfabetizzazione nato con l’obiettivo di accrescere e consolidare le competenze economico-finanziarie, centrali per poter assumere decisioni informate e autonome, soprattutto in ottica di equità di genere. Il training, sviluppato con il supporto della piattaforma Rame, proseguirà fino a fine anno e si comporrà di una serie di videolezioni e altri materiali improntati a fornire una conoscenza di base utile per la vita di tutti i giorni, con strumenti e suggerimenti pratici, valorizzando una cultura del rispetto e dell’equità.  

Salvatore Iorio, hr director delle operations di Amazon in Italia, ha commentato: “Econo.Mia nasce dall’ascolto attento delle e dei nostri dipendenti, della società in cui viviamo, nasce dal dialogo con il territorio e dal confronto con importanti figure istituzionali ed enti del terzo settore. In un contesto come quello Italiano, in cui l'alfabetizzazione economico-finanziaria registra livelli ancora bassi, riteniamo che offrire opportunità di formazione sia essenziale non solo per la crescita professionale, ma soprattutto per quella personale e familiare. L’assenza di queste competenze genera, nella migliore delle ipotesi, difficoltà a reagire ai cambiamenti del mondo, strutturare obiettivi, soprattutto in contesti di grande incertezza come quello attuale, e immaginare il proprio futuro con padronanza, consapevolezza e autonomia. Soprattutto, però, può condurre a relazioni personali, familiari o professionali all’insegna della dipendenza, che costituiscono un grave fattore di rischio per l’autonomia e la sicurezza della persona. In Amazon abbiamo da sempre investito nella crescita delle nostre persone, e questo ambito, così cruciale nel percorso per l’equità di genere, non può costituire un’eccezione”. 

Inoltre, in alcuni territori in cui è presente con le proprie sedi logistiche, Amazon proporrà alcuni momenti di riflessione sui temi dell’educazione finanziaria come strumento nella lotta alla violenza di genere, in collaborazione con ActionAid. Il pubblico che prenderà parte a questi eventi avrà la possibilità di iscriversi gratuitamente al training, altrimenti riservato esclusivamente ai dipendenti Amazon, alle loro famiglie e alla community di ActionAid. Presentato oggi a Roma, il lancio del progetto è stato occasione per un momento di confronto sull’insufficiente livello di alfabetizzazione economico-finanziaria in Italia e sulle conseguenze dirette che ciò comporta in termini di violenza economica ed equità di genere. Tra i partecipanti all’incontro, Linda Laura Sabbadini, già Direttrice Centrale Istat e pioniera delle statistiche per gli studi di genere, Katia Scannavini, co-segretaria generale di ActionAid e Salvatore Iorio, hr director delle operations di Amazon.  

“L’indipendenza economica e l’autonomia delle donne sono elementi fondamentali per la nostra vita. Se non si è indipendenti economicamente non si è solo più a rischio di povertà, ma anche di violenza domestica. E' già difficile uscire da un contesto di violenza quando si hanno un lavoro e un reddito, figuriamoci se non si è autonomi economicamente. E' necessario avere consapevolezza, cioè, essere tutti coscienti di quanto la formazione, anche in termini di educazione finanziaria, sia uno degli aspetti cruciali per uscire da queste situazioni e vivere meglio”, sottolinea Linda Laura Sabbadini, già direttrice Istat. 

Come si legge una busta paga? Siamo in grado di fare scelte consapevoli quando si parla di investimenti o polizze assicurative? Sappiamo attivare una pensione integrativa? Econo.Mia dedicherà ogni videolezione ad un argomento specifico, tra quelli che ancora necessitano di approfondimento nel nostro Paese. Lo sottolinea lo studio sulle competenze finanziarie in Italia che Amazon ha affidato all’istituto di ricerca SWG e che restituisce una fotografia di una società italiana ancora acerba in termini di competenze economico finanziarie, in cui le differenze di genere sono nette e foriere di disuguaglianze. L’analfabetismo economico è diffuso: solo un intervistato su tre saprebbe spiegare termini come ‘RAL’ e concetti come ‘inflazione’ e ‘tasso di interesse’. La mancanza di conoscenza porta con sé ingiustizie sociali, con un risvolto preoccupante anche in termini di violenza di genere. Lo dimostrano alcuni preoccupanti dati illustrati durante l’incontro: in Italia le donne guadagnano meno degli uomini, hanno carriere più discontinue, pensioni inferiori, minore accesso a strumenti bancari o di investimento o, ancora, più di un quarto delle donne italiane non ha alcuna fonte di reddito, il 22% si trova in condizione di dipendenza finanziaria. 

“L’educazione finanziaria - ha spiegato Katia Scannavini, co-segretaria Generale di ActionAid - rappresenta oggi uno strumento essenziale per contrastare le disuguaglianze sociali e promuovere una società più equa e consapevole. In Italia sono le donne quelle più esposte al rischio di esclusione finanziaria e dipendenza economica. Questo rende cruciale il lavoro sull’educazione finanziaria come leva per l’indipendenza economica, la riduzione del gender gap e per permettere alle donne di uscire da relazioni violente e ricostruire una vita libera e sicura. Ma non solo. L’educazione finanziaria diffusa a tutti i livelli è in grado di innescare un cambiamento culturale profondo e imprescindibile nei modelli educativi e nei messaggi sociali, per far sì che il denaro – e il conseguente potere che da esso deriva – non sia più una questione da uomini. L’indipendenza economica non è dunque solo una questione di soldi: è un diritto, un mezzo di protezione e un passo fondamentale verso la libertà”. La sinergia tra Amazon e ActionAid, avviata lo scorso autunno, proseguirà durante tutto il corso del 2025, con l’obiettivo di avvicinare il maggior numero di persone a questi temi, attraverso momenti di sensibilizzazione organizzati sul territorio e aperti al pubblico, il primo dei quali è previsto per il 22 maggio a Palermo.  


Innovazione, EY lancia la nuova piattaforma basata su AI agente

05/13/2025 01:32 PM

(Adnkronos) - L’ultima frontiera in fatto di AI è l’AI agentica o Agenti AI, un salto evolutivo basato su sistemi avanzati che permettono di analizzare informazioni sempre più numerose e complesse, percepire l’ambiente digitale, prendere decisioni autonome ...

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(Adnkronos) - L’ultima frontiera in fatto di AI è l’AI agentica o Agenti AI, un salto evolutivo basato su sistemi avanzati che permettono di analizzare informazioni sempre più numerose e complesse, percepire l’ambiente digitale, prendere decisioni autonome per raggiungere obiettivi predefiniti, con una ridotta supervisione umana. In sintesi, si tratta di veri e propri consulenti digitali intelligenti in grado di analizzare le specifiche situazioni, apprendere dal contesto, gestire scenari complessi, agire in modo proattivo e continuativo sia in autonomia che in sinergia con altri Agenti e con la persona. A partire da questi modelli avanzati di AI, EY, da sempre in prima linea nel cogliere le opportunità delle nuove tecnologie, ha lanciato la nuova piattaforma EY.ai Agentic, basata su tecnologie Nvidia e Microsoft, che permette di migliorare l’efficienza operativa interna e dei propri clienti. EY ha già sviluppato diversi Agenti AI per efficientare determinate funzioni aziendali, tra cui 150 Agenti dedicati a migliorare la conformità fiscale e ottimizzare i processi, che collaborano con 80 mila esperti fiscali in tutto il mondo.  

“Gli agenti AI stanno rivoluzionando il modo in cui lavoriamo, permettendoci di analizzare compiti complessi, e migliorare l’efficienza operativa. Con la piattaforma EY.ai Agentic, stiamo sfruttando la potenzialità di questi Agenti AI per trasformare le nostre attività e quelle dei nostri clienti, garantendo un maggiore produttività e conformità. In questo modo, la conoscenza collettiva di 400 mila professionisti qualificati viene integrata con le tecnologie AI avanzate, con l’obiettivo di plasmare il futuro del lavoro”, ha commentato Giuseppe Santonato, AI Leader di EY Emeia e AI Transformation Leader di EY Italia. Qui il link al sito EY. 


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