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Il ruolo e i poteri degli assessori comunali a Roma

26/05/2024 - 26/05/2026



Nel panorama amministrativo della Capitale italiana, il ruolo degli assessori comunali assume un'importanza rilevante, ma spesso fraintesa e probabilmente non compresa adeguatamente. Sebbene siano figure chiave nelle dinamiche politiche e abbiano spesso impostato campagne di visibilità mediatica notevole, il loro potere effettivo può risultare limitato, se non addirittura inferiore, rispetto a quello dei dirigenti tecnici del Comune.

 

Verrebbe da defiinire l'assessorato una sorta di vetrina ma come vedremo dettagliatamente nell'articolo il potere risiede, oltre che lontano dai social in altre stanze.

 

Questo articolo esplorerà quindi i reali poteri degli assessori comunali a Roma, mettendo in luce il loro rapporto con i direttori di dipartimento e il livello di discrezionalità nell'attuazione delle politiche comunali.

 

Gli Assessori e i Dirigenti: Un rapporto di collaborazione e fiducia.

 

Gli assessori comunali sono nominati dal Sindaco e sono responsabili di specifici settori dell'amministrazione cittadina, come l'urbanistica, i trasporti, la cultura, turismo, eventi etc.

 

Il loro ruolo principale è quello di indirizzo politico, ovvero stabilire le linee guida e le priorità su cui l'amministrazione deve lavorare. Tuttavia, l'effettiva realizzazione di questi indirizzi è affidata ai direttori di dipartimento, figure tecniche con potere esecutivo.


L'individuazione del direttore di un dipartimento dovrebbe avvenire tramite una selezione basata su titoli, curriculum e competenze. Tuttavia, è cruciale che il direttore sia anche una figura di fiducia per l'assessore, per garantire una corretta implementazione delle politiche. In questo contesto, l'assessore può avere una certa influenza nella scelta del direttore, sebbene formalmente la selezione debba seguire criteri oggettivi. 

 

La discrezionalità dei Direttori di Dipartimento


La discrezionalità lasciata ai direttori di dipartimento è significativa. Essi sono responsabili dell'elaborazione degli obiettivi programmatici annuali all'interno del Piano Esecutivo di Gestione, predisposto dalla Giunta Capitolina. Questo piano deve essere conforme agli indirizzi politici stabiliti dalla Giunta e approvati dall'Assemblea Capitolina.

La verifica dei piani programmatici da parte della Giunta è fondamentale per assicurare che le priorità politiche, inclusi gli impegni elettorali del Sindaco, siano rispettate. Tuttavia, l'autonomia degli uffici tecnici può portare a discrepanze tra i tempi della politica e quelli dell'amministrazione. Questo scollamento è stato più volte evidenziato da diverse figure istituzionali, sottolineando la necessità di una maggiore coerenza tra le decisioni politiche e la loro attuazione amministrativa.


Gli assessori comunali a Roma svolgono un ruolo fondamentale nell'indirizzo politico dell'amministrazione cittadina, ma il potere esecutivo risiede principalmente nei dirigenti tecnici dei dipartimenti. Il rapporto di fiducia tra assessori e direttori di dipartimento è cruciale per la realizzazione delle politiche comunali. La discrezionalità dei direttori, sebbene necessaria, può creare distanze tra le intenzioni politiche e l'effettiva amministrazione, richiedendo un attento monitoraggio da parte della Giunta.


Per migliorare l'efficacia dell'amministrazione comunale a Roma, è essenziale garantire una stretta collaborazione tra assessori e direttori di dipartimento, mantenendo un equilibrio tra indirizzo politico e autonomia tecnica. Questo approccio può contribuire a ridurre le discrepanze tra le priorità politiche e l'attuazione amministrativa, assicurando una governance più coerente e trasparente per i cittadini romani.



Una collaborazione fra componente politica che dovrebbe rispondere agli elettori e componente tecnica che risponde esclusivamente alle norme è fondamentale per il buon governo cittadino, una mancata collaborazione fra queste due parti può portare veri e propri periodi di stallo politico ed amministrativo.

 

Se da una parte il politico può essere tenuto " a promettere " dall'altro non sempre vi è la possibilità di traslare promesse elettorali in atti amministrativi per l'effettivo raggiungimento degli obiettivi. 

 

Roberto Necci

info@robertonecci.it 

 

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