27/03/2024 - 27/03/2025
Negli ultimi tempi si sta facendo strada la tendenza alla spettacolarizzazione dei propri collaboratori sui social network da parte delle aziende alberghiere. Questo fenomeno, seppur mosso probabilmente da buone intenzioni, solleva interrogativi critici riguardo la coerenza con la missione aziendale e al rispetto dei diritti e della privacy dei dipendenti.
La pratica di mettere i collaboratori "in vetrina" attraverso immagini che li ritraggono mentre svolgono le proprie mansioni quotidiane o in attività ludiche ma sempre riconducibili al contesto aziendale sembra essere diventata una sorta di modus operandi per molte aziende.
E' importante riflettere sul fatto che i dipendenti non sono semplici strumenti di promozione aziendale da esibire al pubblico magari per l'ego di qualcuno ma persone che in quell'ambito sono vincolati da contratti di lavoro subordinati.
La questione dei "diritti di immagine" dei dipendenti va affrontata con serietà e rispetto. Il rapporto lavorativo non include il diritto implicito di utilizzare l'immagine dei dipendenti a fini promozionali senza il loro consenso esplicito. Inoltre, la solidità e le buone prassi di un'azienda non dovrebbero essere enfatizzate attraverso la spettacolarizzazione dei propri dipendenti, bensì attraverso l'applicazione coerente delle regole contrattuali e l'implementazione di politiche di welfare aziendale.
È importante considerare anche il possibile effetto negativo che questa pratica potrebbe avere sui dipendenti stessi, specialmente considerando la giovane età di molti di essi. L'esposizione eccessiva sui social network potrebbe portare a conseguenze non previste, compromettendo la reputazione professionale dei dipendenti e minando la fiducia nei confronti dell'azienda stessa.
Consiglierei ad un figlio di evitare di assecondare tali comportamenti e di prestare attenzione all'uso che altri fanno della propria immagine . È importante da parte nostra educare le nuove generazioni nell'essere consapevoli dei rischi ed a tutelare la propria privacy e reputazione online.
È auspicabile che, attraverso regolamenti interni e una maggiore consapevolezza, si possa porre un freno a questa tendenza alla spettacolarizzazione dei collaboratori. Le immagini pubblicate sui social network, anche quelli a fini professionali, dovrebbero concentrarsi su argomenti rilevanti per la professione e evitare di trasformarsi in semplici "teatrini" promozionali.
In conclusione, è importante riflettere sulla direzione che sta prendendo questa pratica e considerare se realmente rispecchi i valori e gli obiettivi dell'azienda. La spettacolarizzazione dei collaboratori potrebbe portare a una distorsione dell'immagine aziendale e alla perdita di fiducia da parte dei dipendenti e del pubblico.
Cosa ne pensate?