17/03/2024 - 17/03/2026
La recente crisi nel Mar Rosso, scaturita dagli attacchi Houthi e l'intervento militare degli Stati Uniti e dei loro alleati nello Yemen, ha causato una serie di turbolenze che vanno ben oltre il settore del trasporto marittimo. Tra i settori colpiti in modo significativo figura l'industria alberghiera, che ha molti dei suoi approvvigionamenti provenienti da quell'area.
Si stanno sottovalutando, a parere di chi scrive, gli effetti collaterali di questa crisi sul settore dell'ospitalità.
L'aumento dei prezzi del petrolio ha infatti innescato un effetto a cascata sui costi operativi degli hotel. L'incremento dei prezzi del carburante ha infatti un impatto diretto sui costi di trasporto, che si riflettono inevitabilmente nei prezzi finali sugli acquisti. I prezzi medi della benzina superano i 1,774 euro al litro e quelli del diesel che si attestano a 1,732 euro al litro, le spese di trasporto dei fornitori e dei clienti sono destinate ad aumentare, con un impatto diretto sui costi operativi degli alberghi e probabilmente anche sulla domanda.
Tuttavia gli effetti non si fermano qui.
L'aumento dei prezzi dell'energia, compreso il gas naturale, ha ulteriormente aggravato la situazione per gli hotel.
Con il metano che è cresciuto di quasi il 4% a 32 euro al Megawattora sul mercato di Amsterdam, le prospettive di un aumento dei costi energetici stanno generando molte preoccupazioni visto che questo aumento dei costi energetici si traduce in bollette più alte per gli alberghi, che devono riscaldare e illuminare le proprie strutture per fornire un servizio adeguato ai propri ospiti.
Si stima che un rincaro del 10% sulla benzina potrebbe comportare un aumento medio di 213 euro all'anno per le famiglie italiane, questo aumento dei costi potrebbe scoraggiare i viaggiatori e ridurre la domanda di vacanze, mettendo ulteriormente a rischio la redditività del settore alberghiero.
Inoltre, gli alberghi potrebbero essere costretti a implementare misure di risparmio energetico per contenere i costi operativi, il che potrebbe influire negativamente sull'esperienza complessiva dell'ospite. Riduzioni della temperatura interna, limitazioni sull'illuminazione e altre misure di risparmio potrebbero compromettere il comfort degli ospiti e influire sulla loro soddisfazione complessiva.
Discorso a parte meritano gli approvvigionamenti di materiale per le ristrutturazioni, rallentamenti delle consegne ed aumento dei costi potrebbero davvero mettere in discussione i business plan precedentemente elaborati con conseguenze, ad oggi, molto difficili da valutare.
Roberto Necci
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