03/12/2023 - 03/12/2025
Il turismo a Roma ha raggiunto un record storico nel 2023, registrando una crescita del 9% rispetto all'anno precedente, con un totale di 35 milioni di presenze. Questo risultato positivo rappresenta un segnale incoraggiante per la Capitale ora impegnata a pensare il proprio futuro anche alla luce delle critiche dopo la sconfitta per Expo 2030.
I dati della la ricerca “Turismo a Roma e nel Lazio: rilevanza economica e convivenza sociale” elaborati da RUR - Rete urbana delle rappresentanze " confermano il superamento dei valori pre-pandemia del 2019 per i pernottamenti nella città.
Tuttavia, è emerso che il turismo si concentra principalmente nel centro storico di Roma, ( 86,4 degli arrivi ) con i visitatori che si dirigono verso i siti culturali. Questa concentrazione causa non solo congestione e disagi, ma comporta anche uno spreco delle risorse patrimoniali che potrebbero essere valorizzate nelle aree esterne, altrettanto attrattive.
In particolare, l’86,4% dei visitatori di istituzioni culturali a Roma si concentra in una zona ristretta compresa tra Colosseo, Fontana di Trevi, Pantheon e area Vaticana, che rappresenta solo lo 0,3% del territorio comunale, il 9,6% dell’area centrale e l’18,9% del Primo Municipio.
Inoltre, la Città Metropolitana di Roma attira l’89,5% delle presenze turistiche della regione, mentre le province di Latina, Viterbo, Frosinone e Rieti registrano percentuali molto inferiori, praticamente residuali. Questo squilibrio compromette il potenziale turistico della regione, che dispone di notevoli risorse culturali, paesaggistiche e gastronomiche, nonché di attrazioni naturali come la costa, le isole e le montagne.
Complessivamente, nel 2023 il Lazio ha registrato 36 milioni di presenze, di cui 1 milione esterne a Roma, posizionandosi al sesto posto in Italia. Tuttavia, è ancora lontano dalle regioni leader come l’Emilia-Romagna, la Toscana e il Veneto. Nel periodo antecedente alla pandemia, nel 2019, sono stati registrati 25,6 milioni di visitatori ai siti culturali statali, di cui 24,5 milioni a Roma e 1,1 milioni nelle restanti province. Nel corso degli anni, si è osservato un aumento dell’incidenza dei visitatori a Roma rispetto alle altre zone della regione.
Sostanzialmente Roma cannibalizza quasi tutto il turismo del Lazio.
Dal punto di vista occupazionale, nel comparto commercio, alloggi e ristorazione nel Lazio si è registrato un aumento degli occupati. Nel 2022, il numero di occupati ha raggiunto i livelli del 2019, con 443.000 unità, e nel secondo trimestre del 2023 è cresciuto ulteriormente fino a 461.000 unità, pari al 19,2% degli occupati totali.
Rispetto ad altre importanti regioni turistiche, come il Veneto e l’Emilia-Romagna, il Lazio ha registrato una variazione positiva del 4,8% nel primo semestre del 2023, superando la media nazionale del settore. Nel confronto a lungo termine, si è osservata una significativa crescita del lavoro dipendente nel settore, con un aumento del 6,5% tra il 2019 e il 2023, mentre il lavoro autonomo è diminuito leggermente del 2,4%.
In conclusione, il turismo a Roma sta vivendo una fase di crescita significativa, con un record storico di presenze nel 2023. Tuttavia, è importante considerare la necessità di una gestione oculata delle risorse patrimoniali al di fuori del centro storico e nelle aree esterne, al fine di valorizzare appieno il potenziale turistico del Lazio.
Roberto Necci
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