25/11/2023 - 25/11/2025
Gli hotel sono aziende che mirano al raggiungimento di molteplici obiettivi, tra cui il profitto, la reputazione e, più recentemente, il rispetto delle normative ESG (Ambientali, Sociali e di Governance). Tuttavia, nonostante la crescente attenzione verso questi obiettivi, un aspetto spesso trascurato è l’indice di soddisfazione dei dipendenti.
Mentre le aziende alberghiere infatti sono solite monitorare il giudizio reputazionale, il GOP, l’EBITDA e altri indicatori finanziari, l’attenzione alle condizioni umane e all’indice di soddisfazione dei collaboratori è spesso trascurata. Probabilmente manca una cultura di impresa al riguardo.
Questo rappresenta un grave errore che merita un’analisi approfondita e che dovrà essere messa al centro dell'azione di governo delle aziende alberghiere.
L’industria alberghiera è nota per la sua enfasi sul servizio clienti e sull’esperienza degli ospiti, e spesso i successi o i fallimenti di un hotel sono valutati in base alle recensioni online, alle classifiche e ai risultati finanziari. Tuttavia, dietro le quinte, il benessere e la soddisfazione dei dipendenti svolgono un ruolo critico nel determinare la qualità del servizio offerto e, di conseguenza, il successo complessivo dell’azienda.
Misurare l’indice di soddisfazione dei dipendenti non è solo una questione etica, ma anche un’opportunità strategica; dipendenti soddisfatti sono più propensi ad offrire un servizio migliore, a essere più produttivi e a rimanere fedeli all’azienda. Questo a sua volta influisce positivamente sull’esperienza complessiva dell’ospite e sulla reputazione dell’hotel e, spingendosi oltre potremmo dire che contribuiscono all'aumento del valore dell'azienda.
Inoltre, l’attenzione all’ESG richiede un focus non solo sull’ambiente e sulla governance, ma anche sul benessere sociale, che include il trattamento dei dipendenti. L’assenza di un’adeguata considerazione per l’indice di soddisfazione dei collaboratori potrebbe mettere a rischio oltretitto la conformità alle normative ESG e compromettere la reputazione dell’azienda.
È quindi essenziale che le aziende alberghiere inizino a considerare l’indice di soddisfazione dei dipendenti come un indicatore di performance aziendale altrettanto rilevante dei tradizionali indicatori finanziari o reputazionali. Questo può essere realizzato attraverso l’implementazione di indagini periodiche sul clima organizzativo, la creazione di programmi di benessere dei dipendenti e l’adozione di politiche che favoriscano un ambiente di lavoro sano e positivo.
Investire nelle persone che lavorano dietro le quinte può avere un impatto significativo sul successo complessivo dell’azienda, sull’esperienza dell’ospite e sulla conformità alle normative ESG. Scegliere di trascurare questo aspetto potrebbe rivelarsi un costo troppo elevato da sostenere.
A parere di chi scrive la strada è ancora lunga.
Roberto Necci
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