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Il crepuscolo degli hotel storici romani: come i gruppi stranieri stanno ridisegnando il panorama alberghiero di Roma

19/09/2024 - 19/09/2026

Negli ultimi anni, Roma ha assistito a un cambiamento profondo nel suo settore alberghiero, con una serie di iconici hotel di proprietà familiare passati nelle mani di gruppi stranieri o grandi fondi di investimento. L'ultimo caso emblematico è quello dell'Hotel Savoy, che ha recentemente cambiato proprietà, seguendo un percorso già tracciato da altre strutture storiche come l'Hotel Majestic, l'Hotel Londra & Cargill, il Grand Hotel de La Minerve, l'Hotel Alexandra e l'Hotel Ambasciatori, l'Hotel Aldrovandi solo per citare i più noti.

 

Questo fenomeno ha visto molti di questi hotel, per generazioni gestiti da famiglie di imprenditori romani, cedere il controllo, sollevando interrogativi profondi sulle cause che hanno portato alla scomparsa di un tessuto imprenditoriale locale radicato e una riflessione più ampia sul futuro del settore in Italia.

 

La pandemia: la vera causa?


Sebbene la pandemia abbia rappresentato un colpo durissimo per il turismo e l'ospitalità in tutto il mondo, non è sufficiente attribuire a essa l'intera responsabilità di questo fenomeno. Certamente, la crisi sanitaria globale ha causato un crollo dei ricavi, prosciugando i flussi di cassa e mettendo in ginocchio molte strutture, specialmente quelle a conduzione familiare che contavano su riserve finanziarie limitate. Tuttavia, il declino delle strutture alberghiere romane non è un fenomeno nato nel 2020: le difficoltà sono state accumulate per anni, e la pandemia ha solo accelerato processi già in atto.

 

Problemi strutturali dell’ imprenditoria alberghiera romana


Ma quali sono le cause profonde di questa "fuga" del controllo dagli imprenditori locali verso grandi gruppi internazionali?

 

1. Accesso limitato ai capitali: Uno dei principali ostacoli che gli imprenditori familiari hanno dovuto affrontare è stato il difficile accesso ai capitali necessari per sostenere la crescita, rinnovare le strutture e adattarsi ai nuovi trend del mercato globale. Mentre i fondi di investimento internazionali dispongono di risorse illimitate e accedono facilmente a finanziamenti, gli imprenditori locali hanno spesso trovato difficoltà a ottenere supporto finanziario adeguato, sia per motivi burocratici che per la scarsa disponibilità delle banche a concedere credito in modo flessibile e strategico.

 

2. Cultura imprenditoriale: Molte delle famiglie proprietarie di hotel storici romani hanno mantenuto una gestione fortemente familiare, senza una chiara separazione tra proprietà e management. Questo approccio ha spesso limitato la capacità di attrarre manager esterni con competenze specifiche, rallentando l'innovazione e l'adattamento ai cambiamenti del mercato. In un'epoca in cui la digitalizzazione, la sostenibilità e l'esperienza del cliente sono diventati fattori chiave, molti hotel a gestione familiare sono rimasti ancorati a modelli di business obsoleti, perdendo competitività.

 

3. Mancanza di investimenti immobiliari: Gli edifici storici che ospitano molti di questi hotel richiedono continui e costosi interventi di manutenzione e ammodernamento. Tuttavia, il ritardo negli investimenti immobiliari ha reso alcune strutture meno attraenti per i nuovi viaggiatori, abituati a standard internazionali di lusso e comfort. L'imprenditoria locale, priva di risorse sufficienti per questi interventi, ha visto nei grandi gruppi stranieri l’unica via di uscita.

 

4. Assenza di supporto dal credito: Il sistema bancario italiano, caratterizzato da una certa rigidità e frammentazione, non ha saputo supportare adeguatamente gli imprenditori locali, soprattutto nei momenti di crisi. Al contrario, molti fondi internazionali hanno potuto accedere a finanziamenti a costi ridotti in altri mercati, avvantaggiandosi rispetto agli operatori locali. La mancanza di una visione lungimirante del sistema bancario ha quindi contribuito a indebolire la competitività del tessuto imprenditoriale romano.

 

L’Avanzata dei fondi stranieri: opportunità o minaccia?

 

La cessione di hotel storici a gruppi internazionali non è solo un segnale di crisi, ma rappresenta anche un’opportunità per il settore. I nuovi proprietari spesso portano con sé ingenti capitali, know-how globale e la capacità di rilanciare strutture iconiche, facendole tornare al centro della scena turistica internazionale. 

 

Tuttavia, questa trasformazione comporta anche il rischio di perdere l'identità locale di queste strutture, che per decenni sono state il simbolo di una specifica tradizione di ospitalità romana. Il pericolo è che Roma diventi un mercato dominato esclusivamente da grandi catene internazionali, con il rischio di omogeneizzare l’offerta e perdere quel legame autentico con la storia e la cultura della città.

 

Cosa serve per rilanciare l’imprenditoria locale?


Perché l’imprenditoria alberghiera romana possa rinascere e competere con i giganti internazionali, è necessario un cambiamento profondo, che coinvolga vari aspetti del sistema:

 

Innovazione e Digitalizzazione: Gli imprenditori locali devono investire in tecnologia e innovazione per rimanere competitivi. L'adozione di strumenti digitali per migliorare l'esperienza del cliente, ottimizzare la gestione delle prenotazioni e migliorare la visibilità online è cruciale.

Formazione manageriale e apertura al cambiamento: È necessario un cambio di mentalità nella gestione delle strutture, con una maggiore apertura all'ingresso di manager qualificati e la separazione tra proprietà e gestione. La professionalizzazione della gestione può consentire di competere meglio sul mercato globale.

 

Accesso facilitato ai capitali: Occorre un ripensamento del sistema di credito e delle politiche di sostegno alle imprese, affinché gli imprenditori locali possano accedere ai finanziamenti necessari per mantenere e sviluppare le loro strutture.

 

La vendita di hotel storici romani a gruppi stranieri riflette un cambiamento strutturale nel settore alberghiero della città. Gli imprenditori locali, pur avendo contribuito per generazioni a plasmare l'ospitalità romana, non sono riusciti a competere con i capitali internazionali e le nuove esigenze del mercato. Tuttavia, questo non segna necessariamente la fine dell’imprenditoria alberghiera romana: con le giuste strategie, è possibile che nasca una nuova generazione di imprenditori capaci di coniugare tradizione e innovazione, preservando l’anima della città eterna.

 

Roberto Necci

info@robertonecci.it

 

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