L'ITALIA DEI SOCIAL NETWORK

01/09/2024 - 01/09/2026

Una frase del divulgatore Massimo Polidoro, "l'ignoranza ha un prezzo", offre uno spunto di riflessione profondo sulla situazione attuale del nostro Paese, l’Italia.Questa affermazione non è solo una semplice frase, ma un monito potente. È innegabile che, apparentemente, l’ignoranza nel nostro Paese stia crescendo.

 

Tuttavia, è probabile che sia la diffusione capillare dei social network ad aver reso visibili manifestazioni di ignoranza e cattivo gusto che, in passato, rimanevano per lo più nascoste.Non possiamo affermare con certezza che queste espressioni di eccesso siano un fenomeno nuovo; probabilmente sono sempre esistite.

 

Ciò che è evidente, però, è che oggi vengono esibite con orgoglio, dipingendo un’immagine del nostro Paese che spesso appare cafona, inelegante e persino eccessiva.

 

Il fatto che certi video o post ottengano milioni di visualizzazioni e "like" dimostra che, in qualche misura, esiste un apprezzamento sociale per certi gesti e comportamenti. Basta scorrere i social per vedere come l’uscita o l’entrata in un carcere siano diventate eventi sociali, celebrati come fiere del cattivo gusto, spesso con protagonisti minorenni.

 

La società civile – che amo pensare sia la maggioranza – dovrebbe interrogarsi se questo sia davvero il modello sociale che i nostri antenati avevano immaginato per noi, o se questo sia il modello a cui aspiriamo per i nostri figli.

 

Se certi modelli sono diffusi, significa che qualcuno li approva. Se non ci fosse approvazione, ci sarebbe censura, non diffusione.

 

Non possiamo giustificare questi comportamenti dicendo che sono rappresentativi della società e quindi non criticabili, altrimenti dovremmo accettare come normali scene di quattro persone su uno scooter, cinque persone in una Smart, o minorenni alla guida di auto potenti.

 

Possiamo cercare di edulcorare la realtà quanto vogliamo, ma sono convinto che questi siano semplicemente sintomi di ignoranza.

 

E come detto all'inizio, l'ignoranza, soprattutto quella sociale, ha un prezzo.

 

E per noi, rischia di essere altissimo.

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