07/02/2024 - 07/02/2025
L' economia italiana sta attraversando una fase difficile, con bassa crescita e un contesto economico poco favorevole quanto piuttosto incerto. Tuttavia, c'è un settore che sembra prosperare nonostante il contesto: il settore bancario. Un esempio interessante è rappresentato dai numeri di Unicredit, che ha registrato un notevole aumento dei profitti, nonostante l'attuale panorama di difficoltà per l'economia.
Per capirne i motivi dobbiamo partire dall'aumento dei tassi d'interesse deciso dalla UE.
Un aumento finalizzato a contrastare l'alta inflazione, e che ha portato ad un cambiamento significativo nella situazione economica almeno nel nostro Paese. Un aspetto questo non puntualmente valutato, a parere di chi scrive, da parte dei decisori europei e vediamo il perchè.
Il caso di Unicredit può essere preso in esame per chiarire la situazione.
In un solo anno, il suo margine di interesse è passato da 10,7 a 14 miliardi di euro, registrando quindi un aumento del 31,3%. Sorprendentemente, questo aumento è avvenuto prestando meno denaro, quasi 23 miliardi in meno.
23 miliardi in meno nell'economia reale, una cifra enorme.
Ma come ha fatto Unicredit ad ottenere profitti maggiori (+3,3 miliardi) prestando meno risorse sia ai privati che alle aziende ? Semplicemente investendo la sua liquidità per acquistare titoli di Stato che permettono utili molto alti a fronte di rischi pressocchè assenti.
C'è però un problema: tutto ciò sta avvenendo a discapito del settore privato e potrebbe avere ripercussioni per le banche anche nel medio lungo termine.
A conferma di questa tesi c'è ulteriormente un altro dato: i depositi dei clienti sono diminuiti, ciò sta a significare che i privati quanto le aziende devono utilizzare i loro risparmi per finanziarsi.
In sintesi Unicredit ha avuto un calo dei depositi pari ad Euro 17,4 miliardi ed ha prestato 23 miliardi in meno. Quindi Unicredit ha prestato meno denaro di quello che aveva a disposizione, ma nonostante questo ha ottenuto un rendimento maggiore.
Dal nostro punto di osservazione il settore alberghiero è uno dei settori che più ha risentito di questa forte stretta creditizia, del resto i numeri sono inesorabili ed il minore importo erogato è oltremodo evidente nell'economia reale. Semplicemente le banche stanno facendo quello che fanno le imprese, tutelano i loro interessi cercando la massimizzazione dei profitti e in alcune occasioni possono farlo a discapito dell'economia del Paese e probabilmente attuando tutto questo mancano di una visione strategica.
Quali sono le contromisure che può mettere in atto il nostro comparto alberghiero? Molto semplici ( quanto di complessa attuazione ), efficentare la gestione, fare cioè in modo che la gestione alberghiera sia efficiente e redditizia in grado di garantire un accumulo di capitale da utilizzare nei periodi di magra o per sostenere gli investimenti.
Questo blog nei vari articoli pubblicati ha dettagliato le buone prassi utili.
Roberto Necci
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