Il ruolo della scuola nella società

Per fare questa rivoluzione, oggi non più rinviabile, bisogna partire dalla scuola.

 

 

Dobbiamo avere il coraggio di dire le cose come sono nella realtà: la scuola non funziona, ha perso il suo ruolo, è diventata un diplomificio dove si abituano i cittadini del domani al fatto che senza impegno, senza sacrificio comunque " un pezzo di carta " si ottiene.

 

 

La scuola deve tornare ad essere meritocratica.

 

 

Chi studia deve andare avanti e chi non studia va fermato.

Fermarsi significa anche riflettere sui propri errori e spesso una bocciatura può essere molto più formativa di una promozione immeritata.

 

 

C'è di più: il merito è l'unica metrica per dare opportunità a tutti, senza merito chi è avanti nella scala sociale, magari per immeritate ragioni dinastiche, rimarrà avanti e chi è indietro rimarrà sempre indietro.

 

 

Se la scuola fosse meritocratica non sarebbe importante chi è la tua famiglia, quanto sei ricco o quanto sei povero perché la competenza annullerebbe tutte le distanze e probabilmente la nostra società sarebbe migliore.

Questo Paese da qualche cosa dovrà pur partire per risalire la china e la scuola è decisamente il primo passo.

 

 

La classe docente va azzerata, non possiamo più considerare l'insegnante un mestiere di chi le ha provate tutte nella vita e da ultima opzione prova anche questo.

Per insegnare non ci vuole una graduatoria ma una competenza, l'anzianità è qualcosa di diverso dal merito e dalle capacità.

 

 

Il percorso dei docenti, la loro formazione, la loro tenuta psicologica va costantemente monitorata e valutata, chi è idoneo può e deve non solo andare avanti ma essere adeguatamente premiato ma chi non è in grado, va fermato.

 

 

Le famiglie devono ricominciare a stare fuori dalla scuola il loro ruolo termina sull'uscio e non dovrebbero mai entrare in temi didattici o valutativi, quando il docente chiede collaborazione commette un primo macroscopico errore, spesso consapevolmente ed in malafede visto che non tutti possono adeguatamente sostenere un modello didattico.

 

 

Ed allora la giostra riparte: se la famiglia deve avere funzione suppletiva anche nella didattica, aumenteremo nuovamente le differenze fra chi è in grado e chi no.

La scuola deve rimanere l'unico luogo dell'insegnamento, la famiglia quello dell'educazione.

 

 

C'è in gioco il futuro.

 

Roberto Necci

info@robertonecci.it

 

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