I crediti deteriorati in Italia

I crediti deteriorati (o NPL, Non-Performing Loans) sono prestiti bancari che non sono stati rimborsati dai loro debitori e che quindi sono diventati problematici per le banche. In Italia, il problema dei crediti deteriorati è stato molto rilevante negli ultimi anni, soprattutto a causa della crisi economica e finanziaria che ha colpito in vari periodi i nostro Paese.

Secondo i dati della Banca d'Italia, alla fine del 2021 il tasso di incidenza dei crediti deteriorati sul totale dei prestiti bancari in Italia era del 6,1%, in calo rispetto al 6,8% dell'anno precedente. Il valore nominale dei crediti deteriorati nel 2021 è stato di circa 59,5 miliardi di euro, in calo rispetto ai 69,5 miliardi di euro del 2020.

Il governo italiano ha adottato diverse misure per affrontare il problema dei crediti deteriorati, tra cui la creazione di una bad bank, la Società di Gestione dei Servizi (SGS), che ha acquisito alcuni dei crediti problematici delle banche italiane. Inoltre, le autorità italiane hanno implementato una serie di riforme per migliorare il sistema giudiziario e rendere più rapido ed efficace il recupero dei crediti.

Nonostante questi sforzi, il problema dei crediti deteriorati in Italia continua ad essere un tema importante per l'economia del Paese e la sua risoluzione potrebbe essere un importante volano per l'economia.

Chi sono i principali operatori dei crediti deteriorati?

I principali operatori dei crediti deteriorati in Italia sono le banche, società di derivazione bancarie e le società di gestione del credito specializzate in Npl ( Non performing loan ). Le banche sono le principali detentrici di crediti deteriorati, poiché concedono prestiti ai propri clienti e diventano proprietarie dei crediti in caso di mancato pagamento da parte dei debitori e tali crediti sono spesso ceduti ad altri soggetti specializzati.

Le società di gestione del credito (SGC), sono appunto società specializzate nell'acquisto e nella gestione di portafogli di crediti deteriorati. In Italia, le SGC sono regolate dalla Banca d'Italia e devono rispettare specifici requisiti di capitale e gestione del rischio.

Alcune delle principali società di gestione del credito presenti in Italia sono Credito Fondiario, FBS Immobiliare, doBank, BFF Banking Group e Banca IFIS. Queste società acquisiscono i crediti deteriorati dalle banche o da altri operatori finanziari a un prezzo inferiore al loro valore nominale e cercano di recuperare il credito attraverso la negoziazione con i debitori o, in caso di fallimento, attraverso l'esecuzione forzata dei beni.

Sono altresi presenti operatori internazionali che con sedi di rappresentanza nel mercato italiano concorrono nello stesso business.

 

Inoltre, in Italia sono presenti anche numerosi intermediari del credito, che agiscono come intermediari tra i debitori e i creditori, cercando di trovare soluzioni di ristrutturazione del debito e di evitare il default.

 

 

Attraverso attività negoziatorie fra tutti gli interlocutori in campo e nel rispetto dei reciproci interessi si è giunti spesso a soluzioni in grado di assicurare non solo la continuità aziendale ma anche la soddisfazioni dei vari creditori.

 

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