05/10/2024 - 05/10/2026
Roma, con i suoi oltre 35 milioni di visitatori registrati nell'ultimo anno, è una delle città più visitate al mondo e rappresenta il cuore pulsante del turismo italiano. La capitale ha superato ogni record, battendo il precedente traguardo e segnando un ritorno deciso ai livelli pre-pandemici, lasciandosi ormai alle spalle l'impatto devastante del Covid-19. Tuttavia, dietro a questo dato straordinario si cela una dinamica territoriale e turistica che evidenzia la profonda concentrazione del turismo nel Lazio, quasi esclusivamente a vantaggio della città di Roma.
Roma: Il baricentro del turismo regionale
L'89,5% delle presenze turistiche nel Lazio è concentrato a Roma, lasciando alle altre province una porzione marginale di visitatori. Latina, la seconda provincia per affluenza, raccoglie appena il 4,5% delle presenze. Un dato che evidenzia come il resto della regione fatichi a emergere come destinazione turistica rilevante, relegato ai margini da un fenomeno turistico "monocentrico". La domanda sorge spontanea: perché i turisti si concentrano in modo quasi esclusivo sulla capitale, ignorando in larga parte le altre bellezze del Lazio?
La risposta sta nell'eccezionale patrimonio storico, artistico e culturale di Roma, che continua ad attrarre turisti da tutto il mondo, relegando le altre province a un ruolo secondario. Nonostante il Lazio offra paesaggi straordinari, tra cui borghi pittoreschi, parchi naturali, laghi e siti archeologici di rilievo, la stragrande maggioranza dei visitatori sembra preferire il fascino eterno della Città Eterna.
Un turismo concentrato in un'area limitata
Il fenomeno del turismo a Roma, oltre ad essere preponderante rispetto al resto della regione, si sviluppa in maniera estremamente concentrata all'interno della città stessa. I turisti si muovono quasi esclusivamente all'interno di una piccola porzione del territorio comunale, che rappresenta appena lo 0,3% dell'intera superficie di Roma. Le principali attrazioni della città — il Colosseo, Fontana di Trevi, il Pantheon e la Città del Vaticano — attraggono la quasi totalità dei visitatori, creando un'enorme pressione su queste aree.
Questo squilibrio provoca diversi problemi, tra cui il sovraffollamento delle zone turistiche e la mancanza di benefici economici per altre parti della città e della regione. Le politiche volte alla destagionalizzazione e alla decongestione dei flussi turistici, promosse negli ultimi anni, non hanno ancora avuto un impatto significativo. Roma, infatti, continua ad essere consumata turisticamente in modo "mordi e fuggi", con milioni di visitatori che si limitano a esplorare le stesse attrazioni senza estendere il proprio viaggio ad altre parti della città o della regione.
Il turismo nel Lazio: Un’occcasione mancata?
Il resto del Lazio, pur disponendo di un ricco patrimonio storico e naturale, non riesce a intercettare flussi turistici significativi. Province come Rieti, Viterbo, Frosinone e Latina, pur avendo molto da offrire in termini di paesaggi, borghi medievali, risorse termali e riserve naturali, faticano a diventare destinazioni turistiche di primo piano. La mancanza di un'efficace promozione a livello internazionale e la scarsità di infrastrutture adeguate sono alcuni dei fattori che contribuiscono a questa disparità.
Un esempio è la città di Viterbo, con il suo affascinante centro storico e le celebri Terme dei Papi, che potrebbe diventare un polo di attrazione, ma che rimane ancora poco conosciuta rispetto a Roma. Anche i laghi come Bracciano e Bolsena, i monti del Reatino e i meravigliosi paesaggi della Ciociaria restano ai margini dei grandi circuiti turistici.
Roma è una città straordinaria e indubbiamente un simbolo mondiale del patrimonio culturale e artistico. Tuttavia, il turismo della capitale, così come è strutturato oggi, rischia di soffocare altre potenziali mete turistiche all'interno della stessa regione. La sfida che si pone è quella di promuovere una maggiore distribuzione dei flussi turistici, non solo all'interno di Roma, ma anche nelle altre province del Lazio.
La valorizzazione di destinazioni alternative, la promozione di itinerari tematici e un miglioramento delle infrastrutture di collegamento potrebbero rappresentare la chiave per una redistribuzione più equilibrata del turismo regionale. Solo in questo modo il Lazio potrà emergere non solo come "la regione di Roma", ma come un territorio completo, capace di offrire un’esperienza turistica diversificata e autentica, che vada oltre i confini della capitale.
Roberto Necci
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